Il midollo osseo è un tessuto connettivo situato all’interno della cavità midollare delle ossa, che si presenta in due forme: rosso e giallo, le quali differiscono per composizione e funzione. In particolare, il midollo osseo rosso è composto da tessuto fibroso altamente vascolarizzato. La compatta matrice ossea esterna consente di proteggere il midollo sia da sollecitazioni meccaniche sia da modificazioni chimiche preservandolo dai processi di decomposizione: questo lo rende una possibile matrice alternativa per le analisi chimico-tossicologiche nei cadaveri in stato di decomposizione. Lo scopo dello studio è stato, quindi, quello di indagare la distribuzione di un ampio spettro di esogeni, tra cui l’alcol etilico, droghe d’abuso e benzodiazepine, nel midollo osseo rosso, nel muscolo psoas e nel sangue femorale (qualora presente), prelevati da cadaveri in buono stato conservativo e in varie fasi del processo putrefattivo. Nel corso di accertamenti autoptici, il midollo osseo è stato prelevato dalla 5a e 6a costa (sia destra sia sinistra) di N=45 cadaveri in buono stato conservativo e N=34 in stato di decomposizione, attraverso un’apertura longitudinale “a libro” delle coste con l’ausilio di una sega oscillante. Il midollo osseo (peso da 1 a 3 g) è stato, quindi, prelevato mediante curettage passando a piatto una lama panciuta da bisturi e conservato in Eppendorf a –20 °C sino all’analisi. L’etanolo è stato quantificato in N=7 cadaveri in buono stato conservativo fornendo rapporti medi pari a 1,00±0,67 per psoas/sangue; 0,39±0,23 per midollo/sangue e 3,62 ± 0,43 per psoas/midollo. In N=21 cadaveri in vari stadi putrefattivi, N=8 sono risultati negativi all’alcol etilico sia nel midollo sia nel sangue femorale e/o nello psoas, N=8 sono risultati positivi (>LOQ 0,17 g/L) sia allo psoas che al midollo (rapporto medio psoas/midollo 1,93±1,05); N=5 hanno fornito esito positivo per lo psoas e/o il sangue (range 0,2-0,7 g/L o g/Kg) ed esito negativo per il midollo. In questi ultimi casi, al fine di indagare l’eventuale formazione post-mortale dell’etanolo, si sono ricercati (1) i prodotti della fermentazione alcolica post-mortale e (2) l’etilglucuronide (EtG) nello psoas. Tale indagine ha permesso di determinare la presenza nello psoas e/o nel sangue dei prodotti fermentativi, assenti invece nel midollo. Inoltre, l’EtG è risultato al di sotto dei limiti di rilevabilità (5 ng/g), a supporto dell’origine post-mortale dell’etanolo. Circa le altre sostanze di interesse tossicologico-forense, sono stati riscontrati, in via preliminare, i seguenti rapporti medi, rispettivamente per sangue/midollo e psoas/midollo: benzodiazepine 1,30±0,48 e 0,87±0,37 (N=7); cocaina 5,70±1,11 e 2,48±1,18 (N=4); benzoilecgonina 7,92±6,21 e 1,34±0,32 (N=4); cocaetilene 1,76±0,35 e 0,65±0,19 (N=4); bisoprololo 1,08±0,50 e 0,33±0,11 (N=3); lidocaina 2,58±1,94 e 0,27±0,01 (N=2); ossicodone 2,42±0,76 e 0,57±0,36 (N=2); metadone 1,24±0,07 e 0,56±0,32 (N=2), EDDP 4,74±1,62 e 0,53±0,58 (N=2). I dati preliminari suggeriscono che il midollo osseo rosso potrebbe essere una matrice alternativa idonea alla ricerca qualitativa di molteplici classi di esogeni in cadaveri decomposti e alla valutazione della formazione post-mortale di alcol etilico, sebbene ulteriori dati siano necessari per meglio definire il loro rapporto quantitativo rispetto alle matrici convenzionali.
Midollo osseo rosso: matrice alternativa per la ricerca di sostanze esogene nei cadaveri in stato di decomposizione / N. Galante, S. Vanerio, S. Casati, A. Ravelli, R.F. Bergamaschi, A. Battistini. ((Intervento presentato al convegno Congresso Nazionale GTFI (Gruppo Tossicologi Forensi Italiani) : L’evoluzione della Tossicologia Forense nella società contemporanea : 8-9 novembre tenutosi a Napoli nel 2024.
