1971 saw the launch of the Lapsus series by the publishing house La Nuova Foglio, conceived and directed by the poet and art critic Emilio Villa. La Nuova Foglio, founded by Giorgio Cegna in 1960 under the name Foglio OG, based in Macerata and Rome until 1970, and then in Pollenza, was dedicated for a couple of decades to the publication of graphic works, artists' books, exhibition catalogues and poetry collections. This was a context of very intense and articulated graphic, technical and editorial research and experimentation, in which Villa was already involved at the end of the 1960s: from Idrologie (1968) produced with Giorgio Cegna and Silvio Craia, to In Foresta con Emilio Villa, Giorgio Cegna, Silvio Craia. Dentro la poesia visiva, supplement to «Notiziario Foglio OG» (1970). Of the original project of the series, which planned 22 titles by artists and poets who had collaborative and friendly relations with Villa, 12 were published, including Green by Villa himself or Lettera & Risposta by Villa and Cegna, and Phrenodiae quinque de coitu mirabili / Il mignottauro by Villa and Corrado Costa, Cross S,words by Mario Diacono, De mona\doxo - loghia by Luciano Caruso, Poema d'autobus by Claudio Parmiggiani, to which was added Brunt H by Villa published in 1968. In most cases, they shared a well-defined and very recognisable graphic line that is also applied to other Nuova Foglio publications not included in Lapsus, such as Turcato e la Cina edited by Vana Caruso, also from 1971. Acknowledging in the Lapsus series the highest point of Nuova Foglio's aim to poetic, linguistic and editorial experimentation - exemplified by the presentation catalogue itself, which we may consider an artist's book itself - the contribution intends to highlight the multiple conceptual and operational practices implemented by such verbovisual researches. They which are confronted with a philosophical reflection on language and with an idea of literature that no longer coincides with a codified literary tradition, but which draws on the reuse, combination and resemantisation of the visual, sign and formal universe of art and media, for an action of critical investigation of society itself, with its contradictions and hypocrisies. Collages, mixed media, materials, montages, innovative yet popular graphic and editorial re-elaborations cross the more traditional boundaries of the literary, on the limit between visibility and illegibility, between word and silence, between enigma and unveiling.

Nel 1971 viene presentata la collana Lapsus della casa editrice La Nuova Foglio, ideata e diretta dal poeta e critico d’arte Emilio Villa. La Nuova Foglio, fondata da Giorgio Cegna nel 1960 con il nome di Foglio OG, con sede a Macerata e a Roma fino al 1970, e poi a Pollenza, si è dedicata per un paio di decenni alla pubblicazione di opere grafiche, libri d’artista, cataloghi di mostre e raccolte poetiche. Un contesto di ricerca e sperimentazione grafica, tecnica ed editoriale molto intensa e articolata, di cui Villa fu partecipe già a partire dallo scorcio degli anni Sessanta: dalle Idrologie (1968) realizzate con Giorgio Cegna e Silvio Craia, a In Foresta con Emilio Villa, Giorgio Cegna, Silvio Craia. Dentro la poesia visiva, supplemento al n. 10 del «Notiziario Foglio OG» (1970). Del progetto originario della collana che prevedeva 22 titoli di artisti e poeti che avevano rapporti di collaborazione e amicizia con Villa, ne vengono pubblicati 12, tra cui, Green dello stesso Villa o Lettera & Risposta di Villa e Cegna, e Phrenodiae quinque de coitu mirabili / Il mignottauro di Villa e Corrado Costa, Cross S,words di Mario Diacono, De mona\doxo - loghia di Luciano Caruso, Poema d’autobus di Claudio Parmiggiani, a cui va ad aggiungersi anche Brunt H di Villa pubblicato nel 1968. Nella maggior parte dei casi, sono accomunati da una linea grafica ben definita e molto riconoscibile che viene applicata anche ad altre pubblicazioni della Nuova Foglio non inserite in Lapsus, come Turcato e la Cina a cura di Vana Caruso, sempre del 1971. Riconoscendo nella collana Lapsus il punto più alto della volontà di sperimentazione poetica, linguistica ed editoriale della Nuova Foglio – esemplificata dallo stesso catalogo di presentazione che potrebbe figurare già da sé come un libro d’artista – il contributo intende mettere in luce le molteplici pratiche concettuali e operative messe in atto da tali ricerche verbovisuali che si confrontano con una riflessione filosofica sul linguaggio e con un’idea di letteratura che non coincide più con una tradizione letteraria codificata, ma che attinge al riuso, alla combinazione e alla risemantizzazione dell’universo visivo, segnico e formale dell’arte e dei media, per un’azione di indagine critica sulla società stessa, con le sue contraddizioni e ipocrisie. Collage, tecniche miste, materiali, montaggi, rielaborazioni grafiche ed editoriali innovative, ma anche popolari, travalicano i confini più tradizionali della letterarietà, sul limite tra visibilità e illeggibilità, tra parola e silenzio, tra enigma e svelamento.

