Il contributo si interroga sulla possibile collocazione del contratto collettivo nel sistema delle fonti del diritto in mancanza di una legge attuativa dell’art. 39 Cost. dalla prospettiva della scienza costituzionalistica. Ricostruito il sistema sindacale voluto dai costituenti e le sue criticità, si ripercorrono le diverse fasi del sistema sindacale sviluppatosi “nei fatti” al di fuori dalla norma costituzionale e le tesi della dottrina sulla natura dei contratti collettivi sia nel pubblico impiego, sia nei settori privati. Se in una prima fase la dottrina collocava i contratti collettivi nel diritto comune, successivamente, preso atto dell’improbabile attuazione del sistema sindacale costituzionale e dello spazio sempre maggiore attribuito dalla legge alla contrattazione collettiva, ha iniziato ad attribuirgli la veste giuridica di fonte del diritto seppur con denominazioni diverse. Una volta ricostruito lo stato dell’arte, lo scritto evidenzia le criticità dell’attuale sistema della contrattazione collettiva nella tutela dei diritti dei lavoratori riportando alcune vicende giurisprudenziali significative. Infine, dialogando con le dottrine dell’autoregolazione e dell’eteroregolazione che si confrontano sul tema, si prova a tracciare una conclusione sulla qualificazione giuridica dei contratti collettivi.
C'è spazio per i contratti collettivi nel sistema delle fonti senza attuare l'art. 39 della Costituzione? Una riflessione a partire dalla dogmatica della teoria delle fonti / L. Monticelli (QUADERNI DEL CORSO DI DOTTORATO IN DIRITTO PUBBLICO, INTERNAZIONALE ED EUROPEO). - In: Contributi sul sistema delle fonti oggi / [a cura di] F. Biondi, M. Ramajoli. - Prima edizione. - Torino : Giappichelli, 2025. - ISBN 979-12-211-2984-7. - pp. 345-378
C'è spazio per i contratti collettivi nel sistema delle fonti senza attuare l'art. 39 della Costituzione? Una riflessione a partire dalla dogmatica della teoria delle fonti
L. Monticelli
2025
Abstract
Il contributo si interroga sulla possibile collocazione del contratto collettivo nel sistema delle fonti del diritto in mancanza di una legge attuativa dell’art. 39 Cost. dalla prospettiva della scienza costituzionalistica. Ricostruito il sistema sindacale voluto dai costituenti e le sue criticità, si ripercorrono le diverse fasi del sistema sindacale sviluppatosi “nei fatti” al di fuori dalla norma costituzionale e le tesi della dottrina sulla natura dei contratti collettivi sia nel pubblico impiego, sia nei settori privati. Se in una prima fase la dottrina collocava i contratti collettivi nel diritto comune, successivamente, preso atto dell’improbabile attuazione del sistema sindacale costituzionale e dello spazio sempre maggiore attribuito dalla legge alla contrattazione collettiva, ha iniziato ad attribuirgli la veste giuridica di fonte del diritto seppur con denominazioni diverse. Una volta ricostruito lo stato dell’arte, lo scritto evidenzia le criticità dell’attuale sistema della contrattazione collettiva nella tutela dei diritti dei lavoratori riportando alcune vicende giurisprudenziali significative. Infine, dialogando con le dottrine dell’autoregolazione e dell’eteroregolazione che si confrontano sul tema, si prova a tracciare una conclusione sulla qualificazione giuridica dei contratti collettivi.| File | Dimensione | Formato | |
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