Nel suo libro intitolato Antropologia, del 1798, Kant discute di come l’umanità possa arrivare a una “pace perpetua”, oltre i confini e le separazioni che essi sanciscono, basata su ciò che tutti condividiamo. Il termine cosmopolitismo deriva dalla riflessione kantiana che ci suggerisce i modi in cui l’umanità può costruire una società fatta di cittadini del mondo, oltre i confini degli stati. Secondo Kant i “diritti cosmopoliti” si celano nel principio basilare dell’ospitalità, il diritto di uno straniero a non essere trattato con ostilità quando arriva dentro il territorio di qualcun altro. Essere liberi di andare dove ci pare e piace nel mondo, poiché esso appartiene a tutti in ugual modo.
L’illusione del cosmopolitismo e la condanna identitaria / V. Matera. - (2025 Mar), pp. 1-6.
L’illusione del cosmopolitismo e la condanna identitaria
V. Matera
2025
Abstract
Nel suo libro intitolato Antropologia, del 1798, Kant discute di come l’umanità possa arrivare a una “pace perpetua”, oltre i confini e le separazioni che essi sanciscono, basata su ciò che tutti condividiamo. Il termine cosmopolitismo deriva dalla riflessione kantiana che ci suggerisce i modi in cui l’umanità può costruire una società fatta di cittadini del mondo, oltre i confini degli stati. Secondo Kant i “diritti cosmopoliti” si celano nel principio basilare dell’ospitalità, il diritto di uno straniero a non essere trattato con ostilità quando arriva dentro il territorio di qualcun altro. Essere liberi di andare dove ci pare e piace nel mondo, poiché esso appartiene a tutti in ugual modo.| File | Dimensione | Formato | |
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