Intorno al 1971: Emilio Villa e i libri d’artista de La Nuova Foglio / D. Colombo. - In: STUDI DI MEMOFONTE. - ISSN 2038-0488. - 2024:33(2024), pp. 8-38. [10.25433/2038-0488/mqjy-1379]

Intorno al 1971: Emilio Villa e i libri d’artista de La Nuova Foglio

D. Colombo
2024

Abstract

1971 saw the launch of the Lapsus series by the publishing house La Nuova Foglio, conceived and directed by the poet and art critic Emilio Villa. La Nuova Foglio, founded by Giorgio Cegna in 1960 under the name Foglio OG, based in Macerata and Rome until 1970, and then in Pollenza, was dedicated for a couple of decades to the publication of graphic works, artists' books, exhibition catalogues and poetry collections. This was a context of very intense and articulated graphic, technical and editorial research and experimentation, in which Villa was already involved at the end of the 1960s: from Idrologie (1968) produced with Giorgio Cegna and Silvio Craia, to In Foresta con Emilio Villa, Giorgio Cegna, Silvio Craia. Dentro la poesia visiva, supplement to «Notiziario Foglio OG» (1970). Of the original project of the series, which planned 22 titles by artists and poets who had collaborative and friendly relations with Villa, 12 were published, including Green by Villa himself or Lettera & Risposta by Villa and Cegna, and Phrenodiae quinque de coitu mirabili / Il mignottauro by Villa and Corrado Costa, Cross S,words by Mario Diacono, De mona\doxo - loghia by Luciano Caruso, Poema d'autobus by Claudio Parmiggiani, to which was added Brunt H by Villa published in 1968. In most cases, they shared a well-defined and very recognisable graphic line that is also applied to other Nuova Foglio publications not included in Lapsus, such as Turcato e la Cina edited by Vana Caruso, also from 1971. Acknowledging in the Lapsus series the highest point of Nuova Foglio's aim to poetic, linguistic and editorial experimentation - exemplified by the presentation catalogue itself, which we may consider an artist's book itself - the contribution intends to highlight the multiple conceptual and operational practices implemented by such verbovisual researches. They which are confronted with a philosophical reflection on language and with an idea of literature that no longer coincides with a codified literary tradition, but which draws on the reuse, combination and resemantisation of the visual, sign and formal universe of art and media, for an action of critical investigation of society itself, with its contradictions and hypocrisies. Collages, mixed media, materials, montages, innovative yet popular graphic and editorial re-elaborations cross the more traditional boundaries of the literary, on the limit between visibility and illegibility, between word and silence, between enigma and unveiling.
Nel 1971 viene presentata la collana Lapsus della casa editrice La Nuova Foglio, ideata e diretta dal poeta e critico d’arte Emilio Villa. La Nuova Foglio, fondata da Giorgio Cegna nel 1960 con il nome di Foglio OG, con sede a Macerata e a Roma fino al 1970, e poi a Pollenza, si è dedicata per un paio di decenni alla pubblicazione di opere grafiche, libri d’artista, cataloghi di mostre e raccolte poetiche. Un contesto di ricerca e sperimentazione grafica, tecnica ed editoriale molto intensa e articolata, di cui Villa fu partecipe già a partire dallo scorcio degli anni Sessanta: dalle Idrologie (1968) realizzate con Giorgio Cegna e Silvio Craia, a In Foresta con Emilio Villa, Giorgio Cegna, Silvio Craia. Dentro la poesia visiva, supplemento al n. 10 del «Notiziario Foglio OG» (1970). Del progetto originario della collana che prevedeva 22 titoli di artisti e poeti che avevano rapporti di collaborazione e amicizia con Villa, ne vengono pubblicati 12, tra cui, Green dello stesso Villa o Lettera & Risposta di Villa e Cegna, e Phrenodiae quinque de coitu mirabili / Il mignottauro di Villa e Corrado Costa, Cross S,words di Mario Diacono, De mona\doxo - loghia di Luciano Caruso, Poema d’autobus di Claudio Parmiggiani, a cui va ad aggiungersi anche Brunt H di Villa pubblicato nel 1968. Nella maggior parte dei casi, sono accomunati da una linea grafica ben definita e molto riconoscibile che viene applicata anche ad altre pubblicazioni della Nuova Foglio non inserite in Lapsus, come Turcato e la Cina a cura di Vana Caruso, sempre del 1971. Riconoscendo nella collana Lapsus il punto più alto della volontà di sperimentazione poetica, linguistica ed editoriale della Nuova Foglio – esemplificata dallo stesso catalogo di presentazione che potrebbe figurare già da sé come un libro d’artista – il contributo intende mettere in luce le molteplici pratiche concettuali e operative messe in atto da tali ricerche verbovisuali che si confrontano con una riflessione filosofica sul linguaggio e con un’idea di letteratura che non coincide più con una tradizione letteraria codificata, ma che attinge al riuso, alla combinazione e alla risemantizzazione dell’universo visivo, segnico e formale dell’arte e dei media, per un’azione di indagine critica sulla società stessa, con le sue contraddizioni e ipocrisie. Collage, tecniche miste, materiali, montaggi, rielaborazioni grafiche ed editoriali innovative, ma anche popolari, travalicano i confini più tradizionali della letterarietà, sul limite tra visibilità e illeggibilità, tra parola e silenzio, tra enigma e svelamento.
Emilio Villa; La Nuova Foglio; ricerche verbovisuali; libri d'artista; anni Settanta
Settore ARTE-01/C - Storia dell'arte contemporanea
2024
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