Riportiamo il caso clinico di una donna di 53 anni giunta in PS per dolore in fossa iliaca sinistra e poco responsivo ai normali analgesici. Non febbre né disturbi associati. Marcata ipertensione arteriosa (200/115 mmHg) non nota in precedenza. In anamnesi non allergie, una gravidanza normodecorsa e un aborto indotto, menopausa da 18 mesi, tabagismo attivo, esiti di mastoplastica additiva. Gli esami eseguiti evidenziavano funzione renale nella norma (creatinina 0.9 mg/dl), leucocitosi (GB>19.900 cell/mm3) con indici di flogosi nella norma (PCR 7.7 mg/dl), crasi ematica, LDH e D-dimero nella norma. Alla TC addome lesioni cuneiformi, suggestive per infarto massivo medio-inferiore del rene sinistro e di minor entità al polo inferiore del rene di destra; escluse lesioni trombotiche delle arterie renali. Venivano escluse, nel corso di ricovero, condizione di trombofilia (anticorpi anti-fosfolipidi, antitrombina III, mutazioni fattore V e protrombina, omocisteina) e genesi tromboembolica (ecocardiogramma, fundus oculi). All’angiografia si poneva diagnosi di displasia fibromuscolare (FMD) di entrambe le arterie renali, eseguendo contestuale angioplastica bilaterale. Successivi controlli angiografici escludevano la presenza di FMD in altre sedi. La FMD è una rara patologia vascolare sistemica, idiopatica, non infiammatoria, non aterosclerotica che colpisce donne tra i 40 e i 60 anni. È causa del 10-20% dei casi di stenosi delle arterie renali, sebbene sia raro il coinvolgimento bilaterale delle arterie renali. La diagnosi precoce necessita la collaborazione di più specialisti e una accurata diagnostica angiografica. La causa è sconosciuta. Tuttavia potrebbe esistere una componente genetica e il fumo potrebbe rappresentare un fattore di rischio. Nel caso da noi riportato la diagnosi è stata possibile grazie ad accurata diagnosi angiografica posta dal radiologo interventista esperto in tale patologia.
Displasia fibromuscolare (FMD) bilaterale dell’arteria renale: un caso clinico di interesse / L. Scotti, M. Pirovano, G.V. Re Sartò, A.I.E. Cossettini, L. Della Volpe, R. Gingis, C. De Salvo, E. Sabadini, M. Gallieni. - In: GIORNALE ITALIANO DI NEFROLOGIA. - ISSN 1724-5990. - 39 (2022):S79(2022 Oct), pp. 107-107. (Intervento presentato al 63. convegno Congresso Nazionale della Società Italiana di Nefrologia : 5-8 ottobre tenutosi a Rimini nel 2022).
Displasia fibromuscolare (FMD) bilaterale dell’arteria renale: un caso clinico di interesse
L. ScottiPrimo
;M. PirovanoSecondo
;L. Della Volpe;R. Gingis;C. De Salvo;M. GallieniUltimo
2022
Abstract
Riportiamo il caso clinico di una donna di 53 anni giunta in PS per dolore in fossa iliaca sinistra e poco responsivo ai normali analgesici. Non febbre né disturbi associati. Marcata ipertensione arteriosa (200/115 mmHg) non nota in precedenza. In anamnesi non allergie, una gravidanza normodecorsa e un aborto indotto, menopausa da 18 mesi, tabagismo attivo, esiti di mastoplastica additiva. Gli esami eseguiti evidenziavano funzione renale nella norma (creatinina 0.9 mg/dl), leucocitosi (GB>19.900 cell/mm3) con indici di flogosi nella norma (PCR 7.7 mg/dl), crasi ematica, LDH e D-dimero nella norma. Alla TC addome lesioni cuneiformi, suggestive per infarto massivo medio-inferiore del rene sinistro e di minor entità al polo inferiore del rene di destra; escluse lesioni trombotiche delle arterie renali. Venivano escluse, nel corso di ricovero, condizione di trombofilia (anticorpi anti-fosfolipidi, antitrombina III, mutazioni fattore V e protrombina, omocisteina) e genesi tromboembolica (ecocardiogramma, fundus oculi). All’angiografia si poneva diagnosi di displasia fibromuscolare (FMD) di entrambe le arterie renali, eseguendo contestuale angioplastica bilaterale. Successivi controlli angiografici escludevano la presenza di FMD in altre sedi. La FMD è una rara patologia vascolare sistemica, idiopatica, non infiammatoria, non aterosclerotica che colpisce donne tra i 40 e i 60 anni. È causa del 10-20% dei casi di stenosi delle arterie renali, sebbene sia raro il coinvolgimento bilaterale delle arterie renali. La diagnosi precoce necessita la collaborazione di più specialisti e una accurata diagnostica angiografica. La causa è sconosciuta. Tuttavia potrebbe esistere una componente genetica e il fumo potrebbe rappresentare un fattore di rischio. Nel caso da noi riportato la diagnosi è stata possibile grazie ad accurata diagnosi angiografica posta dal radiologo interventista esperto in tale patologia.| File | Dimensione | Formato | |
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