La lettura critica del “Giornale di guerra di prigionia" di Carlo Emio Gadda mette in risalto le ragioni della scrittura del diario, introducendo due domande cui viene data risposta: perché Gadda scrive il diario e perché si preoccupa di “come” scriverlo? Gadda vuole registrare quasi «in simultanea» ogni avvenimento e ogni dettaglio della sua vita in guerra (o inprigionia), in funzione di una futura memoria, individuale e collettiva (da qui la definiizone di sé stesso come “archiviomane”). La presenza di motivi che caratterizzeranno tutta la produzione letteraria gaddiana permette di poter leggere il "Giornale di guerra di prigionia" come l’archivio nel quale sono presenti i germi di tante pagine gaddiane successive
Il diario di un archiviòmane : Carlo Emilio Gadda / A. Cadioli - In: Mémoires des textes : Textes de mémoire / [a cura di] C. Cazalé Berard. - Paris : Presses universitaires de Paris 10, 2007. - ISBN 978-2-84016-016-8. - pp. 231-244
Il diario di un archiviòmane : Carlo Emilio Gadda
A. CadioliPrimo
2007
Abstract
La lettura critica del “Giornale di guerra di prigionia" di Carlo Emio Gadda mette in risalto le ragioni della scrittura del diario, introducendo due domande cui viene data risposta: perché Gadda scrive il diario e perché si preoccupa di “come” scriverlo? Gadda vuole registrare quasi «in simultanea» ogni avvenimento e ogni dettaglio della sua vita in guerra (o inprigionia), in funzione di una futura memoria, individuale e collettiva (da qui la definiizone di sé stesso come “archiviomane”). La presenza di motivi che caratterizzeranno tutta la produzione letteraria gaddiana permette di poter leggere il "Giornale di guerra di prigionia" come l’archivio nel quale sono presenti i germi di tante pagine gaddiane successivePubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.