Maschio pakistano di 16 anni, giunto non accompagnato, al PS dell’H FBF di Milano a maggio 23 per scompenso glicemico (glicemia 600 mg/dl) in paziente affetto da diabete mellito di tipo 1 diagnosticato all’età di un anno (possibile diagnosi iniziale errata). Agli esami ematici evidenza di normofunzione renale (creat 0.7 mg/dl) e minime alterazioni degli indici di funzionalità epatica. Esame urine indifferente ma con glicosuria e bassa osmolarità (poliuria da diabete scompensato). Il paziente aveva un quadro di diabete mellito di tipo II ad esordio giovanile, non autoimmune (MODY) e l’ecografia mostrava reni di normali dimensioni ma con multiple cisti bilaterali, la maggiore con diametro di 2.5 cm, assenza di cisti a livello epatico. Il dato anamnestico di un fratello portatore di trapianto di rene per nefropatia non nota e il quadro clinico, laboratoristico e strumentale sono suggestivi per una RCAD. Rara malattia autosomica dominante causata da mutazioni in eterozigosi nel gene del fattore di trascrizione 2 umano (HNF1B; 17q12) che codifica il fattore nucleare 1 beta dell’epatocita, espresso durante lo sviluppo del pancreas, del fegato e delle vie genito- urinarie. Tali mutazioni spiegano il fenotipo della malattia con presentazione clinica estremamente variabile, anche all’interno della stessa famiglia. E’ infatti, caratterizzata da una malattia cistica renale eterogenea e diabete non-autoimmune ereditario ad esordio precoce. Le anomalie renali di solito esordiscono precocemente e circa il 50% dei pazienti presenta una compromissione della funzionalità renale e il 12% un’insufficienza renale terminale. Altri segni clinici della sindrome sono l’atrofia pancreatica, la disfunzione epatica e le anomalie dell’apparato genitale. Fondamentale è l’inquadramento multi-disciplinare di ogni singolo caso. In corso indagini di II livello per individuare delle mutazioni di HNF1B. Le delezioni dell’intero gene o dell’esone spiegano una percentuale elevata dei casi di RCAD.
RCAD (Renal Cysts and Diabetes Syndrome) in un adolescente: un caso clinico di particolare interesse / L. Della Volpe, A. Guarino, L. Scotti, A. Cossettini, R. Gingis, M. Pirovano, G. Re Sartò, A. Foderini, P. Yavorskiy, S. Borrelli, L. De Nicola, E. Sabadini, M. Gallieni. - In: GIORNALE ITALIANO DI NEFROLOGIA. - ISSN 1724-5990. - 40 (2023):Supplemento S82(2023 Oct), pp. 170-170. (Intervento presentato al convegno 64° Congresso Nazionale della Società Italiana di Nefrologia tenutosi a Torino nel 2023).
RCAD (Renal Cysts and Diabetes Syndrome) in un adolescente: un caso clinico di particolare interesse
L. Della VolpePrimo
;A. GuarinoSecondo
;L. Scotti;A. Cossettini;R. Gingis;M. Pirovano;M. GallieniUltimo
2023
Abstract
Maschio pakistano di 16 anni, giunto non accompagnato, al PS dell’H FBF di Milano a maggio 23 per scompenso glicemico (glicemia 600 mg/dl) in paziente affetto da diabete mellito di tipo 1 diagnosticato all’età di un anno (possibile diagnosi iniziale errata). Agli esami ematici evidenza di normofunzione renale (creat 0.7 mg/dl) e minime alterazioni degli indici di funzionalità epatica. Esame urine indifferente ma con glicosuria e bassa osmolarità (poliuria da diabete scompensato). Il paziente aveva un quadro di diabete mellito di tipo II ad esordio giovanile, non autoimmune (MODY) e l’ecografia mostrava reni di normali dimensioni ma con multiple cisti bilaterali, la maggiore con diametro di 2.5 cm, assenza di cisti a livello epatico. Il dato anamnestico di un fratello portatore di trapianto di rene per nefropatia non nota e il quadro clinico, laboratoristico e strumentale sono suggestivi per una RCAD. Rara malattia autosomica dominante causata da mutazioni in eterozigosi nel gene del fattore di trascrizione 2 umano (HNF1B; 17q12) che codifica il fattore nucleare 1 beta dell’epatocita, espresso durante lo sviluppo del pancreas, del fegato e delle vie genito- urinarie. Tali mutazioni spiegano il fenotipo della malattia con presentazione clinica estremamente variabile, anche all’interno della stessa famiglia. E’ infatti, caratterizzata da una malattia cistica renale eterogenea e diabete non-autoimmune ereditario ad esordio precoce. Le anomalie renali di solito esordiscono precocemente e circa il 50% dei pazienti presenta una compromissione della funzionalità renale e il 12% un’insufficienza renale terminale. Altri segni clinici della sindrome sono l’atrofia pancreatica, la disfunzione epatica e le anomalie dell’apparato genitale. Fondamentale è l’inquadramento multi-disciplinare di ogni singolo caso. In corso indagini di II livello per individuare delle mutazioni di HNF1B. Le delezioni dell’intero gene o dell’esone spiegano una percentuale elevata dei casi di RCAD.| File | Dimensione | Formato | |
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