Il midollo osseo, tessuto connettivo nella cavità midollari delle ossa, si distingue in rosso e giallo per composizione e funzione. Il midollo rosso, tessuto altamente vascolarizzato, è protetto dalla matrice ossea esterna, che lo preserva dalle sollecitazioni meccaniche e decomposizione, rendendolo potenzialmente utile nelle analisi chimico-tossicologiche di cadaveri decomposti. Lo scopo dello studio è stato indagare la distribuzione di un ampio spettro di esogeni, incluso l’alcol etilico, nel midollo osseo, muscolo psoas e sangue femorale (qualora presente), prelevati da cadaveri in buono stato conservativo e in diversi stadi putrefattivi. Durante le autopsie, il midollo osseo è stato prelevato dalla 5a e 6a costa (destra e sinistra), mediante un’apertura longitudinale “a libro” delle coste con sega oscillante. Il midollo (peso 1-3 g) è stato, quindi, prelevato mediante curettage e conservato in Eppendorf a –20 °C sino all’analisi. L’etanolo è stato quantificato in N=32 cadaveri ben conservati, con rapporti medi pari a 1,09±0,41 (sangue/psoas); 2,63±0,98 (sangue/midollo) e 2,71±0,75 (psoas/midollo). In N=49 cadaveri in vari stadi putrefattivi, N=18 sono risultati positivi (>LOQ 0,17 g/L) sia nello psoas che nel midollo (rapporto medio 2,54±1,04); mentre N=15, pur risultando positivi nello psoas e/o sangue (range 0,2-0,7 g/L o g/Kg), erano negativi nel midollo. In questi ultimi casi, per valutare la possibile formazione post-mortale dell’etanolo, si sono ricercati (1) i prodotti della fermentazione alcolica post-mortale e (2) l’etilglucuronide (EtG), nello psoas. I prodotti putrefattivi erano presenti nello psoas e/o nel sangue, ma non nel midollo. Inoltre, l’EtG è risultato inferiore al limite di rilevabilità (5 ng/g), suggerendo l’origine post-mortale dell’etanolo. Circa le altre sostanze di interesse tossicologico-forense, è stata indagata la correlazione tra le concentrazioni ematiche e quelle riscontrate nel midollo osseo: le sostanze terapeutiche hanno mostrato una buona correlazione (r=0,8556; N=41); così come le benzodiazepine (r=0,8274; N=51); e le droghe d’abuso (r=0,8756; N=51). I dati preliminari suggeriscono che il midollo osseo rosso possa rappresentare una valida matrice alternativa per la ricerca qualitativa di sostanze esogene in cadaveri decomposti, inclusa la valutazione della formazione post-mortale di alcol etilico, sebbene ulteriori dati siano necessari per meglio definire il loro rapporto quantitativo rispetto alle matrici convenzionali.
Midollo osseo rosso: una matrice alternativa per l’analisi qualitativa e quantitativa di sostanze esogene in cadaveri ben conservati e in vario stato putrefattivo = Red bone marrow: an alternative matrix for qualitative and quantitative analysis of exogenous substances among well-preserved and decomposed dead bodies / S. Vanerio, S. Casati, N. Galante, A. Ravelli, R.F. Bergamaschi, A. Battistini. ((Intervento presentato al 4. convegno Dalla prova scientifica alla prova giuridica in medicina legale e nelle scienze forensi = From evidence to proof in legal medicine and forensic science : IV Convegno Intergruppi SIMLA : 5 - 7 Giugno tenutosi a Modena nel 2025.
Midollo osseo rosso: una matrice alternativa per l’analisi qualitativa e quantitativa di sostanze esogene in cadaveri ben conservati e in vario stato putrefattivo = Red bone marrow: an alternative matrix for qualitative and quantitative analysis of exogenous substances among well-preserved and decomposed dead bodies
S. Vanerio
Primo
;S. CasatiSecondo
;N. Galante;A. Ravelli;R.F. BergamaschiPenultimo
;A. BattistiniUltimo
2025
Abstract
Il midollo osseo, tessuto connettivo nella cavità midollari delle ossa, si distingue in rosso e giallo per composizione e funzione. Il midollo rosso, tessuto altamente vascolarizzato, è protetto dalla matrice ossea esterna, che lo preserva dalle sollecitazioni meccaniche e decomposizione, rendendolo potenzialmente utile nelle analisi chimico-tossicologiche di cadaveri decomposti. Lo scopo dello studio è stato indagare la distribuzione di un ampio spettro di esogeni, incluso l’alcol etilico, nel midollo osseo, muscolo psoas e sangue femorale (qualora presente), prelevati da cadaveri in buono stato conservativo e in diversi stadi putrefattivi. Durante le autopsie, il midollo osseo è stato prelevato dalla 5a e 6a costa (destra e sinistra), mediante un’apertura longitudinale “a libro” delle coste con sega oscillante. Il midollo (peso 1-3 g) è stato, quindi, prelevato mediante curettage e conservato in Eppendorf a –20 °C sino all’analisi. L’etanolo è stato quantificato in N=32 cadaveri ben conservati, con rapporti medi pari a 1,09±0,41 (sangue/psoas); 2,63±0,98 (sangue/midollo) e 2,71±0,75 (psoas/midollo). In N=49 cadaveri in vari stadi putrefattivi, N=18 sono risultati positivi (>LOQ 0,17 g/L) sia nello psoas che nel midollo (rapporto medio 2,54±1,04); mentre N=15, pur risultando positivi nello psoas e/o sangue (range 0,2-0,7 g/L o g/Kg), erano negativi nel midollo. In questi ultimi casi, per valutare la possibile formazione post-mortale dell’etanolo, si sono ricercati (1) i prodotti della fermentazione alcolica post-mortale e (2) l’etilglucuronide (EtG), nello psoas. I prodotti putrefattivi erano presenti nello psoas e/o nel sangue, ma non nel midollo. Inoltre, l’EtG è risultato inferiore al limite di rilevabilità (5 ng/g), suggerendo l’origine post-mortale dell’etanolo. Circa le altre sostanze di interesse tossicologico-forense, è stata indagata la correlazione tra le concentrazioni ematiche e quelle riscontrate nel midollo osseo: le sostanze terapeutiche hanno mostrato una buona correlazione (r=0,8556; N=41); così come le benzodiazepine (r=0,8274; N=51); e le droghe d’abuso (r=0,8756; N=51). I dati preliminari suggeriscono che il midollo osseo rosso possa rappresentare una valida matrice alternativa per la ricerca qualitativa di sostanze esogene in cadaveri decomposti, inclusa la valutazione della formazione post-mortale di alcol etilico, sebbene ulteriori dati siano necessari per meglio definire il loro rapporto quantitativo rispetto alle matrici convenzionali.Pubblicazioni consigliate
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