Razionale: L’ipoacusia è una condizione molto diffusa che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita, favorendo l’isolamento sociale e l’emarginazione. Questo studio si propone di analizzare le dimensioni epidemiologiche, culturali e sociali dell’ipoacusia, evidenziando in particolare le barriere all’accessibilità che le persone ipoacusiche si trovano ad affrontare. Materiali e Metodi: La ricerca si basa su una revisione approfondita della letteratura scientifica, con l’obiettivo di fornire una panoramica esaustiva dei principali aspetti legati all’ipoacusia. Particolare attenzione è riservata ai temi dello stigma sociale, delle disparità di genere, delle differenze culturali e delle problematiche legate all’accesso a tecnologie e servizi. Risultati: L’analisi evidenzia la persistenza di stereotipi e pregiudizi nei confronti delle persone con ipoacusia, in particolare verso l’uso di dispositivi acustici. Emergono significative disuguaglianze di genere, con le donne ipoacusiche che affrontano ostacoli multipli legati alla doppia discriminazione. Le rappresentazioni culturali della sordità variano notevolmente: si passa da un approccio medico, orientato alla correzione della “disabilità” attraverso apparecchi acustici o impianti cocleari, a un modello sociale che riconosce la sordità come identità culturale. Le disuguaglianze socioeconomiche, soprattutto nei contesti a basso reddito, limitano l’accesso alle tecnologie assistive. Inoltre, la discriminazione intersezionale penalizza i gruppi più vulnerabili all’interno della comunità sorda. Gli ambienti pubblici risultano spesso inadatti, a causa di barriere architettoniche, comunicative e tecnologiche. Per promuovere l’inclusione, si suggerisce l’adozione di misure concrete come: sistemi di abbattimento del rumore in spazi pubblici e nei trasporti, tecnologie assistive compatibili con apparecchi acustici, segnaletica visiva chiara con pittogrammi e testi esplicativi, e formazione del personale per una comunicazione efficace e accessibile. Conclusioni: Migliorare l’accessibilità per le persone con ipoacusia richiede un approccio integrato, che non si limiti agli aspetti tecnici o strutturali, ma promuova anche un profondo cambiamento culturale. È fondamentale smantellare gli stereotipi ancora presenti nella società, favorire la partecipazione attiva delle persone con disabilità uditiva nella progettazione dei servizi, e sviluppare politiche inclusive. Investire in accessibilità non rappresenta solo un dovere etico e sociale, ma anche un’opportunità per costruire una società più equa e partecipativa.
Ipoacusia e inclusione: barriere culturali, sociali e tecnologiche ancora da superare / M. Aldè, U. Ambrosetti, S. Barozzi, S. Aldè. 40. Congresso Nazionale SIAF BARI 2025.
Ipoacusia e inclusione: barriere culturali, sociali e tecnologiche ancora da superare
M. Aldè
Primo
;U. Ambrosetti;S. Barozzi;
2025
Abstract
Razionale: L’ipoacusia è una condizione molto diffusa che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita, favorendo l’isolamento sociale e l’emarginazione. Questo studio si propone di analizzare le dimensioni epidemiologiche, culturali e sociali dell’ipoacusia, evidenziando in particolare le barriere all’accessibilità che le persone ipoacusiche si trovano ad affrontare. Materiali e Metodi: La ricerca si basa su una revisione approfondita della letteratura scientifica, con l’obiettivo di fornire una panoramica esaustiva dei principali aspetti legati all’ipoacusia. Particolare attenzione è riservata ai temi dello stigma sociale, delle disparità di genere, delle differenze culturali e delle problematiche legate all’accesso a tecnologie e servizi. Risultati: L’analisi evidenzia la persistenza di stereotipi e pregiudizi nei confronti delle persone con ipoacusia, in particolare verso l’uso di dispositivi acustici. Emergono significative disuguaglianze di genere, con le donne ipoacusiche che affrontano ostacoli multipli legati alla doppia discriminazione. Le rappresentazioni culturali della sordità variano notevolmente: si passa da un approccio medico, orientato alla correzione della “disabilità” attraverso apparecchi acustici o impianti cocleari, a un modello sociale che riconosce la sordità come identità culturale. Le disuguaglianze socioeconomiche, soprattutto nei contesti a basso reddito, limitano l’accesso alle tecnologie assistive. Inoltre, la discriminazione intersezionale penalizza i gruppi più vulnerabili all’interno della comunità sorda. Gli ambienti pubblici risultano spesso inadatti, a causa di barriere architettoniche, comunicative e tecnologiche. Per promuovere l’inclusione, si suggerisce l’adozione di misure concrete come: sistemi di abbattimento del rumore in spazi pubblici e nei trasporti, tecnologie assistive compatibili con apparecchi acustici, segnaletica visiva chiara con pittogrammi e testi esplicativi, e formazione del personale per una comunicazione efficace e accessibile. Conclusioni: Migliorare l’accessibilità per le persone con ipoacusia richiede un approccio integrato, che non si limiti agli aspetti tecnici o strutturali, ma promuova anche un profondo cambiamento culturale. È fondamentale smantellare gli stereotipi ancora presenti nella società, favorire la partecipazione attiva delle persone con disabilità uditiva nella progettazione dei servizi, e sviluppare politiche inclusive. Investire in accessibilità non rappresenta solo un dovere etico e sociale, ma anche un’opportunità per costruire una società più equa e partecipativa.| File | Dimensione | Formato | |
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