The 2022 ruling by the Italian Constitutional Court (no. 131/2022) abolished the automatic transmission of the father’s surname to children, granting parents full freedom to assign either the father’s, the mother’s, or both surnames in the order of their choosing. This decision marked a potentially symbolic revolution in terms of gender equality. Yet little is known about how the new legal framework has affected parents’ actual practices and preferences. This article presents the results of an original study combining data from a nationwide online survey of 3,000 respondents and administrative birth records from the city of Turin. The findings indicate that gender, education, and political orientation are key predictors of stated preferences in favor of the double surname, along with the perceived normativity of the paternal surname. Actual naming practices, while less innovative than stated intentions, similarly reflect the influence of education and political context, and reveal a particularly high use of the double surname among mixed couples (Italian mother and foreign father), where it serves to convey dual identity and potentially mitigate discrimination. These results provide novel insights into how symbolic changes in family law interact with individual values, social norms, and broader cultural dynamics.

La sentenza della Corte Costituzionale n. 131/2022 ha abolito la trasmissione automatica del cognome paterno ai figli, riconoscendo ai genitori piena libertà di attribuire il cognome del padre, della madre o entrambi nell’ordine preferito. Tale decisione rappresenta una potenziale rivoluzione simbolica in termini di parità di genere. Tuttavia, poco si sa su come il nuovo quadro normativo abbia influito sulle pratiche e preferenze effettive dei genitori. Questo articolo presenta i risultati di uno studio originale che combina dati di una survey nazionale online condotta su 3000 rispondenti con dati amministrativi tratti dai registri di nascita della città di Torino. I risultati mostrano che genere, istruzione e orientamento politico sono predittori significativi delle preferenze dichiarate a favore del doppio cognome, così come la percezione della normatività del cognome paterno. Anche le scelte effettive, sebbene meno innovative rispetto alle intenzioni, riflettono l’influenza del contesto educativo e politico, e rivelano un uso particolarmente elevato del doppio cognome tra le coppie miste (madre italiana e padre straniero), dove esso funge da indicatore di doppia identità e può contribuire a ridurre il rischio di discriminazione. Questi risultati offrono nuove prospettive sul modo in cui i cambiamenti simbolici nel diritto di famiglia interagiscono con valori individuali, norme sociali e dinamiche culturali più ampie.

Who Wants the Double Surname in Italy? An Empirical Analysis of Preferences and Behaviors / R. Carriero, G.M. Dotti Sani. - In: POLIS. - ISSN 1120-9488. - 2025:3(2025 Nov), pp. 349-373. [10.1424/118537]

Who Wants the Double Surname in Italy? An Empirical Analysis of Preferences and Behaviors

G.M. Dotti Sani
Ultimo
2025

Abstract

The 2022 ruling by the Italian Constitutional Court (no. 131/2022) abolished the automatic transmission of the father’s surname to children, granting parents full freedom to assign either the father’s, the mother’s, or both surnames in the order of their choosing. This decision marked a potentially symbolic revolution in terms of gender equality. Yet little is known about how the new legal framework has affected parents’ actual practices and preferences. This article presents the results of an original study combining data from a nationwide online survey of 3,000 respondents and administrative birth records from the city of Turin. The findings indicate that gender, education, and political orientation are key predictors of stated preferences in favor of the double surname, along with the perceived normativity of the paternal surname. Actual naming practices, while less innovative than stated intentions, similarly reflect the influence of education and political context, and reveal a particularly high use of the double surname among mixed couples (Italian mother and foreign father), where it serves to convey dual identity and potentially mitigate discrimination. These results provide novel insights into how symbolic changes in family law interact with individual values, social norms, and broader cultural dynamics.
La sentenza della Corte Costituzionale n. 131/2022 ha abolito la trasmissione automatica del cognome paterno ai figli, riconoscendo ai genitori piena libertà di attribuire il cognome del padre, della madre o entrambi nell’ordine preferito. Tale decisione rappresenta una potenziale rivoluzione simbolica in termini di parità di genere. Tuttavia, poco si sa su come il nuovo quadro normativo abbia influito sulle pratiche e preferenze effettive dei genitori. Questo articolo presenta i risultati di uno studio originale che combina dati di una survey nazionale online condotta su 3000 rispondenti con dati amministrativi tratti dai registri di nascita della città di Torino. I risultati mostrano che genere, istruzione e orientamento politico sono predittori significativi delle preferenze dichiarate a favore del doppio cognome, così come la percezione della normatività del cognome paterno. Anche le scelte effettive, sebbene meno innovative rispetto alle intenzioni, riflettono l’influenza del contesto educativo e politico, e rivelano un uso particolarmente elevato del doppio cognome tra le coppie miste (madre italiana e padre straniero), dove esso funge da indicatore di doppia identità e può contribuire a ridurre il rischio di discriminazione. Questi risultati offrono nuove prospettive sul modo in cui i cambiamenti simbolici nel diritto di famiglia interagiscono con valori individuali, norme sociali e dinamiche culturali più ampie.
Double surname; Gender norms; Social change; Italy; Doppio cognome; Norme di genere; Cambiamento sociale; Italia
Settore GSPS-05/A - Sociologia generale
nov-2025
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