«Like the desert the ocean has often been read as an empty space, a cultural and historical void, constantly traversed, circumnavigated and fought over, but rarely inscribed other than symbolically by the self-proclaimed agents of civilization» . La storiografia degli ultimi vent’anni ha dichiaratamente preso le distanze dalla classica polarità fra «historical land» e «unhistorical sea» per individuare gli oceani come un luogo sociale specifico in cui culture diverse si incontrano, si scontrano, si fondono, secondo relazioni spesso asimmetriche di dominazione e subordinazione (è il caso degli imperi coloniali o delle tratte schiviste), ma altrettanto spesso di metissage…. L’impatto degli oceani sul corso della storia moderna è stato enorme, anche se spesso contraddittorio: i mari sono stati agenti dell’oppressione coloniale, ma anche della resistenza indigena e della crescita di nuovi mondi meticci, sono stati certo luoghi di morte, di forzata migrazione, di rischio e di violenza, ma anche di nuove forme di solidarietà e di umane relazioni. Paradigma del moderno capitalismo, l’oceano è stato il luogo di fondazione e di crescita di una storia transnazionale e di processi di mondializzazione economica, culturale e politica senza precedenti…. Anche per questo forse, per l’estrema varietà dei mondi implicati e degli sguardi possibili la storia degli oceani ha compiuto negli ultimi decenni passi avanti molto significativi, testimoniati dalla ricchezza della produzione scientifica, dalla varietà degli approcci e delle interpretazioni, dal carattere assolutamente internazionale delle storiografie coinvolte, qui analizzate. E’ forse davvero iniziata una storicizzazione degli oceani.
Oceani di storia, storia di oceani / S.M. Pizzetti - In: Plus ultra : gli oceani nella storia delle civiltà / [a cura di] S.M. Pizzetti. - Milano : Cuem, 2010 Mar. - ISBN 9788860012685. - pp. 5-65
Oceani di storia, storia di oceani
S.M. PizzettiPrimo
2010
Abstract
«Like the desert the ocean has often been read as an empty space, a cultural and historical void, constantly traversed, circumnavigated and fought over, but rarely inscribed other than symbolically by the self-proclaimed agents of civilization» . La storiografia degli ultimi vent’anni ha dichiaratamente preso le distanze dalla classica polarità fra «historical land» e «unhistorical sea» per individuare gli oceani come un luogo sociale specifico in cui culture diverse si incontrano, si scontrano, si fondono, secondo relazioni spesso asimmetriche di dominazione e subordinazione (è il caso degli imperi coloniali o delle tratte schiviste), ma altrettanto spesso di metissage…. L’impatto degli oceani sul corso della storia moderna è stato enorme, anche se spesso contraddittorio: i mari sono stati agenti dell’oppressione coloniale, ma anche della resistenza indigena e della crescita di nuovi mondi meticci, sono stati certo luoghi di morte, di forzata migrazione, di rischio e di violenza, ma anche di nuove forme di solidarietà e di umane relazioni. Paradigma del moderno capitalismo, l’oceano è stato il luogo di fondazione e di crescita di una storia transnazionale e di processi di mondializzazione economica, culturale e politica senza precedenti…. Anche per questo forse, per l’estrema varietà dei mondi implicati e degli sguardi possibili la storia degli oceani ha compiuto negli ultimi decenni passi avanti molto significativi, testimoniati dalla ricchezza della produzione scientifica, dalla varietà degli approcci e delle interpretazioni, dal carattere assolutamente internazionale delle storiografie coinvolte, qui analizzate. E’ forse davvero iniziata una storicizzazione degli oceani.Pubblicazioni consigliate
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