L’analisi in silico rappresenta uno strumento strategico per la valutazione preliminare della tossicità di composti bioattivi complessi. Nell’ambito del progetto SicPlant, abbiamo applicato un workflow computazionale integrato con l’obiettivo di identificare “structural alerts” associati a potenziale genotossicità e ad altri effetti avversi. Sono stati utilizzati modelli QSAR e piattaforme previsionali consolidate (ACD/Percepta, QikProp, VEGA, ToxTree), basati su ampi database di dati sperimentali e arricchiti da valutazioni chimico-tossicologiche. L’approccio ha permesso di stimare parametri ADME-T chiave, tra cui mutagenicità (Ames test), tossicità acuta, interferenze endocrine, inibizione del canale hERG e proprietà farmacocinetiche rilevanti (assorbimento, distribuzione, metabolismo). L’analisi di circa 2.200 composti ha consentito di scremare rapidamente il dataset, selezionando i candidati più critici da sottoporre a validazione sperimentale in vitro. Questo workflow dimostra come l’impiego di metodologie in silico possa guidare la prioritizzazione delle molecole di interesse, ottimizzando tempi e risorse e fornendo un supporto razionale alle successive fasi di sperimentazione.
L'approccio in silico / L. Palazzolo. ((Intervento presentato al 1. convegno Sicurezza di Preparati Innovativi a base di Piante tenutosi a Milano nel 2025.
L'approccio in silico
L. Palazzolo
2025
Abstract
L’analisi in silico rappresenta uno strumento strategico per la valutazione preliminare della tossicità di composti bioattivi complessi. Nell’ambito del progetto SicPlant, abbiamo applicato un workflow computazionale integrato con l’obiettivo di identificare “structural alerts” associati a potenziale genotossicità e ad altri effetti avversi. Sono stati utilizzati modelli QSAR e piattaforme previsionali consolidate (ACD/Percepta, QikProp, VEGA, ToxTree), basati su ampi database di dati sperimentali e arricchiti da valutazioni chimico-tossicologiche. L’approccio ha permesso di stimare parametri ADME-T chiave, tra cui mutagenicità (Ames test), tossicità acuta, interferenze endocrine, inibizione del canale hERG e proprietà farmacocinetiche rilevanti (assorbimento, distribuzione, metabolismo). L’analisi di circa 2.200 composti ha consentito di scremare rapidamente il dataset, selezionando i candidati più critici da sottoporre a validazione sperimentale in vitro. Questo workflow dimostra come l’impiego di metodologie in silico possa guidare la prioritizzazione delle molecole di interesse, ottimizzando tempi e risorse e fornendo un supporto razionale alle successive fasi di sperimentazione.Pubblicazioni consigliate
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