La cascina Marza è uno dei casi inseriti nel repertorio dei beni storici e significativi nell'ambito di una ricerca finalizzata a definire la gestione compatibile e sostenibile del patrimonio rurale lombardo. L’insediamento si localizza nella pianura irrigua padana, terra di passaggio tra Lombardia e Piemonte. Un’area in origine ricca di fiumane, dossi, conche e avvallamenti formati dai depositi di sabbia e ciottoli e costellata di paludi e boschi, oggi caratterizzata da un’intensa attività risicola e da paesaggi ricchi di corsi e specchi d’acqua. Al servizio di questa estensione di coltivazioni, la cultura agricola ha disegnato il territorio con un complesso sistema idrico di rogge, canali, mulini e centinaia di cascine strutturate “a corte chiusa”, tipici insediamenti rurali della Pianura Padana, che il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Pavia indica come elementi connotativi del paesaggio agrario lombardo. La cascina analizzata che affonda le proprie origini nell’XI secolo, ne rappresenta un classico esempio. Qui il lavoro, complementare alla preghiera, ha dato forma ad uno dei primi centri monastici della Lomellina. Sede di un importante convento benedettino fino al XV secolo, nei successivi trasferimenti di proprietà tra casate nobiliari, l’insediamento si caratterizza come segno stabile nel territorio, divenendo elemento identificativo e matrice del paesaggio agrario di quest’ambito di pianura lombardo. Oggi frazionata tra diversi proprietari, la cascina Marza presenta molti fabbricati non più utilizzati che rischiano di perdere per sempre il loro importante valore architettonico se non preservati da incaute opere di ristrutturazione. Attraverso la lettura dei cambiamenti avvenuti nel tempo e l’analisi degli elementi costruttivi e compositivi che ancora oggi strutturano l’impalpabile relazione fra cultura e natura, fra elementi architettonici e paesaggio agrario, lo studio presentato analizza le possibilità di conservazione di questa parte del patrimonio culturale, anche in vista delle risorse finanziarie attualmente disponibili.

Il cielo, la terra, il campo. Anamnesi di un insediamento rurale di pianura / S. Agostini, L. Fusani - In: Paesaggio ed architettura rurale tra natura e cultura / Aa.Vv.. - [s.l] : Università degli Studi della Basilicata, 2004. - pp. 70-78 (( convegno Paesaggio ed architettura rurale tra natura e cultura tenutosi a Matera nel 2004.

Il cielo, la terra, il campo. Anamnesi di un insediamento rurale di pianura

S. Agostini
Primo
;
2004

Abstract

La cascina Marza è uno dei casi inseriti nel repertorio dei beni storici e significativi nell'ambito di una ricerca finalizzata a definire la gestione compatibile e sostenibile del patrimonio rurale lombardo. L’insediamento si localizza nella pianura irrigua padana, terra di passaggio tra Lombardia e Piemonte. Un’area in origine ricca di fiumane, dossi, conche e avvallamenti formati dai depositi di sabbia e ciottoli e costellata di paludi e boschi, oggi caratterizzata da un’intensa attività risicola e da paesaggi ricchi di corsi e specchi d’acqua. Al servizio di questa estensione di coltivazioni, la cultura agricola ha disegnato il territorio con un complesso sistema idrico di rogge, canali, mulini e centinaia di cascine strutturate “a corte chiusa”, tipici insediamenti rurali della Pianura Padana, che il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Pavia indica come elementi connotativi del paesaggio agrario lombardo. La cascina analizzata che affonda le proprie origini nell’XI secolo, ne rappresenta un classico esempio. Qui il lavoro, complementare alla preghiera, ha dato forma ad uno dei primi centri monastici della Lomellina. Sede di un importante convento benedettino fino al XV secolo, nei successivi trasferimenti di proprietà tra casate nobiliari, l’insediamento si caratterizza come segno stabile nel territorio, divenendo elemento identificativo e matrice del paesaggio agrario di quest’ambito di pianura lombardo. Oggi frazionata tra diversi proprietari, la cascina Marza presenta molti fabbricati non più utilizzati che rischiano di perdere per sempre il loro importante valore architettonico se non preservati da incaute opere di ristrutturazione. Attraverso la lettura dei cambiamenti avvenuti nel tempo e l’analisi degli elementi costruttivi e compositivi che ancora oggi strutturano l’impalpabile relazione fra cultura e natura, fra elementi architettonici e paesaggio agrario, lo studio presentato analizza le possibilità di conservazione di questa parte del patrimonio culturale, anche in vista delle risorse finanziarie attualmente disponibili.
cascina, rilievo, patrimonio rurale, riconoscibilità, produzione agricola, paesaggio agrario, recupero, riuso, compatibilità, sostenibilità
Settore AGR/10 - Costruzioni Rurali e Territorio Agroforestale
2004
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