Che un quadro ‘pensi visivamente’ è stato affermato, prima e meglio di chiunque altro, da Denis Diderot. La specificità dell’iconico richiede un criterio differenziale che Diderot sperimenta nel suo peculiarissimo modo di ‘entrare nel quadro’, nelle sue passeggiate descrittivo-esplorative, nella ridefinizione del bello e del brutto, della natura e della verità, inventando un sistema simbolico, che individua vie sperimentali per tradurre in linguaggio i significati figurali. I Salons di Diderot rappresentano la ricerca di più principi in grado di ridefinire i rapporti tra il pensiero, l’ambito della visione, l’espressione e il linguaggio anche performativo; esplicitano e mettono in moto quella capacità di esplorare il potere dei quadri in relazione a tutte le arti e in particolare alla composizione della scena teatrale, ai gesti espressivi e mimici e, in ultima analisi, a una vera e propria teoria degli affetti. A partire dalle parole dei Salons, si schiude al lettore una possibilità immaginale nuova, un’esperienza estetica che non è a descrizione del quadro di Diderot e non sarà mai il dipinto che potremo anche vedere, ma una nuova creazione, tanto coinvolgente per noi quanto il pittore ha saputo convincere e appassionare lo stesso Diderot.
Pensare con l’immagine : Percorsi nei Salons di Diderot / M. mazzocut-mis. - [s.l] : Le Monnier, 2025. - ISBN 978-88-00-86494-7.
Pensare con l’immagine : Percorsi nei Salons di Diderot
M. mazzocut-mis
2025
Abstract
Che un quadro ‘pensi visivamente’ è stato affermato, prima e meglio di chiunque altro, da Denis Diderot. La specificità dell’iconico richiede un criterio differenziale che Diderot sperimenta nel suo peculiarissimo modo di ‘entrare nel quadro’, nelle sue passeggiate descrittivo-esplorative, nella ridefinizione del bello e del brutto, della natura e della verità, inventando un sistema simbolico, che individua vie sperimentali per tradurre in linguaggio i significati figurali. I Salons di Diderot rappresentano la ricerca di più principi in grado di ridefinire i rapporti tra il pensiero, l’ambito della visione, l’espressione e il linguaggio anche performativo; esplicitano e mettono in moto quella capacità di esplorare il potere dei quadri in relazione a tutte le arti e in particolare alla composizione della scena teatrale, ai gesti espressivi e mimici e, in ultima analisi, a una vera e propria teoria degli affetti. A partire dalle parole dei Salons, si schiude al lettore una possibilità immaginale nuova, un’esperienza estetica che non è a descrizione del quadro di Diderot e non sarà mai il dipinto che potremo anche vedere, ma una nuova creazione, tanto coinvolgente per noi quanto il pittore ha saputo convincere e appassionare lo stesso Diderot.| File | Dimensione | Formato | |
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