«Onde impedire l’introduzione dall’estero dei libri proibiti» : Per un’analisi dei flussi librari nella Lombardia della Restaurazione

Focusing on the circulation of books, this paper aims to pinpoint and analyze the cultural relations and exchanges between Europe and Lombardy in the 1820s and 1830s. During this period, preventive censorship and repressive practices were the tools the Austrian administration employed to control both the local production and suspicious imported books. Through a quantitative analysis of censorship records, the article retraces the links between the main Italian and European publishing centers and Lombardy, an interconnected area in which “foreign” books play a pivotal role as a means of acculturation, carrying on new ideas and ideals.

L’obiettivo di questo saggio è quello di individuare, analizzare e quantificare, mediante l’utilizzo della documentazione prodotta dalla censura milanese, i contatti e gli scambi tra la Lombardia e il mondo della cultura internazionale negli anni Venti e Trenta dell’Ottocento concentrandosi, in partico lare, sulla circolazione dei libri. Tra esami preventivi e prassi repressive, gli uffici del Governo cercano infatti in questo periodo di bilanciare la propria azione tra la sorveglianza sulla produzione editoriale locale e il controllo sull’introduzione dei testi provenienti dall’estero. Attraverso un’analisi quantitativa delle liste della censura, si cercherà quindi di ricostruire i legami tra i principali centri editoriali italiani ed europei e la Lombardia della Restaurazione, dove i libri “stranieri” giocano una parte importante come mezzo di acculturazione e vettore di nuove idee e ideali.