This article re-examines the main welfare reforms in Italy from the 1990s to the present through the lens of social investment (SI), and proposes an interpretation of the political factors that have shaped Italy’s sui generis trajectory, characterized by a lack of (or partial) shift towards SI. Following the Great Recession, Italy combined labour market flexibilization with an expansion of income protection buffers, including the extension of unemployment benefit coverage, the introduction of a national minimum income scheme (significantly curtailed by the Meloni government) and of a universal child allowance for families. However, no significant progress has been made in enhancing services aimed at improving labour market and life-course flows (particularly in the areas of care and work-family reconciliation) and human capital stock development (education and lifelong learning). Beyond the specificities of the economic and institutional context, in highly politicized policy areas, the development of public investment in human capital and social services has been hindered by political dynamics that have prioritized consumption-oriented policies over investment. Conversely, in less contentious policy areas, pressure toward SI from organized interests has resulted in small incremental advancements.

Questo articolo inquadra le principali riforme del welfare italiano dagli anni ‘90 ad oggi nella prospettiva del SI, e propone un’interpretazione dei fattori di politics che hanno determinato la traiettoria sui generis dell’Italia rispetto alla mancata (o parziale) svolta verso l’investimento sociale. A seguito della Grande recessione, l’Italia ha affiancato alla flessibilizzazione del mercato del lavoro un’espansione in senso universale dei buffer, estendendo la copertura dei sussidi di disoccupazione, introducendo uno schema nazionale di reddito minimo garantito (fortemente ridimensionato dal governo Meloni) e un assegno unico universale per le famiglie con figli. Non sono invece stati fatti passi avanti significativi rispetto al potenziamento dei servizi per migliorare i flussi nel mercato del lavoro e nel ciclo di vita, specie nell’ambito della cura e della conciliazione lavoro-famiglia, e lo stock di capitale umano (istruzione e formazione continua). Oltre alle specificità del contesto economico ed istituzionale, lo sviluppo degli investimenti pubblici in capitale umano e servizi sociali è stato ostacolato da dinamiche che, in ambiti fortemente politicizzati, hanno favorito policy orientate al ‘consumo’ piuttosto che all’investimento, mentre in ambiti meno controversi la spinta verso il SI da parte degli interessi organizzati si è tradotta in piccoli avanzamenti incrementali.

Non è un Paese per investimenti sociali? Una reinterpretazione della traiettoria di riforma del welfare e della politics del social investment in Italia = No country for social investment? Reinterpreting the welfare reform trajectory and the politics of social investment in Italy / S. Ronchi, L. Cigna. - In: POLITICHE SOCIALI. - ISSN 2284-2098. - 11:3(2024 Sep), pp. 553-572. [10.7389/116171]

Non è un Paese per investimenti sociali? Una reinterpretazione della traiettoria di riforma del welfare e della politics del social investment in Italia = No country for social investment? Reinterpreting the welfare reform trajectory and the politics of social investment in Italy

S. Ronchi
Co-primo
;
2024

Abstract

This article re-examines the main welfare reforms in Italy from the 1990s to the present through the lens of social investment (SI), and proposes an interpretation of the political factors that have shaped Italy’s sui generis trajectory, characterized by a lack of (or partial) shift towards SI. Following the Great Recession, Italy combined labour market flexibilization with an expansion of income protection buffers, including the extension of unemployment benefit coverage, the introduction of a national minimum income scheme (significantly curtailed by the Meloni government) and of a universal child allowance for families. However, no significant progress has been made in enhancing services aimed at improving labour market and life-course flows (particularly in the areas of care and work-family reconciliation) and human capital stock development (education and lifelong learning). Beyond the specificities of the economic and institutional context, in highly politicized policy areas, the development of public investment in human capital and social services has been hindered by political dynamics that have prioritized consumption-oriented policies over investment. Conversely, in less contentious policy areas, pressure toward SI from organized interests has resulted in small incremental advancements.
Questo articolo inquadra le principali riforme del welfare italiano dagli anni ‘90 ad oggi nella prospettiva del SI, e propone un’interpretazione dei fattori di politics che hanno determinato la traiettoria sui generis dell’Italia rispetto alla mancata (o parziale) svolta verso l’investimento sociale. A seguito della Grande recessione, l’Italia ha affiancato alla flessibilizzazione del mercato del lavoro un’espansione in senso universale dei buffer, estendendo la copertura dei sussidi di disoccupazione, introducendo uno schema nazionale di reddito minimo garantito (fortemente ridimensionato dal governo Meloni) e un assegno unico universale per le famiglie con figli. Non sono invece stati fatti passi avanti significativi rispetto al potenziamento dei servizi per migliorare i flussi nel mercato del lavoro e nel ciclo di vita, specie nell’ambito della cura e della conciliazione lavoro-famiglia, e lo stock di capitale umano (istruzione e formazione continua). Oltre alle specificità del contesto economico ed istituzionale, lo sviluppo degli investimenti pubblici in capitale umano e servizi sociali è stato ostacolato da dinamiche che, in ambiti fortemente politicizzati, hanno favorito policy orientate al ‘consumo’ piuttosto che all’investimento, mentre in ambiti meno controversi la spinta verso il SI da parte degli interessi organizzati si è tradotta in piccoli avanzamenti incrementali.
social investment; welfare reform; Italy; politics; organized interests
Settore GSPS-02/A - Scienza politica
Settore GSPS-08/A - Sociologia dei processi economici e del lavoro
set-2024
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