Negli ultimi anni, l’installazione delle “scatole nere” su veicoli privati ha trovato riconoscimento espresso anche nel diritto assicurativo italiano, attraverso l’art. 132-ter del Codice delle Assicurazioni Private che ne disciplina l’uso e prevede una riduzione obbligatoria del premio da parte delle Compagnie. Questi dispositivi, in grado di registrare dati oggettivi sul comportamento di guida, assumono crescente rilievo anche sul piano probatorio, grazie all’art. 145-bis che ne riconosce il valore di "prova legale", salva la possibile dimostrazione di avvenuta manomissione o malfunzionamento. Tuttavia, l’effettiva attuazione di questa normativa resta parziale, mancando definizioni tecniche e requisiti minimi, da adottarsi attraverso Regolamenti che ancora si attendono. In questo quadro sembra impossibile riconoscere già oggi la particolare valenza probatoria perseguita dal Legislatore (anche per contenere il fenomeno assai diffuso delle frodi). D’altra parte, nel contributo viene evidenziato come le scatole nere costituiscano già oggi uno strumento centrale nella ricostruzione dei sinistri stradali, destinato ad assumere un ruolo sempre più centrale con il progresso tecnologico e la diffusione dei sistemi di guida assistita di base (ADAS) ormai obbligatori, ai sensi della normativa europea, o opzionali ancora più avanzati.
La centralità della “scatola nera” come dato oggettivo valutabile dal giudice (e in futuro possibile prova legale) circa la dinamica del sinistro / S. Pellegatta. - In: DIRITTO DI INTERNET. - ISSN 2612-4491. - (2025 Mar 13).
La centralità della “scatola nera” come dato oggettivo valutabile dal giudice (e in futuro possibile prova legale) circa la dinamica del sinistro
S. Pellegatta
2025
Abstract
Negli ultimi anni, l’installazione delle “scatole nere” su veicoli privati ha trovato riconoscimento espresso anche nel diritto assicurativo italiano, attraverso l’art. 132-ter del Codice delle Assicurazioni Private che ne disciplina l’uso e prevede una riduzione obbligatoria del premio da parte delle Compagnie. Questi dispositivi, in grado di registrare dati oggettivi sul comportamento di guida, assumono crescente rilievo anche sul piano probatorio, grazie all’art. 145-bis che ne riconosce il valore di "prova legale", salva la possibile dimostrazione di avvenuta manomissione o malfunzionamento. Tuttavia, l’effettiva attuazione di questa normativa resta parziale, mancando definizioni tecniche e requisiti minimi, da adottarsi attraverso Regolamenti che ancora si attendono. In questo quadro sembra impossibile riconoscere già oggi la particolare valenza probatoria perseguita dal Legislatore (anche per contenere il fenomeno assai diffuso delle frodi). D’altra parte, nel contributo viene evidenziato come le scatole nere costituiscano già oggi uno strumento centrale nella ricostruzione dei sinistri stradali, destinato ad assumere un ruolo sempre più centrale con il progresso tecnologico e la diffusione dei sistemi di guida assistita di base (ADAS) ormai obbligatori, ai sensi della normativa europea, o opzionali ancora più avanzati.Pubblicazioni consigliate
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