Il saggio analizza le politiche transnazionali della memoria in relazione al controllo della memorializzazione da parte del partito della South West Africa People’s Organization (SWAPO) in Namibia. Questo movimento, che ha lottato per la liberazione dal regime segregazionista sudafricano, una volta partito di governo, ha difeso strenuamente la "riconciliazione nazionale permanente” al dichiarato fine di evitare una guerra civile che paventava nel dover rispondere di errori di condotta consumati nei suoi stessi ranghi. Questa posizione ha portato a rifiutare il coinvolgimento nella Truth and Reconciliation Commission sudafricana, nonostante il desiderio di molta parte della popolazione. La strategia della SWAPO si basa su un forte senso di lealtà al partito-stato, che si riflette anche nei libri scolastici, evitando di riportare le pagine poco edificanti degli internati della SWAPO nelle foibe di Lubango nel corso della lotta di liberazione, o delle centinaia di morti inutili costate alle milizie del braccio armato della SWAPO (PLAN) per l’improvvida decisione di rientrare nel Paese, nel 1989, in modo aggressivo e non pacificato, contrariamente a quanto stabilito. Di recente, le polemiche sono aumentate, in particolare dopo l’adesione della Namibia all’iniziativa sudafricana di deferire Israele alla Corte Internazionale di Giustizia. La condanna del Presidente Geingob nei confronti della Germania per il suo sostegno a Israele ha riaperto discussioni sulle questioni del genocidio e dei diritti umani, rivelando tensioni accumulate dall’Indipendenza e le persistenti ambiguità della SWAPO. Queste dinamiche evidenziano la complessità della memoria storica e delle responsabilità politiche in un contesto post-coloniale, dove le narrazioni ufficiali entrano in conflitto con le esperienze e le aspettative della popolazione, in un processo di cambiamento positivo.
Colonialismi e apartheid come forme di “genocidio” : i conflitti della memoria in Namibia / C. Fiamingo - In: I conti col Novecento : Le violenze di massa tra riconoscimento e diniego / [a cura di] A. Colombo. - Prima edizione. - Milano : Milano University Press, 2025 Jul. - ISBN 979-125-510-289-2. - pp. 137-152 [10.54103/milanoup.216.c473]
Colonialismi e apartheid come forme di “genocidio” : i conflitti della memoria in Namibia
C. Fiamingo
2025
Abstract
Il saggio analizza le politiche transnazionali della memoria in relazione al controllo della memorializzazione da parte del partito della South West Africa People’s Organization (SWAPO) in Namibia. Questo movimento, che ha lottato per la liberazione dal regime segregazionista sudafricano, una volta partito di governo, ha difeso strenuamente la "riconciliazione nazionale permanente” al dichiarato fine di evitare una guerra civile che paventava nel dover rispondere di errori di condotta consumati nei suoi stessi ranghi. Questa posizione ha portato a rifiutare il coinvolgimento nella Truth and Reconciliation Commission sudafricana, nonostante il desiderio di molta parte della popolazione. La strategia della SWAPO si basa su un forte senso di lealtà al partito-stato, che si riflette anche nei libri scolastici, evitando di riportare le pagine poco edificanti degli internati della SWAPO nelle foibe di Lubango nel corso della lotta di liberazione, o delle centinaia di morti inutili costate alle milizie del braccio armato della SWAPO (PLAN) per l’improvvida decisione di rientrare nel Paese, nel 1989, in modo aggressivo e non pacificato, contrariamente a quanto stabilito. Di recente, le polemiche sono aumentate, in particolare dopo l’adesione della Namibia all’iniziativa sudafricana di deferire Israele alla Corte Internazionale di Giustizia. La condanna del Presidente Geingob nei confronti della Germania per il suo sostegno a Israele ha riaperto discussioni sulle questioni del genocidio e dei diritti umani, rivelando tensioni accumulate dall’Indipendenza e le persistenti ambiguità della SWAPO. Queste dinamiche evidenziano la complessità della memoria storica e delle responsabilità politiche in un contesto post-coloniale, dove le narrazioni ufficiali entrano in conflitto con le esperienze e le aspettative della popolazione, in un processo di cambiamento positivo.| File | Dimensione | Formato | |
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