The Dictio 23 (= 467 V.) by Ennodius represents a singular case in the landscape of ancient declamatory tradition. Indeed, the persona loquens is identifiable as a woman who, without the aid of a male intermediary, accuses her stepson of murdering his father and defends herself against the slander of adultery. Furthermore, the text constitutes an important testimony to the dissemination of the work of Seneca the Elder in late antiquity, as Ennodius appears to have drawn the theme of the Dictio from Seneca’s Controuersia VII 5, although we are not sure whether he knew it in its full form or in the abbreviated form of the Excerpta.

La Dictio 23 (= 467 V.) di Ennodio presenta un caso singolare nel panorama della tradizione declamatoria antica, poiché la persona loquens è identificabile con una donna che, senza l’ausilio di un intermediario maschile, accusa il figliastro di aver ucciso il padre e si difende dalla calunnia di adulterio. Inoltre, il testo costituisce un’importante testimonianza della diffusione dell’opera di Seneca il Vecchio in età tardoantica, poiché Ennodio sembra aver tratto il tema della Dictio dalla Controuersia VII 5 della raccolta senecana, sebbene non siamo sicuri che la abbia conosciuta nella forma ampia o in quella abbreviata degli Excerpta.

Sulle orme di Seneca il Vecchio: la Dictio 23 (= 467 V.) di Ennodio / A.A. Raschieri. - In: EMERITA. - ISSN 1988-8384. - 92:1(2024), pp. 1299.1-1299.19. [10.3989/emerita.2024.1299]

Sulle orme di Seneca il Vecchio: la Dictio 23 (= 467 V.) di Ennodio

A.A. Raschieri
2024

Abstract

The Dictio 23 (= 467 V.) by Ennodius represents a singular case in the landscape of ancient declamatory tradition. Indeed, the persona loquens is identifiable as a woman who, without the aid of a male intermediary, accuses her stepson of murdering his father and defends herself against the slander of adultery. Furthermore, the text constitutes an important testimony to the dissemination of the work of Seneca the Elder in late antiquity, as Ennodius appears to have drawn the theme of the Dictio from Seneca’s Controuersia VII 5, although we are not sure whether he knew it in its full form or in the abbreviated form of the Excerpta.
La Dictio 23 (= 467 V.) di Ennodio presenta un caso singolare nel panorama della tradizione declamatoria antica, poiché la persona loquens è identificabile con una donna che, senza l’ausilio di un intermediario maschile, accusa il figliastro di aver ucciso il padre e si difende dalla calunnia di adulterio. Inoltre, il testo costituisce un’importante testimonianza della diffusione dell’opera di Seneca il Vecchio in età tardoantica, poiché Ennodio sembra aver tratto il tema della Dictio dalla Controuersia VII 5 della raccolta senecana, sebbene non siamo sicuri che la abbia conosciuta nella forma ampia o in quella abbreviata degli Excerpta.
controuersia; declamation; Ennodius; family; gender studies; progymnasmata; rhetoric; Seneca the Elder; trial; Seneca il Vecchio; Ennodio; retorica; declamazione; processo; famiglia; studi di genere.
Settore LATI-01/A - Lingua e letteratura latina
Settore FICP-01/A - Filologia greca e latina
2024
https://emerita.revistas.csic.es/index.php/emerita/article/view/1299
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