La valutazione del danno psichico a fini medico-legali rappresenta uno degli ambiti più complessi nella pratica forense, in particolare nell'ambito civilistico. La natura intrinsecamente soggettiva dei disturbi psichici, la difficoltà di misurarne l’entità con precisione e il loro intrecciarsi con predisposizioni individuali, eventi pregressi e fattori ambientali rendono necessaria una metodologia rigorosa e standardizzata. Tuttavia, nella prassi peritale si assiste non di rado a carenze in termini di rigore tecnico, con valutazioni che si basano su assunti non pienamente dimostrati o su strumenti diagnostici inadeguati. Tali lacune possono portare a conclusioni che non rispecchiano correttamente la realtà clinica e che non soddisfano i criteri richiesti per una valutazione forense accurata. In questo senso, la corretta valutazione del danno psichico rappresenta il punto di arrivo di un lungo processo condiviso tra differenti competenze cliniche, diagnostiche e valutative che agiscono collegialmente, nel rispetto e nella comprensione delle diverse professionalità coinvolte e delle relative opportunità. Il medico specialista in medicina legale rappresenta una componente imprescindibile del processo valutativo, quale professionista con specifica funzione di garanzia del rigore tecnico nella procedura valutativa, nonché con competenza nella determinazione del nesso causale tra evento e danno e per la quantificazione del danno stesso.
La valutazione del danno psichico: quando discipline e professionisti si confrontano. Il medico specialista in medicina legale / A. Battistini. ((Intervento presentato al 7. convegno Convegno Nazionale di Psicologia Giuridica tenutosi a Padova nel 2025.
La valutazione del danno psichico: quando discipline e professionisti si confrontano. Il medico specialista in medicina legale.
A. Battistini
2025
Abstract
La valutazione del danno psichico a fini medico-legali rappresenta uno degli ambiti più complessi nella pratica forense, in particolare nell'ambito civilistico. La natura intrinsecamente soggettiva dei disturbi psichici, la difficoltà di misurarne l’entità con precisione e il loro intrecciarsi con predisposizioni individuali, eventi pregressi e fattori ambientali rendono necessaria una metodologia rigorosa e standardizzata. Tuttavia, nella prassi peritale si assiste non di rado a carenze in termini di rigore tecnico, con valutazioni che si basano su assunti non pienamente dimostrati o su strumenti diagnostici inadeguati. Tali lacune possono portare a conclusioni che non rispecchiano correttamente la realtà clinica e che non soddisfano i criteri richiesti per una valutazione forense accurata. In questo senso, la corretta valutazione del danno psichico rappresenta il punto di arrivo di un lungo processo condiviso tra differenti competenze cliniche, diagnostiche e valutative che agiscono collegialmente, nel rispetto e nella comprensione delle diverse professionalità coinvolte e delle relative opportunità. Il medico specialista in medicina legale rappresenta una componente imprescindibile del processo valutativo, quale professionista con specifica funzione di garanzia del rigore tecnico nella procedura valutativa, nonché con competenza nella determinazione del nesso causale tra evento e danno e per la quantificazione del danno stesso.Pubblicazioni consigliate
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