A causa della pandemia, stiamo assistendo a un grande cambiamento nelle nostre vite, delle nostre città e dei territori estesi in cui sono inserite. In questo senso il paesaggio diviene una risorsa centrale del futuro delle nostre comunità, e la rigenerazione si oppone finalmente alla forte e selvaggia urbanizzazione della seconda metà del XX secolo. A riaccendere le sensibilità ambientali sono le strategie che innescano la riqualificazione dei sistemi periurbani attivi, non più subordinati alla centralità della vita cittadina. A tal fine abbiamo condotto un’analisi carto-iconografica della provincia cremonese, considerando sia l’ambito fisico territoriale sia quello storico-iconografico, finalizzando tali analisi alla creazione di un insieme di direttive strategiche non esplicitate in questa ricerca, che ci permettessero di intuire come interventi puntuali possano esercitare pressioni sul territorio e portarlo gradualmente alla sua riattivazione. Questo lo scopo della ricerca sul paesaggio locale, tra la città di Cremona e il fiume Po, un corridoio verde simile a tante altre realtà in Italia e all’estero, ma di assoluta attualità sotto il profilo della sostenibilità ambientale e meritevole di essere approfondito come tema di ricerca. Allo scopo di giungere a una comprensione più completa dei fenomeni in corso e del passato, è stata effettuata anche un’analisi sinottica sovrapponendo le mappe storiche rinvenute sulla città e sul territorio di Cremona, con la costruzione di una matrice storica mediante la rappresentazione di specifiche linee temporali, e una lettura iconografica dei valori paesaggistici presenti e passati. La ricerca principale sugli ecosistemi è stata condotta a partire dalle mappe provinciali sino a quelle comunali, descrivendo graficamente il rapporto dialettico tra i due elementi di paesaggio più rilevanti del luogo, la città e il fiume, e il verde che li connette. Infine, per comprendere le qualità del carattere del paesaggio, la rappresentazione dei dati è stata elaborata anche mediante utilizzo di immagini satellitari (Remote Sensing) e Sistemi Informativi Territoriali (SIT-GIS) e utilizzata a varie scale, la copertura del suolo è stata definita inoltre attraverso gli ecosistemi terrestri e le zone umide. Tramite l’analisi di indici di vegetazione e di costruito, si è giunti a definire le aree come zone di verdi naturali, semi naturali, a copertura urbana e la loro distribuzione e diffusione in termini comparativi mediante ricerche specifiche sull’evoluzione stagionale delle aree vegetati, l’evoluzione a lungo termine della vegetazione e delle aree edificate e la relativa integrazione con il database del verde urbano di Cremona. Questo punto di vista sincretico, che media tutte le tecniche di analisi e rappresentazione dei dati, mette in luce i punti di forza e di debolezza di una cintura verde che si trova tra la città e il fiume, fornendo informazioni sul miglioramento dei collegamenti reciproci, tangibili e intangibili, fra storia, iconografia e rappresentazione del dato fisico.
Mappare il territorio cremonese: dall’iconografia alle tecniche di remote sensing e GIS = Mapping the Cremonese Territory: from Iconography to Remote Sensing and GIS Techniques / A. Bianchi, G. Sona - In: Linguaggi Grafici : Mappe / [a cura di] E. Cical, V. Menchetelli, M. Valentino. - Prima edizione. - [s.l] : PUBLICA, 2021 Apr. - ISBN 9788899586201. - pp. 1328-1349
Mappare il territorio cremonese: dall’iconografia alle tecniche di remote sensing e GIS = Mapping the Cremonese Territory: from Iconography to Remote Sensing and GIS Techniques
G. Sona
2021
Abstract
A causa della pandemia, stiamo assistendo a un grande cambiamento nelle nostre vite, delle nostre città e dei territori estesi in cui sono inserite. In questo senso il paesaggio diviene una risorsa centrale del futuro delle nostre comunità, e la rigenerazione si oppone finalmente alla forte e selvaggia urbanizzazione della seconda metà del XX secolo. A riaccendere le sensibilità ambientali sono le strategie che innescano la riqualificazione dei sistemi periurbani attivi, non più subordinati alla centralità della vita cittadina. A tal fine abbiamo condotto un’analisi carto-iconografica della provincia cremonese, considerando sia l’ambito fisico territoriale sia quello storico-iconografico, finalizzando tali analisi alla creazione di un insieme di direttive strategiche non esplicitate in questa ricerca, che ci permettessero di intuire come interventi puntuali possano esercitare pressioni sul territorio e portarlo gradualmente alla sua riattivazione. Questo lo scopo della ricerca sul paesaggio locale, tra la città di Cremona e il fiume Po, un corridoio verde simile a tante altre realtà in Italia e all’estero, ma di assoluta attualità sotto il profilo della sostenibilità ambientale e meritevole di essere approfondito come tema di ricerca. Allo scopo di giungere a una comprensione più completa dei fenomeni in corso e del passato, è stata effettuata anche un’analisi sinottica sovrapponendo le mappe storiche rinvenute sulla città e sul territorio di Cremona, con la costruzione di una matrice storica mediante la rappresentazione di specifiche linee temporali, e una lettura iconografica dei valori paesaggistici presenti e passati. La ricerca principale sugli ecosistemi è stata condotta a partire dalle mappe provinciali sino a quelle comunali, descrivendo graficamente il rapporto dialettico tra i due elementi di paesaggio più rilevanti del luogo, la città e il fiume, e il verde che li connette. Infine, per comprendere le qualità del carattere del paesaggio, la rappresentazione dei dati è stata elaborata anche mediante utilizzo di immagini satellitari (Remote Sensing) e Sistemi Informativi Territoriali (SIT-GIS) e utilizzata a varie scale, la copertura del suolo è stata definita inoltre attraverso gli ecosistemi terrestri e le zone umide. Tramite l’analisi di indici di vegetazione e di costruito, si è giunti a definire le aree come zone di verdi naturali, semi naturali, a copertura urbana e la loro distribuzione e diffusione in termini comparativi mediante ricerche specifiche sull’evoluzione stagionale delle aree vegetati, l’evoluzione a lungo termine della vegetazione e delle aree edificate e la relativa integrazione con il database del verde urbano di Cremona. Questo punto di vista sincretico, che media tutte le tecniche di analisi e rappresentazione dei dati, mette in luce i punti di forza e di debolezza di una cintura verde che si trova tra la città e il fiume, fornendo informazioni sul miglioramento dei collegamenti reciproci, tangibili e intangibili, fra storia, iconografia e rappresentazione del dato fisico.| File | Dimensione | Formato | |
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