The reform of the Third Sector has introduced profound changes, leading to significant legal, cultural, economic, and social transformation, with a particular impact on civilly recognized religious entities. Recent regulatory interventions have expanded the reference framework for civilly recognized religious entities, promoting a broader application of common law and consequently marking a departure from the previous special regime. The new fiscal discipline, regulatory obligations regarding transparency and accountability, as well as the innovative provision for relationships with public administration, are just some of the measures that indicate how the reform aims to reduce the specialty and legal mimicry of religious entities, encouraging them to operate within a common law context. These entities are therefore called upon to decide whether to adopt the new legal regime or continue with the previous one, being aware that the latter choice could marginalize them within the new Third Sector system, which is oriented towards more inclusive and cohesive communities

La riforma del Terzo Settore ha introdotto profondi cambiamenti, che stanno comportando una trasformazione giuridica, culturale, economica e sociale significativa, con particolare impatto sugli enti religiosi civilmente riconosciuti. I recenti interventi normativi hanno ampliato il perimetro di riferimento per gli enti religiosi civilmente riconosciuti, promuovendo un ricorso più esteso al diritto comune e segnando, di conseguenza, un allontanamento dal regime speciale precedente. La nuova disciplina fiscale, gli obblighi normativi in tema di trasparenza e accountability, nonché l’innovativa previsione dei rapporti con la pubblica amministrazione sono solo alcune delle disposizioni che denotano come la riforma miri a ridurre la specialità e il mimetismo giuridico degli enti religiosi, incoraggiandoli a operare in un contesto di diritto comune. Tali enti sono perciò chiamati a decidere se adottare il nuovo regime giuridico o continuare con quello precedente, consapevoli che quest'ultima scelta potrebbe relegarli ai margini del nuovo sistema del Terzo Settore, che è orientato verso comunità più inclusive e coese

Le agevolazioni fiscali dell’attività degli enti religiosi nel terzo settore: dal diritto speciale al regime comune / D. Milani. - In: LAICIDAD Y LIBERTADES. - ISSN 1696-6937. - 24:(2024), pp. 1-20.

Le agevolazioni fiscali dell’attività degli enti religiosi nel terzo settore: dal diritto speciale al regime comune

D. Milani
2024

Abstract

The reform of the Third Sector has introduced profound changes, leading to significant legal, cultural, economic, and social transformation, with a particular impact on civilly recognized religious entities. Recent regulatory interventions have expanded the reference framework for civilly recognized religious entities, promoting a broader application of common law and consequently marking a departure from the previous special regime. The new fiscal discipline, regulatory obligations regarding transparency and accountability, as well as the innovative provision for relationships with public administration, are just some of the measures that indicate how the reform aims to reduce the specialty and legal mimicry of religious entities, encouraging them to operate within a common law context. These entities are therefore called upon to decide whether to adopt the new legal regime or continue with the previous one, being aware that the latter choice could marginalize them within the new Third Sector system, which is oriented towards more inclusive and cohesive communities
La riforma del Terzo Settore ha introdotto profondi cambiamenti, che stanno comportando una trasformazione giuridica, culturale, economica e sociale significativa, con particolare impatto sugli enti religiosi civilmente riconosciuti. I recenti interventi normativi hanno ampliato il perimetro di riferimento per gli enti religiosi civilmente riconosciuti, promuovendo un ricorso più esteso al diritto comune e segnando, di conseguenza, un allontanamento dal regime speciale precedente. La nuova disciplina fiscale, gli obblighi normativi in tema di trasparenza e accountability, nonché l’innovativa previsione dei rapporti con la pubblica amministrazione sono solo alcune delle disposizioni che denotano come la riforma miri a ridurre la specialità e il mimetismo giuridico degli enti religiosi, incoraggiandoli a operare in un contesto di diritto comune. Tali enti sono perciò chiamati a decidere se adottare il nuovo regime giuridico o continuare con quello precedente, consapevoli che quest'ultima scelta potrebbe relegarli ai margini del nuovo sistema del Terzo Settore, che è orientato verso comunità più inclusive e coese
terzo settore; enti religiosi civilmente riconosciuti; sussidiarietà orizzontale; vantaggi fiscali; rapporti con la pubblica amministrazione; third sector; civilly recognized religious entities; horizontal subsidiarity; fiscal incentives; relations with public administration;
Settore GIUR-07/A - Diritto e religione
2024
https://laicidadylibertades.org/revista-laicidad-y-libertades-escritos-juridicos/revista-articulos/numero-24
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