Lavoro, partecipazione e diritti di cittadinanza = Work, participation, and citizenship rights

This contribution explores the relationship between work, citizenship rights, and participation through a constitutionally oriented lens. Grounded in an anthropology of equality, freedom, and sociality—which serves as a conceptual framework for interpreting the triad—it sheds light on the deepening crisis in the connection between citizenship and work, as well as the ongoing deconstruction affecting both the ontology and morphology of work. These transformations not only redefine the role and meaning of work in contemporary society but also profoundly impact the effectiveness of social rights and the resilience of the welfare system, which increasingly struggles to respond to the complexity of evolving social and occupational conditions. The analysis ultimately aims to critically reassess the constitutional role of work in light of these tensions, and to explore the potential for reconstructing the triad as the foundation of a renewed democratic project grounded in participation and inclusion.

Il presente contributo affronta, in una prospettiva costituzionalmente orientata, il rapporto tra lavoro, diritti di cittadinanza e partecipazione. A partire da un’antropologia dell’eguaglianza, della libertà e della socialità, che offre la chiave interpretativa della triade analizzata, si mette in luce la crescente crisi del legame tra cittadinanza e lavoro, insieme a un processo di destrutturazione che investe tanto l’ontologia quanto la morfologia del lavoro. Questi mutamenti non solo trasformano radicalmente il ruolo e il significato del lavoro nella società contemporanea, ma incidono profondamente sull’effettività dei diritti sociali e sulla tenuta del sistema di welfare, sempre più in affanno di fronte alla complessità delle nuove realtà occupazionali e sociali. L’obiettivo dell’analisi è quindi quello di rileggere criticamente la funzione costituzionale del lavoro alla luce delle tensioni attuali, interrogandosi sulle possibilità di ricomporre la triade come fondamento di un rinnovato progetto democratico fondato sulla partecipazione e sull’inclusione.