Il contributo è volto a presentare una nuova interpretazione del nome Umaele che compare sugli specchi della cosiddetta serie della testa di Orfeo. Esso connota un personaggio nudo inserito in uno schema ricorrente anche su un altro specchio noto come specchio di Cacu. Nello schema la relazione si stabilisce fra teste che emettono la parola ispirata, inserite in teatri naturali (rocce, piani di campagna, punti dell’etere), e personaggi che con la loro attività ne personificano il canale espressivo, ovvero scrittura e canto. Nel primo caso i personaggi sono dotati di un dittico (Talmithe, Aliunea/ Alpunea, Artile), nel secondo sono accostati alle Muse in un contesto Apollineo e con diretto riferimento al canto come Umaele, oppure sono dotati di strumento musicale come Cacu. Per una serie di confronti con le raffigurazioni di vasi attici del V secolo dove invece i due canali espressivi sono tenuti separati, la tesi proposta nell''articolo è che nella produzione degli specchi etruschi questi temi siano stati ripresi dalla precedente tradizione greca e ricombinati per esprimere i caratteri degli esseri mitici delle origini della religione etrusca e i loro diversi canali espressivi. Ne consegue che il nome etrusco Umaele potrebbe essere considerato un imprestito dal greco riferito al cantore greco Eúmālos che, come gli altri cantori greci delle origini della poesia greca, è ispirato direttamente dalle Muse.
The importance of being Umaele / G. Bagnasco - In: Etruscan by Definition : Papers in Honour of Sybille Haynes, MBE / [a cura di] J. Swaddling, P. Perkins. - London : The Trustees of the British Museum, 2009. - ISBN 9780861591732. - pp. 82-90
The importance of being Umaele
G. BagnascoPrimo
2009
Abstract
Il contributo è volto a presentare una nuova interpretazione del nome Umaele che compare sugli specchi della cosiddetta serie della testa di Orfeo. Esso connota un personaggio nudo inserito in uno schema ricorrente anche su un altro specchio noto come specchio di Cacu. Nello schema la relazione si stabilisce fra teste che emettono la parola ispirata, inserite in teatri naturali (rocce, piani di campagna, punti dell’etere), e personaggi che con la loro attività ne personificano il canale espressivo, ovvero scrittura e canto. Nel primo caso i personaggi sono dotati di un dittico (Talmithe, Aliunea/ Alpunea, Artile), nel secondo sono accostati alle Muse in un contesto Apollineo e con diretto riferimento al canto come Umaele, oppure sono dotati di strumento musicale come Cacu. Per una serie di confronti con le raffigurazioni di vasi attici del V secolo dove invece i due canali espressivi sono tenuti separati, la tesi proposta nell''articolo è che nella produzione degli specchi etruschi questi temi siano stati ripresi dalla precedente tradizione greca e ricombinati per esprimere i caratteri degli esseri mitici delle origini della religione etrusca e i loro diversi canali espressivi. Ne consegue che il nome etrusco Umaele potrebbe essere considerato un imprestito dal greco riferito al cantore greco Eúmālos che, come gli altri cantori greci delle origini della poesia greca, è ispirato direttamente dalle Muse.Pubblicazioni consigliate
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