In a passage from his Zweites Buch (1928), Adolf Hitler hints at the elimination of sick, weak, deformed children, which – in his opinion – made Sparta not only the most powerful city in Greece, but also the first eugenic and racist state in history. Even today it is a common and rooted idea that, due to the lawgiver Lycurgus, a public board («the elders of the tribe») was to inspect all Spartiate newborns and reject those deemed physically unfit. This paper analyzes in detail the only ancient source that preserves the memory of such a rule (Plutarch’s Life of Lycurgus, 16.1-2), to demonstrate that its meaning is different from the one generally attributed to it. As a matter of fact, it is likely that the selection practice mentioned by Plutarch did not concern infants, but rather boys who had reached the age of seven – namely, the age required to be enrolled into the rigorous and compulsory Spartan education system, the so called ἀγωγή. Moreover, the evaluation did not concern the body of the candidate but was instead at verifying that he was born from a legal union of Spartiate parents. From this perspective, Sparta would not appear to be a city fundamentally different or exceptional compared to other Greek πόλεις. As was the case elsewhere (and particulary in Athens), some public officials had to ensure that individuals about to enter the civic body met the necessary requirements for full and rightful inclusion.

In un passo del suo Zweites Buch del 1928, Adolf Hitler accenna al provvedimento di eliminazione dei bambini malati, deboli, deformi, che a suo dire fece di Sparta non solo la città più potente di Grecia, ma anche il primo stato eugenetico e razzista della storia. Ancora oggi è radicata nella memoria collettiva l’idea che il legislatore Licurgo avesse ordinato che fossero degli organi cittadini («i più anziani della tribù») a passare al vaglio i bambini appena nati, e a decidere che fossero scartati quelli fisicamente non idonei. Questo contributo analizza nel dettaglio l’unico passo antico in cui si conserva memoria di questa regola (contenuto nella Vita di Licurgo di Plutarco, 16.1-2), per dimostrare che a esso va attribuito un valore molto diverso da quello che generalmente, e per lungo tempo, gli è stato riconosciuto. È infatti verosimile che la pratica di selezione di cui parla Plutarco riguardasse non già infanti, ma ragazzi che avevano compiuto i sette anni, ossia l’età richiesta per accedere alla ferrea e obbligatoria educazione degli spartiati (la cd. ἀγωγή). Non solo: la verifica non doveva riguardare il corpo, ma la discendenza da genitori spartiati che si univano (anche al di fuori del matrimonio) secondo la legge. In questa prospettiva, Sparta non si rivelerebbe città diversa o eccezionale rispetto alle altre πόλεις di Grecia. Proprio come accadeva altrove (il confronto più evidente è quello con Atene), erano funzionari pubblici ad accertarsi che l’individuo che si preparava a fare il suo ingresso nel corpo civico avesse i requisiti per accedervi con pieno diritto.

Sparta e l'eugenetismo : Le leggi di Licurgo e i criteri di selezione degli spartiati / L. Pepe. - In: CODEX. - ISSN 2724-2110. - 2025:6(2025), pp. 263-290.

Sparta e l'eugenetismo : Le leggi di Licurgo e i criteri di selezione degli spartiati

L. Pepe
2025

Abstract

In a passage from his Zweites Buch (1928), Adolf Hitler hints at the elimination of sick, weak, deformed children, which – in his opinion – made Sparta not only the most powerful city in Greece, but also the first eugenic and racist state in history. Even today it is a common and rooted idea that, due to the lawgiver Lycurgus, a public board («the elders of the tribe») was to inspect all Spartiate newborns and reject those deemed physically unfit. This paper analyzes in detail the only ancient source that preserves the memory of such a rule (Plutarch’s Life of Lycurgus, 16.1-2), to demonstrate that its meaning is different from the one generally attributed to it. As a matter of fact, it is likely that the selection practice mentioned by Plutarch did not concern infants, but rather boys who had reached the age of seven – namely, the age required to be enrolled into the rigorous and compulsory Spartan education system, the so called ἀγωγή. Moreover, the evaluation did not concern the body of the candidate but was instead at verifying that he was born from a legal union of Spartiate parents. From this perspective, Sparta would not appear to be a city fundamentally different or exceptional compared to other Greek πόλεις. As was the case elsewhere (and particulary in Athens), some public officials had to ensure that individuals about to enter the civic body met the necessary requirements for full and rightful inclusion.
In un passo del suo Zweites Buch del 1928, Adolf Hitler accenna al provvedimento di eliminazione dei bambini malati, deboli, deformi, che a suo dire fece di Sparta non solo la città più potente di Grecia, ma anche il primo stato eugenetico e razzista della storia. Ancora oggi è radicata nella memoria collettiva l’idea che il legislatore Licurgo avesse ordinato che fossero degli organi cittadini («i più anziani della tribù») a passare al vaglio i bambini appena nati, e a decidere che fossero scartati quelli fisicamente non idonei. Questo contributo analizza nel dettaglio l’unico passo antico in cui si conserva memoria di questa regola (contenuto nella Vita di Licurgo di Plutarco, 16.1-2), per dimostrare che a esso va attribuito un valore molto diverso da quello che generalmente, e per lungo tempo, gli è stato riconosciuto. È infatti verosimile che la pratica di selezione di cui parla Plutarco riguardasse non già infanti, ma ragazzi che avevano compiuto i sette anni, ossia l’età richiesta per accedere alla ferrea e obbligatoria educazione degli spartiati (la cd. ἀγωγή). Non solo: la verifica non doveva riguardare il corpo, ma la discendenza da genitori spartiati che si univano (anche al di fuori del matrimonio) secondo la legge. In questa prospettiva, Sparta non si rivelerebbe città diversa o eccezionale rispetto alle altre πόλεις di Grecia. Proprio come accadeva altrove (il confronto più evidente è quello con Atene), erano funzionari pubblici ad accertarsi che l’individuo che si preparava a fare il suo ingresso nel corpo civico avesse i requisiti per accedervi con pieno diritto.
Lycurgus the Spartan Lawgiver; Sparta; Ancient Greek Law; Citizenship in Ancient Greece; Eugenics
Settore GIUR-15/A - Diritto romano e fondamenti del diritto europeo
Settore STAN-01/A - Storia greca
2025
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