Introduzione: Un uomo è stato trovato senza vita nella propria abitazione, con schiuma agli orifizi del capo e accanto un decotto di Cactus San Pedro. L’anamnesi ha rivelato un consumo abituale di alcol, stupefacenti e derivati del cactus. Materiali e metodi: È stata effettuata un’autopsia giudiziaria con esecuzione di prelievi biologici tossicologici e istologici. Lo screening tossicologico è stato eseguito con LC-MS/MS, seguito da un’analisi approfondita con SPE e GC-MS/MS in modalità MRM. Successivamente, un campione di capelli è stato preparato e analizzato con GC-MS in modalità scan, confermato tramite GC-MS/MS. Risultati: L’esame autoptico ha escluso segni di lesività traumatica meccanica. Sono stati riscontrati edema e congestione polmonare, nonché una rara malformazione vascolare: un doppio arco aortico. Gli esami tossicologici hanno identificato benzofurani (stimolanti) e mescalina (allucinogeno) in concentrazioni tossiche. Le analisi sul capello hanno confermato l’uso abituale di queste sostanze anche nei mesi precedenti. Discussione: I benzofurani sono sostanze psicoattive note per indurre una sindrome da iperattivazione simpatica e serotoninergica. La difficoltà nell’interpretazione tossicologica deriva dal numero limitato di studi, che non permettono di stabilire soglie di letalità. Le concentrazioni riscontrate nei liquidi biologici erano superiori a quelle documentate in casi di abuso, suggerendo un effetto tossico significativo. Sebbene la mescalina fosse in concentrazioni psicoattive, non risultava direttamente correlata a esiti fatali. Per quanto concerne le risultanze autoptiche, la malformazione aortica rilevata è descritta come idonea a esercitare una compressione tracheoesofagea. Quest’ultima può diventare clinicamente rilevante in presenza di sostanze simpaticomimetiche come i benzofurani, i cui effetti ipertensivi, tachicardizzanti e vasocostrittori aumentano il fabbisogno respiratorio e cardiovascolare, contribuendo a uno scompenso acuto del sistema cardio-respiratorio. Pertanto, la causa del decesso può essere interpretata come l’effetto combinato tra una vulnerabilità anatomica e l’assunzione acuta di sostanze psicoattive con noti effetti cardiovascolari simpaticomimetici. L’impossibilità di stabilire con certezza il nesso causale evidenzia i limiti attuali nella conoscenza delle nuove sostanze psicoattive e sottolinea la necessità di un approccio integrato tra dati autoptici e tossicologici.
Un cactus, una malformazione anatomica e una polintossicazione acuta: l’utilità della collaborazione tra medico legale e tossicologo nella definizione della causa di morte e nell’accertamento del nesso causale = A cactus, an anatomical malformation and acute polyintoxication: the usefulness of collaboration between the forensic pathologist and the toxicologist in defining the cause of death and ascertaining the causal inference / C. Di Francesco, M. Binda, I. Angeli, G. Lodetti, M. Minoli, G. Roda, A. Battistini. ((Intervento presentato al 4. convegno Dalla prova scientifica alla prova giuridica in medicina legale e nelle scienze forensi = From evidence to proof in legal medicine and forensic science : IV Convegno Intergruppi SIMLA : 5 - 7 Giugno tenutosi a Modena nel 2025.
Un cactus, una malformazione anatomica e una polintossicazione acuta: l’utilità della collaborazione tra medico legale e tossicologo nella definizione della causa di morte e nell’accertamento del nesso causale = A cactus, an anatomical malformation and acute polyintoxication: the usefulness of collaboration between the forensic pathologist and the toxicologist in defining the cause of death and ascertaining the causal inference
C. Di Francesco
Primo
;M. BindaSecondo
;I. Angeli;G. Lodetti;M. Minoli;G. RodaPenultimo
;A. BattistiniUltimo
2025
Abstract
Introduzione: Un uomo è stato trovato senza vita nella propria abitazione, con schiuma agli orifizi del capo e accanto un decotto di Cactus San Pedro. L’anamnesi ha rivelato un consumo abituale di alcol, stupefacenti e derivati del cactus. Materiali e metodi: È stata effettuata un’autopsia giudiziaria con esecuzione di prelievi biologici tossicologici e istologici. Lo screening tossicologico è stato eseguito con LC-MS/MS, seguito da un’analisi approfondita con SPE e GC-MS/MS in modalità MRM. Successivamente, un campione di capelli è stato preparato e analizzato con GC-MS in modalità scan, confermato tramite GC-MS/MS. Risultati: L’esame autoptico ha escluso segni di lesività traumatica meccanica. Sono stati riscontrati edema e congestione polmonare, nonché una rara malformazione vascolare: un doppio arco aortico. Gli esami tossicologici hanno identificato benzofurani (stimolanti) e mescalina (allucinogeno) in concentrazioni tossiche. Le analisi sul capello hanno confermato l’uso abituale di queste sostanze anche nei mesi precedenti. Discussione: I benzofurani sono sostanze psicoattive note per indurre una sindrome da iperattivazione simpatica e serotoninergica. La difficoltà nell’interpretazione tossicologica deriva dal numero limitato di studi, che non permettono di stabilire soglie di letalità. Le concentrazioni riscontrate nei liquidi biologici erano superiori a quelle documentate in casi di abuso, suggerendo un effetto tossico significativo. Sebbene la mescalina fosse in concentrazioni psicoattive, non risultava direttamente correlata a esiti fatali. Per quanto concerne le risultanze autoptiche, la malformazione aortica rilevata è descritta come idonea a esercitare una compressione tracheoesofagea. Quest’ultima può diventare clinicamente rilevante in presenza di sostanze simpaticomimetiche come i benzofurani, i cui effetti ipertensivi, tachicardizzanti e vasocostrittori aumentano il fabbisogno respiratorio e cardiovascolare, contribuendo a uno scompenso acuto del sistema cardio-respiratorio. Pertanto, la causa del decesso può essere interpretata come l’effetto combinato tra una vulnerabilità anatomica e l’assunzione acuta di sostanze psicoattive con noti effetti cardiovascolari simpaticomimetici. L’impossibilità di stabilire con certezza il nesso causale evidenzia i limiti attuali nella conoscenza delle nuove sostanze psicoattive e sottolinea la necessità di un approccio integrato tra dati autoptici e tossicologici.Pubblicazioni consigliate
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