Onde e spazio elettronico : il movimento come condizione dei processi di ibridazione mediale al femminile

Elettricità, onde, controllo del voltaggio: sono le parole d’ordine di una rivoluzione tecnologica, espressiva e concettuale che coinvolge le artiste da metà anni ’60 nel campo delle arti visive e performative. Nel momento in cui le donne si appropriano delle tecnologie elettroniche, il loro uso sembra indirizzato all’espansione dello spazio interno fino al tentativo di connessione con altri ambienti in altre parti del mondo, a partire dalle sperimentazioni “collocate” del centro artistico The Kitchen di New York. Il suono struttura le pratiche video e diventa la materia connettiva del movimento, come nelle opere delle artiste elettroniche Steina Vasulka e Laurie Anderson: le onde-elettromagnetiche sono campi invisibili di interazione tra i corpi in una dimensione sonora e performativa che diventa visuale e compositiva, dal piano operativo collocato a quello virtuale.