This paper analyses the case study of Sikh religious symbols in three different jurisdictions (UNHR Committee, ECtHR and CJEU) to grasp similarities and differences on their approach. The analysis tries to verify to what extent the individual and the collective dimension of freedom of religion of non-traditional religious minorities is protected and how far the doctrine of the margin of appreciation and of the margin of discretion can help in the efficient government of the plural society.

Il presente contributo analizza il caso dei simboli religiosi sikh in tre diverse giurisdizioni (Comitato delle Nazioni Unite per i diritti umani, Corte europea dei diritti dell’uomo e Corte di giustizia dell’Unione europea) al fine di individuare analogie e differenze nel loro approccio. L’analisi cerca di verificare in che misura siano tutelati gli aspetti individuali e collettivi della libertà di religione delle minoranze religiose non tradizionali e in che misura la dottrina del margine di apprezzamento e del margine di discrezionalità possa contribuire al governo efficiente di una società pluralistica.

The Sikh Symbols in the Supranational Jurisdictions / C. Cianitto. - In: THE ITALIAN REVIEW OF INTERNATIONAL AND COMPARATIVE LAW. - ISSN 2772-5650. - 2025:1(2025 Jul), pp. 33-50.

The Sikh Symbols in the Supranational Jurisdictions

C. Cianitto
2025

Abstract

This paper analyses the case study of Sikh religious symbols in three different jurisdictions (UNHR Committee, ECtHR and CJEU) to grasp similarities and differences on their approach. The analysis tries to verify to what extent the individual and the collective dimension of freedom of religion of non-traditional religious minorities is protected and how far the doctrine of the margin of appreciation and of the margin of discretion can help in the efficient government of the plural society.
Il presente contributo analizza il caso dei simboli religiosi sikh in tre diverse giurisdizioni (Comitato delle Nazioni Unite per i diritti umani, Corte europea dei diritti dell’uomo e Corte di giustizia dell’Unione europea) al fine di individuare analogie e differenze nel loro approccio. L’analisi cerca di verificare in che misura siano tutelati gli aspetti individuali e collettivi della libertà di religione delle minoranze religiose non tradizionali e in che misura la dottrina del margine di apprezzamento e del margine di discrezionalità possa contribuire al governo efficiente di una società pluralistica.
Settore GIUR-07/A - Diritto e religione
lug-2025
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