La pubblicazione di un video offensivo sui social network configura sempre il reato di diffamazione aggravata e non quello meno grave di ingiuria, ormai depenalizzato, anche se la persona a cui è indirizzato l’insulto è “virtualmente presente”. La semplice possibilità per la persona offesa di seguire la diretta e inserire commenti non è sufficiente a creare un contraddittorio immediato o un rapporto diretto con chi offende, né assicura una reale parità tra le parti.
Diffamazione online: lo “strano caso” dei video trasmessi su “Tik Tok” tramite la modalità della “diretta” / E.L. Breda. - In: MEDIA LAWS. - ISSN 2532-9146. - 2025:2(2025 Nov 02), pp. -376.
Diffamazione online: lo “strano caso” dei video trasmessi su “Tik Tok” tramite la modalità della “diretta”
E.L. Breda
2025
Abstract
La pubblicazione di un video offensivo sui social network configura sempre il reato di diffamazione aggravata e non quello meno grave di ingiuria, ormai depenalizzato, anche se la persona a cui è indirizzato l’insulto è “virtualmente presente”. La semplice possibilità per la persona offesa di seguire la diretta e inserire commenti non è sufficiente a creare un contraddittorio immediato o un rapporto diretto con chi offende, né assicura una reale parità tra le parti.| File | Dimensione | Formato | |
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