Midollo osseo rosso: matrice alternativa per la ricerca di sostanze esogene nei cadaveri in stato di decomposizione
N. Galante;S. Vanerio;S. Casati;A. Ravelli;R.F. Bergamaschi;A. Battistini
2024
Abstract
Il midollo osseo è un tessuto connettivo situato all’interno della cavità midollare delle ossa, che si presenta in due forme: rosso e giallo, le quali differiscono per composizione e funzione. In particolare, il midollo osseo rosso è composto da tessuto fibroso altamente vascolarizzato. La compatta matrice ossea esterna consente di proteggere il midollo sia da sollecitazioni meccaniche sia da modificazioni chimiche preservandolo dai processi di decomposizione: questo lo rende una possibile matrice alternativa per le analisi chimico-tossicologiche nei cadaveri in stato di decomposizione. Lo scopo dello studio è stato, quindi, quello di indagare la distribuzione di un ampio spettro di esogeni, tra cui l’alcol etilico, droghe d’abuso e benzodiazepine, nel midollo osseo rosso, nel muscolo psoas e nel sangue femorale (qualora presente), prelevati da cadaveri in buono stato conservativo e in varie fasi del processo putrefattivo. Nel corso di accertamenti autoptici, il midollo osseo è stato prelevato dalla 5a e 6a costa (sia destra sia sinistra) di N=45 cadaveri in buono stato conservativo e N=34 in stato di decomposizione, attraverso un’apertura longitudinale “a libro” delle coste con l’ausilio di una sega oscillante. Il midollo osseo (peso da 1 a 3 g) è stato, quindi, prelevato mediante curettage passando a piatto una lama panciuta da bisturi e conservato in Eppendorf a –20 °C sino all’analisi. L’etanolo è stato quantificato in N=7 cadaveri in buono stato conservativo fornendo rapporti medi pari a 1,00±0,67 per psoas/sangue; 0,39±0,23 per midollo/sangue e 3,62 ± 0,43 per psoas/midollo. In N=21 cadaveri in vari stadi putrefattivi, N=8 sono risultati negativi all’alcol etilico sia nel midollo sia nel sangue femorale e/o nello psoas, N=8 sono risultati positivi (>LOQ 0,17 g/L) sia allo psoas che al midollo (rapporto medio psoas/midollo 1,93±1,05); N=5 hanno fornito esito positivo per lo psoas e/o il sangue (range 0,2-0,7 g/L o g/Kg) ed esito negativo per il midollo. In questi ultimi casi, al fine di indagare l’eventuale formazione post-mortale dell’etanolo, si sono ricercati (1) i prodotti della fermentazione alcolica post-mortale e (2) l’etilglucuronide (EtG) nello psoas. Tale indagine ha permesso di determinare la presenza nello psoas e/o nel sangue dei prodotti fermentativi, assenti invece nel midollo. Inoltre, l’EtG è risultato al di sotto dei limiti di rilevabilità (5 ng/g), a supporto dell’origine post-mortale dell’etanolo. Circa le altre sostanze di interesse tossicologico-forense, sono stati riscontrati, in via preliminare, i seguenti rapporti medi, rispettivamente per sangue/midollo e psoas/midollo: benzodiazepine 1,30±0,48 e 0,87±0,37 (N=7); cocaina 5,70±1,11 e 2,48±1,18 (N=4); benzoilecgonina 7,92±6,21 e 1,34±0,32 (N=4); cocaetilene 1,76±0,35 e 0,65±0,19 (N=4); bisoprololo 1,08±0,50 e 0,33±0,11 (N=3); lidocaina 2,58±1,94 e 0,27±0,01 (N=2); ossicodone 2,42±0,76 e 0,57±0,36 (N=2); metadone 1,24±0,07 e 0,56±0,32 (N=2), EDDP 4,74±1,62 e 0,53±0,58 (N=2). I dati preliminari suggeriscono che il midollo osseo rosso potrebbe essere una matrice alternativa idonea alla ricerca qualitativa di molteplici classi di esogeni in cadaveri decomposti e alla valutazione della formazione post-mortale di alcol etilico, sebbene ulteriori dati siano necessari per meglio definire il loro rapporto quantitativo rispetto alle matrici convenzionali.Pubblicazioni consigliate
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