Nel 2024 Fondazione Lottomatica ha lanciato la cosiddetta “Agenda FAST”: un acronimo che individua quattro direttrici sulle quali è necessario intervenire per modernizzare il nostro welfare e rispondere al tempo stesso alla sfida della denatalità: F come famiglia, storicamente poco sostenuta dal welfare state; A come asili, soprattutto nidi; S come servizi capaci di alleggerire i carichi di cura e favorire il bilanciamento tra vita professionale e vita personale; T come tempi flessibili per favorire la conciliazione e la gestione della vita quotidiana. Il termine “fast” indica anche, non a caso, l’esigenza di intervenire in modo rapido attraverso misure strategiche e sintonizzate sulla condizione presente. Per questa ragione, a distanza di un anno dal primo Rapporto “Famiglia, Asili, Servizi, Tempi. L’agenda FAST per contrastare la denatalità in Italia”, proponiamo un secondo studio focalizzato, in particolare, sui nidi per l’infanzia. Partendo dagli assunti del modello Lego e dalle raccomandazioni UE, il Rapporto approfondisce la situazione attuale della disponibilità di servizi per l’infanzia (fascia 0-3 anni) sul territorio italiano. Come si vedrà, una delle più macroscopiche anomalie del caso italiano è la disparità territoriale tra Centro-Nord e Sud. L’analisi si focalizza pertanto su un fattore che in base agli studi disponibili gioca un ruolo cruciale nello spiegare questa disparità: il capitale sociale. Prendendo in esame come unità di analisi il livello provinciale, cercheremo di misurare la connessione fra disponibilità di servizi e livelli di capitale sociale. Il primo Capitolo introduce il tema dell’emergenza demografica italiana per contestualizzare il focus sui servizi socioeducativi per l’infanzia. Il secondo Capitolo approfondisce il quadro teorico di riferimento in materia di capitale sociale, inteso nella duplice accezione di capitale sociale bonding e capitale sociale bridging, e descrive le ipotesi che hanno guidato lo studio. I Capitoli 3 e 4 presentano, rispettivamente, l’approccio metodologico e i risultati dell’analisi quantitativa, estesa all’intero territorio nazionale. Infine, il Capitolo 5 illustra impianto ed esiti empirici dell’indagine qualitativa, che ha coinvolto esperte/i nazionali e testimoni privilegiati su due province individuate come casi-studio: Siena e Caserta. Attraverso lo studio quantitativo e quello qualitativo, in dialogo tra loro, la ricerca intende esplorare il “se” e il “come” della relazione tra servizi per l’infanzia e capitale sociale sul territorio italiano. Le conclusioni tratte dalla lettura congiunta delle due indagini consentono di approfondire il nesso tra offerta di servizi per la prima infanzia e collaborazioni efficaci tra i diversi attori locali, sottolineando la centralità dell’attore pubblico nel sostenere il servizio, garantire elevati standard di qualità in termini di offerta educativa e qualificazione del personale, e tutelare l’accessibilità affinché i costi non si ripercuotano sulle famiglie, generando disuguaglianze. Al tempo stesso, tali servizi mostrano una elevata capacità di produrre capitale sociale, laddove diventino “hub di comunità” che promuovono incontri, relazioni e opportunità di sviluppo culturale per le bambine e i bambini, per le loro famiglie e per la cittadinanza nel suo insieme.
Servizi per la prima infanzia e capitale sociale: un circolo virtuoso per costruire comunità. Secondo rapporto sull’agenda FAST in Italia / M. Ferrera, F. Maino, S. Manfredi, E. Rossero. - [s.l] : Percorsi di Secondo Welfare, 2025 Jul.
Servizi per la prima infanzia e capitale sociale: un circolo virtuoso per costruire comunità. Secondo rapporto sull’agenda FAST in Italia
M. Ferrera;F. Maino
;S. Manfredi;E. Rossero
2025
Abstract
Nel 2024 Fondazione Lottomatica ha lanciato la cosiddetta “Agenda FAST”: un acronimo che individua quattro direttrici sulle quali è necessario intervenire per modernizzare il nostro welfare e rispondere al tempo stesso alla sfida della denatalità: F come famiglia, storicamente poco sostenuta dal welfare state; A come asili, soprattutto nidi; S come servizi capaci di alleggerire i carichi di cura e favorire il bilanciamento tra vita professionale e vita personale; T come tempi flessibili per favorire la conciliazione e la gestione della vita quotidiana. Il termine “fast” indica anche, non a caso, l’esigenza di intervenire in modo rapido attraverso misure strategiche e sintonizzate sulla condizione presente. Per questa ragione, a distanza di un anno dal primo Rapporto “Famiglia, Asili, Servizi, Tempi. L’agenda FAST per contrastare la denatalità in Italia”, proponiamo un secondo studio focalizzato, in particolare, sui nidi per l’infanzia. Partendo dagli assunti del modello Lego e dalle raccomandazioni UE, il Rapporto approfondisce la situazione attuale della disponibilità di servizi per l’infanzia (fascia 0-3 anni) sul territorio italiano. Come si vedrà, una delle più macroscopiche anomalie del caso italiano è la disparità territoriale tra Centro-Nord e Sud. L’analisi si focalizza pertanto su un fattore che in base agli studi disponibili gioca un ruolo cruciale nello spiegare questa disparità: il capitale sociale. Prendendo in esame come unità di analisi il livello provinciale, cercheremo di misurare la connessione fra disponibilità di servizi e livelli di capitale sociale. Il primo Capitolo introduce il tema dell’emergenza demografica italiana per contestualizzare il focus sui servizi socioeducativi per l’infanzia. Il secondo Capitolo approfondisce il quadro teorico di riferimento in materia di capitale sociale, inteso nella duplice accezione di capitale sociale bonding e capitale sociale bridging, e descrive le ipotesi che hanno guidato lo studio. I Capitoli 3 e 4 presentano, rispettivamente, l’approccio metodologico e i risultati dell’analisi quantitativa, estesa all’intero territorio nazionale. Infine, il Capitolo 5 illustra impianto ed esiti empirici dell’indagine qualitativa, che ha coinvolto esperte/i nazionali e testimoni privilegiati su due province individuate come casi-studio: Siena e Caserta. Attraverso lo studio quantitativo e quello qualitativo, in dialogo tra loro, la ricerca intende esplorare il “se” e il “come” della relazione tra servizi per l’infanzia e capitale sociale sul territorio italiano. Le conclusioni tratte dalla lettura congiunta delle due indagini consentono di approfondire il nesso tra offerta di servizi per la prima infanzia e collaborazioni efficaci tra i diversi attori locali, sottolineando la centralità dell’attore pubblico nel sostenere il servizio, garantire elevati standard di qualità in termini di offerta educativa e qualificazione del personale, e tutelare l’accessibilità affinché i costi non si ripercuotano sulle famiglie, generando disuguaglianze. Al tempo stesso, tali servizi mostrano una elevata capacità di produrre capitale sociale, laddove diventino “hub di comunità” che promuovono incontri, relazioni e opportunità di sviluppo culturale per le bambine e i bambini, per le loro famiglie e per la cittadinanza nel suo insieme.| File | Dimensione | Formato | |
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