Tra le postille che Alessandro Manzoni ha apposto all’esemplare di seconda edizione del Vocabolario milanese-italiano di Francesco Cherubini di sua proprietà, se ne leggono due che contengono rimandi molto puntuali alla Parte seconda del Prontuario di vocaboli di Giacinto Carena. Oltre a dare prova di una datazione – valida almeno per queste postille – successiva al 1853, anno di pubblicazione dell’opera, queste note dimostrano come, al di là delle note critiche al modus operandi adottato da Carena, il Prontuario sia stato studiato a lungo e attentamente da Manzoni, al punto da considerarlo un testo di riferimento per le sue correzioni alla parte italiana del Cherubini. Il rapporto tra Manzoni e Carena, dunque, va letto anche alla luce di questi materiali privati che, forse più del loro scambio epistolare, dicono del reale interesse provato dallo scrittore milanese verso l’opera del lessicografo torinese. Il contributo presenta queste postille, ancora inedite, e intende dare avvio ad una rilettura, ancora parziale e in via di sviluppo, del dialogo silenzioso e “non ufficiale” tra Manzoni e Carena, con nuovi spunti derivati dalle carte private di entrambi

Manzoni e Carena. Postille, lettere e vocabolari / J. Ferrari. - In: ITALIANO DIGITALE. - ISSN 2532-9006. - 26:3(2023 Sep 30), pp. 241-249. [10.35948/2532-9006/2024.30145]

Manzoni e Carena. Postille, lettere e vocabolari

J. Ferrari
2023

Abstract

Tra le postille che Alessandro Manzoni ha apposto all’esemplare di seconda edizione del Vocabolario milanese-italiano di Francesco Cherubini di sua proprietà, se ne leggono due che contengono rimandi molto puntuali alla Parte seconda del Prontuario di vocaboli di Giacinto Carena. Oltre a dare prova di una datazione – valida almeno per queste postille – successiva al 1853, anno di pubblicazione dell’opera, queste note dimostrano come, al di là delle note critiche al modus operandi adottato da Carena, il Prontuario sia stato studiato a lungo e attentamente da Manzoni, al punto da considerarlo un testo di riferimento per le sue correzioni alla parte italiana del Cherubini. Il rapporto tra Manzoni e Carena, dunque, va letto anche alla luce di questi materiali privati che, forse più del loro scambio epistolare, dicono del reale interesse provato dallo scrittore milanese verso l’opera del lessicografo torinese. Il contributo presenta queste postille, ancora inedite, e intende dare avvio ad una rilettura, ancora parziale e in via di sviluppo, del dialogo silenzioso e “non ufficiale” tra Manzoni e Carena, con nuovi spunti derivati dalle carte private di entrambi
Settore LIFI-01/A - Linguistica italiana
30-set-2023
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