The article, based on a recent sentence by the European Court of Human Rights, highlights how the failure of the protection for prisoners who develop mental illness during incarceration can be considered an inhuman and degrading treatment, in violation of Article 3 of the ECHR. The article also examines the role of alternative measures to detention, focusing on the expansion of home detention, recently revised by Constitutional Court, and the potential introduction of an innovative therapeutic probation program.

L’articolo, muovendo dall’analisi di una recente sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, approfondisce come la mancata tutela dei detenuti affetti da infermità psichica sopravvenuta alla condanna integri un trattamento disumano e degradante ai sensi dell’art. 3 CEDU. Si sofferma, inoltre, sul ruolo delle misure alternative alla detenzione, con un focus sull’ampliamento della detenzione domiciliare, recentemente rivisitata dalla Corte costituzionale, e sull’ipotesi di introdurre un innovativo strumento di affidamento terapeutico.

La mancata tutela dei detenuti affetti da disturbi psichici nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo / F. Italia. - In: CASSAZIONE PENALE. - ISSN 1125-856X. - 2025:4(2025 Apr 30), pp. 1365-1373.

La mancata tutela dei detenuti affetti da disturbi psichici nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo

F. Italia
2025

Abstract

The article, based on a recent sentence by the European Court of Human Rights, highlights how the failure of the protection for prisoners who develop mental illness during incarceration can be considered an inhuman and degrading treatment, in violation of Article 3 of the ECHR. The article also examines the role of alternative measures to detention, focusing on the expansion of home detention, recently revised by Constitutional Court, and the potential introduction of an innovative therapeutic probation program.
L’articolo, muovendo dall’analisi di una recente sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, approfondisce come la mancata tutela dei detenuti affetti da infermità psichica sopravvenuta alla condanna integri un trattamento disumano e degradante ai sensi dell’art. 3 CEDU. Si sofferma, inoltre, sul ruolo delle misure alternative alla detenzione, con un focus sull’ampliamento della detenzione domiciliare, recentemente rivisitata dalla Corte costituzionale, e sull’ipotesi di introdurre un innovativo strumento di affidamento terapeutico.
Infemità psichica; detenuti; Cedu;
Settore GIUR-13/A - Diritto processuale penale
30-apr-2025
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