In Europa ci sono circa 650.000 siti contaminati che necessitano di interventi di bonifica, di cui 2.600 solo in Italia (European Commission (2018) - JRC Technical Reports, Status of local soil contamination in Europe). Tra i diversi contaminanti, gli idrocarburi alifatici clorurati sono presenti nel 10% delle acque contaminate e nell’8% dei suoli contaminati. I processi di biorisanamento si fondano sulla stimolazione di batteri anaerobi, quali Dehalococcoides e Dehalogenimonas che declorurano più efficacemente composti alto clorurati (tetracloroetilene, PCE, e tricloroetilene, TCE) attraverso declorurazione riduttiva, e di batteri aerobi che mineralizzano composti basso clorurati quali cis-1,2-dicloroetilene (cis-1,2-DCE) e cloruro di vinile (CVM) ad anidride carbonica ed acqua. La consequenzialità dei due trattamenti è fondamentale per traguardare i parametri, specialmente in siti fortemente contaminati. La disponibilità di potere riducente, la presenza di batteri decloruranti e le condizioni di contorno (assetto idrogeologico e livelli di contaminazione) sono fattori limitanti per l’attività di declorurazione. Obiettivo del presente lavoro è evidenziare i fattori critici che ostacolano l'ottimizzazione delle bonifiche pluriennali in ambienti complessi, considerando i fattori idrogeologici e microbiologici.

Fattori critici e ottimizzazione di bonifiche pluriennali: un approccio idrogeologico e microbiologico in ambienti complessi / C. Nielsen, L. Ledda, L. Ferrari, G. Carnevale, F. De Palma, C. Valli, S. Zecchin, L. Cavalca. ((Intervento presentato al 18. convegno Remtech Expo : 18-20 settembre tenutosi a Ferrara nel 2024.

Fattori critici e ottimizzazione di bonifiche pluriennali: un approccio idrogeologico e microbiologico in ambienti complessi

C. Valli;S. Zecchin;L. Cavalca
2024

Abstract

In Europa ci sono circa 650.000 siti contaminati che necessitano di interventi di bonifica, di cui 2.600 solo in Italia (European Commission (2018) - JRC Technical Reports, Status of local soil contamination in Europe). Tra i diversi contaminanti, gli idrocarburi alifatici clorurati sono presenti nel 10% delle acque contaminate e nell’8% dei suoli contaminati. I processi di biorisanamento si fondano sulla stimolazione di batteri anaerobi, quali Dehalococcoides e Dehalogenimonas che declorurano più efficacemente composti alto clorurati (tetracloroetilene, PCE, e tricloroetilene, TCE) attraverso declorurazione riduttiva, e di batteri aerobi che mineralizzano composti basso clorurati quali cis-1,2-dicloroetilene (cis-1,2-DCE) e cloruro di vinile (CVM) ad anidride carbonica ed acqua. La consequenzialità dei due trattamenti è fondamentale per traguardare i parametri, specialmente in siti fortemente contaminati. La disponibilità di potere riducente, la presenza di batteri decloruranti e le condizioni di contorno (assetto idrogeologico e livelli di contaminazione) sono fattori limitanti per l’attività di declorurazione. Obiettivo del presente lavoro è evidenziare i fattori critici che ostacolano l'ottimizzazione delle bonifiche pluriennali in ambienti complessi, considerando i fattori idrogeologici e microbiologici.
19-set-2024
bioremediation; microbial ecology; environmental microbiology; chloroethenes
Settore AGRI-08/A - Microbiologia agraria, alimentare e ambientale
Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)
https://www.isprambiente.gov.it/it/archivio/notizie-e-novita-normative/notizie-ispra/2024/09/ispra-a-remtech-expo-2024
Fattori critici e ottimizzazione di bonifiche pluriennali: un approccio idrogeologico e microbiologico in ambienti complessi / C. Nielsen, L. Ledda, L. Ferrari, G. Carnevale, F. De Palma, C. Valli, S. Zecchin, L. Cavalca. ((Intervento presentato al 18. convegno Remtech Expo : 18-20 settembre tenutosi a Ferrara nel 2024.
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