Gli Stati Uniti sono uno stato artico atipico, caratterizzato dalla coesistenza di visioni strategiche apparentemente in conflitto: da un lato, l’Artico è per Washington un teatro marittimo esteso, funzionale al mantenimento dell’egemonia americana grazie ai preziosi spazi comuni che lo caratterizzano; dall’altro, l’Artico è anche Alaska, stato federato, ma non-contiguo. Mentre la prima lettura è stata facilmente accettata sia dal policy-making americano sia dal mondo dell’intelligence, la reale importanza – così come i reali limiti – dello stato alaskano nello sviluppo di un “nuovo Artico” sono più raramente discussi. Proprio all’Alaska è dedicato questo capitolo, nel corso del quale, dopo una breve ricostruzione dell’evoluzione della strategia artica americana e della sua recente accelerazione, si andranno ad analizzare le potenzialità e i limiti dello sviluppo alaskano (tra cui difesa, sicurezza energetica, turismo, sicurezza interna, search and rescue) con particolare riferimento al dato geografico. Il capitolo vorrebbe offrire una mappatura dell’attuale contesto geopolitico e geostrategico, ponendo sostanziosa attenzione ai segnali, alle reali potenzialità e ai limiti oggettivi che caratterizzano lo scenario a cui appartiene il quarantanovesimo stato americano. Si vuole così andare al di là di una narrativa lineare dello sviluppo artico e aggiungere un tassello nel “gap americano” utile anche per analisi di intelligence di taglio regionale o circumpolare.
Alaska: il cantiere artico di Washington / A. Lavorio - In: Le dinamiche artiche sotto la lente dell'Intelligence : Raccolta di contributi. 1 / [a cura di] E. Somalvico. - Arcavate di Rende : Società Italiana di Intelligence Press, 2025 Mar. - ISBN 979-12-80111-65-4. - pp. 59-84
Alaska: il cantiere artico di Washington
A. Lavorio
2025
Abstract
Gli Stati Uniti sono uno stato artico atipico, caratterizzato dalla coesistenza di visioni strategiche apparentemente in conflitto: da un lato, l’Artico è per Washington un teatro marittimo esteso, funzionale al mantenimento dell’egemonia americana grazie ai preziosi spazi comuni che lo caratterizzano; dall’altro, l’Artico è anche Alaska, stato federato, ma non-contiguo. Mentre la prima lettura è stata facilmente accettata sia dal policy-making americano sia dal mondo dell’intelligence, la reale importanza – così come i reali limiti – dello stato alaskano nello sviluppo di un “nuovo Artico” sono più raramente discussi. Proprio all’Alaska è dedicato questo capitolo, nel corso del quale, dopo una breve ricostruzione dell’evoluzione della strategia artica americana e della sua recente accelerazione, si andranno ad analizzare le potenzialità e i limiti dello sviluppo alaskano (tra cui difesa, sicurezza energetica, turismo, sicurezza interna, search and rescue) con particolare riferimento al dato geografico. Il capitolo vorrebbe offrire una mappatura dell’attuale contesto geopolitico e geostrategico, ponendo sostanziosa attenzione ai segnali, alle reali potenzialità e ai limiti oggettivi che caratterizzano lo scenario a cui appartiene il quarantanovesimo stato americano. Si vuole così andare al di là di una narrativa lineare dello sviluppo artico e aggiungere un tassello nel “gap americano” utile anche per analisi di intelligence di taglio regionale o circumpolare.| File | Dimensione | Formato | |
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