This paper addresses the issue of how intermittent work performances-now increasingly enabled by new technologies-affect remuneration, and how such work contributes to in-work poverty. The analysis takes platform-based work as a model, considering it a prototype of a productive organisation relying on intermittent performances. It begins by examining whether there arelegal mechanisms that allow for periods of inactivity between tasks to be taken into account when calculating remuneration. This part of the analysis first focuses on hetero-organised work, with reference to both the rules established by law under Article2, paragraph 1, of Legislative Decree 81/2015, and the provisions of national collective labour agreements under Article 2, paragraph 2, of the same Decree. It then turns to the concept of intermittent subordinate employment as regulated by Articles 13 etseq. of Legislative Decree 81/2015. The paper concludes that the current legal framework is inadequate to ensure that workers performing intermittent tasks receive remuneration that is nonetheless adequate under Article 36 of the Constitution, and puts forward several corrective proposals.

Il contributo affronta il problema dei riflessi sulla retribuzione delle prestazioni di lavoro intermittenti, oggi favorite dalle nuove tecnologie, che sono una delle cause della povertà lavorativa. L’analisi, che prende a modello il lavoro tramite piattaforma quale prototipo di organizzazione produttiva che si avvale di prestazioni intermittenti, si interroga innanzitutto sull’esistenza di meccanismi normativi che permettano di dare rilievo, nella quantificazione del compenso, anche alle fasi di non lavoro fra una prestazione e l'altra. Questa parte dell’analisi è condotta dapprima con riferimento al lavoro eterorganizzato avendo riguardo sia alla disciplina posta dalla legge ex art. 2, co. 1, d. lgs. n. 81/2015, sia alle clausole dei contratti collettivi nazionali di lavoro ex art. 2, co. 2, d.lgs. n. 81/2015; in seguito viene discussa la figura del lavoro subordinato intermittente disciplinata dagli artt. 13 ss. d. lg. n. 81/2015. A conclusione del lavoro, l’A. constata l’inadeguatezza delle regole vigenti per assicurare al lavoratore un compenso comunque sufficiente ex art. 36 Cost. anche in caso di prestazioni intermittenti ed avanza alcune proposte correttive.

Tecnologie, "prestazioni intermittenti" e compenso sufficiente ex art. 36 Cost / M.T. Carinci. - In: LABOUR & LAW ISSUES. - ISSN 2421-2695. - 11:1(2025), pp. 1-28. [10.6092/issn.2421-2695/22359]

Tecnologie, "prestazioni intermittenti" e compenso sufficiente ex art. 36 Cost.

M.T. Carinci
2025

Abstract

This paper addresses the issue of how intermittent work performances-now increasingly enabled by new technologies-affect remuneration, and how such work contributes to in-work poverty. The analysis takes platform-based work as a model, considering it a prototype of a productive organisation relying on intermittent performances. It begins by examining whether there arelegal mechanisms that allow for periods of inactivity between tasks to be taken into account when calculating remuneration. This part of the analysis first focuses on hetero-organised work, with reference to both the rules established by law under Article2, paragraph 1, of Legislative Decree 81/2015, and the provisions of national collective labour agreements under Article 2, paragraph 2, of the same Decree. It then turns to the concept of intermittent subordinate employment as regulated by Articles 13 etseq. of Legislative Decree 81/2015. The paper concludes that the current legal framework is inadequate to ensure that workers performing intermittent tasks receive remuneration that is nonetheless adequate under Article 36 of the Constitution, and puts forward several corrective proposals.
Il contributo affronta il problema dei riflessi sulla retribuzione delle prestazioni di lavoro intermittenti, oggi favorite dalle nuove tecnologie, che sono una delle cause della povertà lavorativa. L’analisi, che prende a modello il lavoro tramite piattaforma quale prototipo di organizzazione produttiva che si avvale di prestazioni intermittenti, si interroga innanzitutto sull’esistenza di meccanismi normativi che permettano di dare rilievo, nella quantificazione del compenso, anche alle fasi di non lavoro fra una prestazione e l'altra. Questa parte dell’analisi è condotta dapprima con riferimento al lavoro eterorganizzato avendo riguardo sia alla disciplina posta dalla legge ex art. 2, co. 1, d. lgs. n. 81/2015, sia alle clausole dei contratti collettivi nazionali di lavoro ex art. 2, co. 2, d.lgs. n. 81/2015; in seguito viene discussa la figura del lavoro subordinato intermittente disciplinata dagli artt. 13 ss. d. lg. n. 81/2015. A conclusione del lavoro, l’A. constata l’inadeguatezza delle regole vigenti per assicurare al lavoratore un compenso comunque sufficiente ex art. 36 Cost. anche in caso di prestazioni intermittenti ed avanza alcune proposte correttive.
on-call work; intermittent work; platform-based work; hetero-organised work; adequate remuneration
Settore GIUR-04/A - Diritto del lavoro
2025
https://labourlaw.unibo.it/article/view/22359
Article (author)
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Guarda Tecnologie, “prestazioni intermittenti” e compenso sufficiente ex art. 36 Cost_.pdf

accesso aperto

Tipologia: Publisher's version/PDF
Licenza: Creative commons
Dimensione 8.25 MB
Formato Adobe PDF
8.25 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2434/1188036
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
  • OpenAlex ND
social impact