Se le periodizzazioni storico-cronologiche Kamakura-Ashikaga hanno una legittimità sul piano della scansione politico-istituzionale, non ne hanno sotto il profilo culturale, ancor meno se, nella seconda età, si ricorre alle sottoclassificazioni Kitayama bunka e Higashiyama bunka. La fase intercorsa all’incirca fra l’inizio del 1200 e la metà del 1400, infatti, si presenta come omogenea su tutto il territorio nazionale, con un andamento inizialmente concentrico, dato dal nucleo propulsore delle prime sedi monastiche in cui furono impartiti anche precetti del chan cinese (unitamente alle dottrine del tradizionale magistero buddhista). In breve tempo, però, la fondazione di sedi monastiche esclusive del Rinzai e la ramificazione capillare dell’istituzione Gozan jissatsu, lungi dal rimanere relegata ad un ambito di sola rappresentanza e azione religiosa, investì l’intero clima culturale della società giapponese. L’iter sarebbe stato laborioso, dalle espressioni ritualistiche degli esordi fino a quelle più profane del quotidiano di ogni strato sociale, e avrebbe gettato i semi dell’imprinting culturale del Giappone Tokugawa, fra '600 e '800. Pertanto, il riconosciuto fenomeno Gozan bungaku (che non può dirsi relegato al solo ambito elitario esegetico e poetico) sarebbe un singolo aspetto di un vasto processo istituzionale, politico, economico, artistico che mosse dalle sedi monastiche ma che pervase tutta la storia del Giappone per più di 250 anni e che può, a buon diritto, essere titolato Gozan bunka jidai, “Evo della Cultura dei Cinque Monti”.
Annotazioni per la morfologia di una Gozan bunka / V. Sica - In: Un'isola in Levante : saggi in onore di Adriana Boscaro / [a cura di] L. Bienati, M. Mastrangelo. - Roma : ScriptaWeb, 2010 Apr 20. - ISBN 978-88-6381-107-0. - pp. 101-112
Annotazioni per la morfologia di una Gozan bunka
V. SicaPrimo
2010
Abstract
Se le periodizzazioni storico-cronologiche Kamakura-Ashikaga hanno una legittimità sul piano della scansione politico-istituzionale, non ne hanno sotto il profilo culturale, ancor meno se, nella seconda età, si ricorre alle sottoclassificazioni Kitayama bunka e Higashiyama bunka. La fase intercorsa all’incirca fra l’inizio del 1200 e la metà del 1400, infatti, si presenta come omogenea su tutto il territorio nazionale, con un andamento inizialmente concentrico, dato dal nucleo propulsore delle prime sedi monastiche in cui furono impartiti anche precetti del chan cinese (unitamente alle dottrine del tradizionale magistero buddhista). In breve tempo, però, la fondazione di sedi monastiche esclusive del Rinzai e la ramificazione capillare dell’istituzione Gozan jissatsu, lungi dal rimanere relegata ad un ambito di sola rappresentanza e azione religiosa, investì l’intero clima culturale della società giapponese. L’iter sarebbe stato laborioso, dalle espressioni ritualistiche degli esordi fino a quelle più profane del quotidiano di ogni strato sociale, e avrebbe gettato i semi dell’imprinting culturale del Giappone Tokugawa, fra '600 e '800. Pertanto, il riconosciuto fenomeno Gozan bungaku (che non può dirsi relegato al solo ambito elitario esegetico e poetico) sarebbe un singolo aspetto di un vasto processo istituzionale, politico, economico, artistico che mosse dalle sedi monastiche ma che pervase tutta la storia del Giappone per più di 250 anni e che può, a buon diritto, essere titolato Gozan bunka jidai, “Evo della Cultura dei Cinque Monti”.File | Dimensione | Formato | |
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