Is it possible to access the experiential worlds of other animal species? From Uexküll’s “soap bubble” theory to Nagel’s inaccessible bats, both biology and philosophy have categorically denied that such a gateway to the Animal is passable. Yet, paradoxically enough, Uexküll himself did nothing but try, imagining the subjective worlds of animals and resorting to drawings and photographs to support this imagination. Cinema and virtual reality have taken up and relaunched this challenge. This article examines some relevant case studies, reflecting on the human, all-too-human desire to transcend the human itself. It aims to distinguish between two different types of first-person shots – anthropomorphic and theriomorphic – used to represent non-human modes of perception.

È possibile accedere ai mondi esperienziali di altre specie animali? Dalla teoria delle “bolle di sapone” di Uexküll agli inaccessibili pipistrelli di Nagel, tanto la biologia quanto la filosofia hanno categoricamente negato che tale varco verso l’Animale sia percorribile. Eppure, paradossalmente, lo stesso Uexküll non ha fatto altro che provarci, immaginando i mondi soggettivi degli animali e ricorrendo a disegni e fotografie per sostenere tale immaginazione. Il cinema e la realtà virtuale hanno raccolto e rilanciato questa sfida. Questo articolo ne esamina alcuni casi di studio rilevanti, riflettendo sul desiderio umano troppo umano di trascendere l’umano stesso e proponendo di distinguere due diverse tipologie di inquadratura soggettiva – antropomorfica e teriomorfica – utilizzate per tentare di rendere modalità percettive non umane.

Sentire animale? Trans-specismo e antropocentrismo fra cinema e tecnologie immersive / P. Conte, A. Pinotti. - In: SCENARI. - ISSN 2785-3020. - 21:(2024), pp. 45-67. [10.7413/24208914180]

Sentire animale? Trans-specismo e antropocentrismo fra cinema e tecnologie immersive

P. Conte;A. Pinotti
2024

Abstract

Is it possible to access the experiential worlds of other animal species? From Uexküll’s “soap bubble” theory to Nagel’s inaccessible bats, both biology and philosophy have categorically denied that such a gateway to the Animal is passable. Yet, paradoxically enough, Uexküll himself did nothing but try, imagining the subjective worlds of animals and resorting to drawings and photographs to support this imagination. Cinema and virtual reality have taken up and relaunched this challenge. This article examines some relevant case studies, reflecting on the human, all-too-human desire to transcend the human itself. It aims to distinguish between two different types of first-person shots – anthropomorphic and theriomorphic – used to represent non-human modes of perception.
No
Italian
È possibile accedere ai mondi esperienziali di altre specie animali? Dalla teoria delle “bolle di sapone” di Uexküll agli inaccessibili pipistrelli di Nagel, tanto la biologia quanto la filosofia hanno categoricamente negato che tale varco verso l’Animale sia percorribile. Eppure, paradossalmente, lo stesso Uexküll non ha fatto altro che provarci, immaginando i mondi soggettivi degli animali e ricorrendo a disegni e fotografie per sostenere tale immaginazione. Il cinema e la realtà virtuale hanno raccolto e rilanciato questa sfida. Questo articolo ne esamina alcuni casi di studio rilevanti, riflettendo sul desiderio umano troppo umano di trascendere l’umano stesso e proponendo di distinguere due diverse tipologie di inquadratura soggettiva – antropomorfica e teriomorfica – utilizzate per tentare di rendere modalità percettive non umane.
Uexküll; Nagel; animal cinema; virtual reality; nonhuman perception
Settore PHIL-04/A - Estetica
Settore PEMM-01/B - Cinema, fotografia, radio, televisione e media digitali
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2024
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Pubblicato
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info:eu-repo/semantics/article
Sentire animale? Trans-specismo e antropocentrismo fra cinema e tecnologie immersive / P. Conte, A. Pinotti. - In: SCENARI. - ISSN 2785-3020. - 21:(2024), pp. 45-67. [10.7413/24208914180]
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