Il cinema è figlio della fotografia ma, scrive Roland Barthes in La camera chiara, nel corso del tempo è diventato «un’altra fenomenologia e di conseguenza è un’altra Arte». Il divario tra le due arti è davvero così netto? Appena si è reso autosufficiente dalla fotografia, il cinema ha seguito un percorso singolare che ha per certi versi superato e offuscato la matrice originaria. Tuttavia, il loro legame è profondo e non si risolve in un semplice rapporto di filiazione o di funzionamento tecnologico (la fotografia come aspetto tecnico dell’immagine cinematografica). È venuto il momento che il mondo della ricerca si apra a un pieno riconoscimento non solo della profonda identità delle immagini tecniche (come definite da Vilém Flusser), ma anche delle pratiche registiche che hanno accomunato fotografi e filmmaker. È venuto il momento che gli studiosi indaghino il doppio mestiere che caratterizza molti grandi artisti della modernità così come la rete di influenze che connota le immagini tecniche, eliminando l’equivoco di una fotografia ontologicamente documentaria e precinematografica e quello di un’immagine-tempo ristretta al mondo della narrazione cinematografica. In tale ottica, i saggi di questo volume indagano alcuni fotografi/registi o registi/fotografi per riscoprire i molteplici legami tra la fotografia e il cinema – le fotografie e i film – dall’epoca analogica all’epoca digitale.
Fotogrammi : Dai fotografi registi ai registi fotografi / [a cura di] G. D'Autilia, C. Martino, A.P. Desole. - Padova : Il poligrafo, 2025 Sep 30. - ISBN 978-88-9387-327-7. (FOTOGRAMMI E STORIA)
Fotogrammi : Dai fotografi registi ai registi fotografi
A.P. DesoleUltimo
2025
Abstract
Il cinema è figlio della fotografia ma, scrive Roland Barthes in La camera chiara, nel corso del tempo è diventato «un’altra fenomenologia e di conseguenza è un’altra Arte». Il divario tra le due arti è davvero così netto? Appena si è reso autosufficiente dalla fotografia, il cinema ha seguito un percorso singolare che ha per certi versi superato e offuscato la matrice originaria. Tuttavia, il loro legame è profondo e non si risolve in un semplice rapporto di filiazione o di funzionamento tecnologico (la fotografia come aspetto tecnico dell’immagine cinematografica). È venuto il momento che il mondo della ricerca si apra a un pieno riconoscimento non solo della profonda identità delle immagini tecniche (come definite da Vilém Flusser), ma anche delle pratiche registiche che hanno accomunato fotografi e filmmaker. È venuto il momento che gli studiosi indaghino il doppio mestiere che caratterizza molti grandi artisti della modernità così come la rete di influenze che connota le immagini tecniche, eliminando l’equivoco di una fotografia ontologicamente documentaria e precinematografica e quello di un’immagine-tempo ristretta al mondo della narrazione cinematografica. In tale ottica, i saggi di questo volume indagano alcuni fotografi/registi o registi/fotografi per riscoprire i molteplici legami tra la fotografia e il cinema – le fotografie e i film – dall’epoca analogica all’epoca digitale.Pubblicazioni consigliate
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