Nato a metà Ottocento, Max Planck rivoluzionò il mondo della fisica del XX secolo fino ai giorni nostri, aprendo la strada alla teoria dei quanti. Nel 1900 trovò la soluzione a un problema che la meccanica classica, la termodinamica e l’elettromagnetismo non riuscivano a descrivere teoricamente, ovvero come l’energia della radiazione emessa da un corpo nero si distribuisce tra le diverse lunghezze d’onda. Questa ricerca lo condusse a proporre un’idea “rivoluzionaria”: la radiazione e la materia scambiano energia tramite pacchetti discreti, i quanti. Il singolo quanto, indivisibile, ha un’energia pari al prodotto tra una costante universale, poi detta costante di Planck, e la frequenza della radiazione. Lo stesso scienziato non fu subito consapevole della portata della scoperta e la considerò una visione «puramente formale»; in realtà, il concetto che l’energia, al pari della materia, avesse una struttura “atomistica”, portò Einstein nel 1905 alla spiegazione dell’effetto fotoelettrico e diede il via allo sviluppo della meccanica quantistica. Premio Nobel per la fisica nel 1918, Planck affrontò anche la politica nazista difendendo, per quanto possibile, la comunità scientifica tedesca (e non solo) contro la persecuzione antiebraica e soffrendone in prima persona le conseguenze: suo figlio Erwin fu giustiziato per aver preso parte al complotto antihitleriano del 1944.
Max Planck : La nascita della fisica dei quanti / S. Olivares ; [a cura di] G. Rivieccio. - [s.l] : GEDI News Network, 2025 Jan 10. (I NOBEL DELLA SCIENZA)
Max Planck : La nascita della fisica dei quanti
S. Olivares
2025
Abstract
Nato a metà Ottocento, Max Planck rivoluzionò il mondo della fisica del XX secolo fino ai giorni nostri, aprendo la strada alla teoria dei quanti. Nel 1900 trovò la soluzione a un problema che la meccanica classica, la termodinamica e l’elettromagnetismo non riuscivano a descrivere teoricamente, ovvero come l’energia della radiazione emessa da un corpo nero si distribuisce tra le diverse lunghezze d’onda. Questa ricerca lo condusse a proporre un’idea “rivoluzionaria”: la radiazione e la materia scambiano energia tramite pacchetti discreti, i quanti. Il singolo quanto, indivisibile, ha un’energia pari al prodotto tra una costante universale, poi detta costante di Planck, e la frequenza della radiazione. Lo stesso scienziato non fu subito consapevole della portata della scoperta e la considerò una visione «puramente formale»; in realtà, il concetto che l’energia, al pari della materia, avesse una struttura “atomistica”, portò Einstein nel 1905 alla spiegazione dell’effetto fotoelettrico e diede il via allo sviluppo della meccanica quantistica. Premio Nobel per la fisica nel 1918, Planck affrontò anche la politica nazista difendendo, per quanto possibile, la comunità scientifica tedesca (e non solo) contro la persecuzione antiebraica e soffrendone in prima persona le conseguenze: suo figlio Erwin fu giustiziato per aver preso parte al complotto antihitleriano del 1944.| File | Dimensione | Formato | |
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