Background I disordini del metabolismo osseo CKD-relati (CKD-MBD) iniziano negli stadi precoci di CKD. Nei pz oncologici, l’osso può essere interessato dal tumore, subire effetto di terapie oncologiche su turnover e fragilità e la terapia ormonale può ridurre la densità ossea. La prevalenza di CKD nel pz oncologico è 20-30% inquadrando una relazione complessa tra osso, rene e cancro. Case report Donna 76 aa, CKD stadio V. DEXA e bone biomarkers identificavano osteoporosi con probabile pattern di basso turnover, in assenza di istologia istomorfometrica, controindicando terapia antiriassorbitiva. Alla RMN cedimenti D7, D8 compatibili con lesioni osteolitiche sospette per natura evolutiva e, alla PET, captazione ischio-pubica sx; escluso mieloma, tumore primitivo non individuabile agli accertamenti. La biopsia ossea su lesione evidenziava microfocolai di neoplasia fusocellulare non altrimenti specificata, referto non dirimente per diagnosi oncologica. Per meglio caratterizzare tumore, opzioni terapeutiche e prognosi, ripetuta biopsia vertebrale e su bacino: in un istologico di difficile interpretazione, considerato più verosimile sarcoma fusocellulare metastatico. Iniziava RT su lesioni e, pur senza certezza istologica del pattern di osteodistrofia renale/turnover, si avviava Denosumab con obiettivo anti-fratturativo di stabilizzazione delle metastasi ossee. Iniziale risposta metabolica con terapia conservativa, GFR stabile permetteva di differire dialisi e prioritizzare l’iter oncologico. Ultima PET con ripresa di malattia, avviata CT. Conclusioni La relazione tra malattia ossea in corso di cancro e CKD-MBD è un setting complesso di diagnosi e trattamento; l’osteodistrofia renale rende difficile la diagnosi di coinvolgimento osseo tumorale. I bone biomarkers non sono certi predittori di istologia ossea; la biopsia ossea con istomorfometria, che includa osso non interessato da cancro, potrebbe rivelarsi utile strumento, pre-trattamento, per impattare strategie di cura.
Malattia ossea, insufficienza renale cronica (CKD) e cancro: un caso d’interesse per delineare questo menage a trois / G. Re Sartò, M. Pirovano, A. Cossettini, L. Della Volpe, R. Gingis, L. Scotti, A. Guarino, R. Bucci, M. Orani, E. Sabadini, L. Cosmai, M. Gallieni. - In: GIORNALE ITALIANO DI NEFROLOGIA. - ISSN 1724-5990. - 40 (2023):Supplemento S82(2023 Oct), pp. 259-259. (Intervento presentato al 64. convegno Congresso Nazionale della Società Italiana di Nefrologia : 4-7 ottobre tenutosi a Torino nel 2023).
Malattia ossea, insufficienza renale cronica (CKD) e cancro: un caso d’interesse per delineare questo menage a trois
M. PirovanoSecondo
;A. Cossettini;L. Della Volpe;R. Gingis;L. Scotti;A. Guarino;M. GallieniUltimo
2023
Abstract
Background I disordini del metabolismo osseo CKD-relati (CKD-MBD) iniziano negli stadi precoci di CKD. Nei pz oncologici, l’osso può essere interessato dal tumore, subire effetto di terapie oncologiche su turnover e fragilità e la terapia ormonale può ridurre la densità ossea. La prevalenza di CKD nel pz oncologico è 20-30% inquadrando una relazione complessa tra osso, rene e cancro. Case report Donna 76 aa, CKD stadio V. DEXA e bone biomarkers identificavano osteoporosi con probabile pattern di basso turnover, in assenza di istologia istomorfometrica, controindicando terapia antiriassorbitiva. Alla RMN cedimenti D7, D8 compatibili con lesioni osteolitiche sospette per natura evolutiva e, alla PET, captazione ischio-pubica sx; escluso mieloma, tumore primitivo non individuabile agli accertamenti. La biopsia ossea su lesione evidenziava microfocolai di neoplasia fusocellulare non altrimenti specificata, referto non dirimente per diagnosi oncologica. Per meglio caratterizzare tumore, opzioni terapeutiche e prognosi, ripetuta biopsia vertebrale e su bacino: in un istologico di difficile interpretazione, considerato più verosimile sarcoma fusocellulare metastatico. Iniziava RT su lesioni e, pur senza certezza istologica del pattern di osteodistrofia renale/turnover, si avviava Denosumab con obiettivo anti-fratturativo di stabilizzazione delle metastasi ossee. Iniziale risposta metabolica con terapia conservativa, GFR stabile permetteva di differire dialisi e prioritizzare l’iter oncologico. Ultima PET con ripresa di malattia, avviata CT. Conclusioni La relazione tra malattia ossea in corso di cancro e CKD-MBD è un setting complesso di diagnosi e trattamento; l’osteodistrofia renale rende difficile la diagnosi di coinvolgimento osseo tumorale. I bone biomarkers non sono certi predittori di istologia ossea; la biopsia ossea con istomorfometria, che includa osso non interessato da cancro, potrebbe rivelarsi utile strumento, pre-trattamento, per impattare strategie di cura.| File | Dimensione | Formato | |
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