La fine della guerra fredda ha impresso un’accelerazione alla ricerca di una dottrina condivisa di interventismo umanitario. La nuova agenda umanitaria ha cercato di fondare la sua legittimazione sulla base di un percorso di progressiva e irresistibile evoluzione storica e ha finito per rileggere il passato alla luce del quadro normativo del presente. Il capitolo analizza la recente rilettura storica di uno dei casi che viene considerato oggi un intervento umanitario ante litteram, quello dell’India nel conflitto del 1971 nell’area est del Pakistan. L’intento è quello di mostrare come, dopo la fine della guerra fredda, nella memorializzazione in chiave umanitarista dei conflitti del passato ricorrono diversi elementi di selezione e omissione, o addirittura di negazione, spiegabili solo alla luce delle esigenze normative a favore di una dottrina dell’intervento umanitario per il presente.
Reinterpretare i conflitti del passato : Il nuovo umanitarismo e la rilettura dell’intervento indiano in Pakistan (1971) / A. Carati, E. Giunchi - In: I conti col Novecento : Le violenze di massa tra riconoscimento e diniego / [a cura di] A. Colombo. - Milano : Milano University Press, 2025 Jul 31. - ISBN 979-125-510-289-2. - pp. 85-98 [10.54103/milanoup.216.c470]
Reinterpretare i conflitti del passato : Il nuovo umanitarismo e la rilettura dell’intervento indiano in Pakistan (1971)
A. Carati;E. Giunchi
2025
Abstract
La fine della guerra fredda ha impresso un’accelerazione alla ricerca di una dottrina condivisa di interventismo umanitario. La nuova agenda umanitaria ha cercato di fondare la sua legittimazione sulla base di un percorso di progressiva e irresistibile evoluzione storica e ha finito per rileggere il passato alla luce del quadro normativo del presente. Il capitolo analizza la recente rilettura storica di uno dei casi che viene considerato oggi un intervento umanitario ante litteram, quello dell’India nel conflitto del 1971 nell’area est del Pakistan. L’intento è quello di mostrare come, dopo la fine della guerra fredda, nella memorializzazione in chiave umanitarista dei conflitti del passato ricorrono diversi elementi di selezione e omissione, o addirittura di negazione, spiegabili solo alla luce delle esigenze normative a favore di una dottrina dell’intervento umanitario per il presente.| File | Dimensione | Formato | |
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