Gli “indici scheletrici di fragilità” sono strumenti che si avvalgono dell’osservazione, dello scoring e dell’interpretazione dei marcatori di stress biologico per estrapolare dal materiale scheletrico un giudizio sulla qualità di vita individuale e popolazionistica e fornire così un mezzo di confronto dello stato di salute di popolazioni provenienti da siti ed epoche distanti. Il binomio morbidità-salute che da forma al concetto di “fragilità” è tuttavia un tema ancora dibattuto e pertanto in letteratura si contano, ad oggi, tre metodi: l’Indice di Salute di Steckel e Rose (2002), l’Indice di Fragilità Scheletrica (SFI) di Marklein e Colleghi (2017) e l’Indice Biologico di Fragilità (BIF) di Zedda e Colleghi (2021). Facendo affidamento ad un coorte scheletrica di 250 individui della CAL (“Collezione Antropologica Labanof”), ripartiti equamente fra maschi e femmine, rappresentativi del ceto basso della società milanese e di cinque macro periodi storici su un arco temporale di 2000 anni, è stato saggiato il potere applicativo ed interpretativo dei tre metodi: malgrado imbastire una ricerca in tal merito sia ad oggi un compito ancora difficoltoso che presuppone di conciliare concetti propri delle popolazioni viventi con quelli di popolazioni che hanno smesso di esserlo, sono state esplorate le nozioni di “fragilità” e “resilienza” e di esse dedotto l’andamento diacronico che vede il “basso medioevo” come l’epoca storica segnata dagli indici più gravi. I metodi sono infatti risultati concordanti su aggregazioni generali, organizzate secondo sesso ed epoca, ma hanno perso concordanza una volta introdotta l’età come discriminate. Benché questo abbia rappresentato un evidente limite allo studio, ha offerto l’opportunità di evidenziare e discutere le sfide pratiche, le criticità metodologiche e i dilemmi concettuali che adombrano queste tematiche molto frequentemente trascurate e ancora largamente mal comprese.

Ognuno è figlio delle sue azioni. Indici scheletrici di fragilità e 2000 anni di storia milanese: evidenze e criticità / D. Petrosino, L. Biehler-Gomez, K. Marklein, M. Mondellini, C. Moro, M. Mattia, A. Fedeli, C. Cattaneo. 9. Meeting Nazionale del Gruppo Italiano di Paleopatologia (GIPaleo) Rocca d’Arazzo (Italy) 2024.

Ognuno è figlio delle sue azioni. Indici scheletrici di fragilità e 2000 anni di storia milanese: evidenze e criticità

D. Petrosino
Co-primo
;
L. Biehler-Gomez
Co-primo
;
C. Moro;
2024

Abstract

Gli “indici scheletrici di fragilità” sono strumenti che si avvalgono dell’osservazione, dello scoring e dell’interpretazione dei marcatori di stress biologico per estrapolare dal materiale scheletrico un giudizio sulla qualità di vita individuale e popolazionistica e fornire così un mezzo di confronto dello stato di salute di popolazioni provenienti da siti ed epoche distanti. Il binomio morbidità-salute che da forma al concetto di “fragilità” è tuttavia un tema ancora dibattuto e pertanto in letteratura si contano, ad oggi, tre metodi: l’Indice di Salute di Steckel e Rose (2002), l’Indice di Fragilità Scheletrica (SFI) di Marklein e Colleghi (2017) e l’Indice Biologico di Fragilità (BIF) di Zedda e Colleghi (2021). Facendo affidamento ad un coorte scheletrica di 250 individui della CAL (“Collezione Antropologica Labanof”), ripartiti equamente fra maschi e femmine, rappresentativi del ceto basso della società milanese e di cinque macro periodi storici su un arco temporale di 2000 anni, è stato saggiato il potere applicativo ed interpretativo dei tre metodi: malgrado imbastire una ricerca in tal merito sia ad oggi un compito ancora difficoltoso che presuppone di conciliare concetti propri delle popolazioni viventi con quelli di popolazioni che hanno smesso di esserlo, sono state esplorate le nozioni di “fragilità” e “resilienza” e di esse dedotto l’andamento diacronico che vede il “basso medioevo” come l’epoca storica segnata dagli indici più gravi. I metodi sono infatti risultati concordanti su aggregazioni generali, organizzate secondo sesso ed epoca, ma hanno perso concordanza una volta introdotta l’età come discriminate. Benché questo abbia rappresentato un evidente limite allo studio, ha offerto l’opportunità di evidenziare e discutere le sfide pratiche, le criticità metodologiche e i dilemmi concettuali che adombrano queste tematiche molto frequentemente trascurate e ancora largamente mal comprese.
giu-2024
Stress
Settore BIOS-03/B - Antropologia
Settore MEDS-02/C - Storia della medicina
Ognuno è figlio delle sue azioni. Indici scheletrici di fragilità e 2000 anni di storia milanese: evidenze e criticità / D. Petrosino, L. Biehler-Gomez, K. Marklein, M. Mondellini, C. Moro, M. Mattia, A. Fedeli, C. Cattaneo. 9. Meeting Nazionale del Gruppo Italiano di Paleopatologia (GIPaleo) Rocca d’Arazzo (Italy) 2024.
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