La conversione in legge del “decreto carceri” e la persistente assenza di soluzioni al problema del sovraffollamento carcerario

In an emergency context of the prison system, characterized by increasingly concerning levels of prison overcrowding and the dramatic phenomenon of inmate suicides, the Government introduced a legislative decree at the beginning of summer (Legislative Decree 4 July 2024 n. 92), primarily focused on penitentiary law issues. The decree, named "safe prison," was quickly converted into law (Law 8 August 2024, n. 112), also aided by the vote of confidence asked by the Government. The provision includes measures that modify various aspects of penitentiary enforcement: interventions range from the establishment of an extraordinary commissioner for penitentiary construction, to inmates phone calls, to the 41 bis regime, to early release, and to residences for the execution of alternative measures to detention. However, what the decree does not seem to contain is the provision of a remedy capable of addressing, in the short term, the worsening crisis of the penitentiary system.

In un contesto di emergenza del sistema carcerario, determinata da livelli sempre più preoccupanti di sovraffol-lamento carcerario e dal fenomeno drammatico dei suicidi dei detenuti, il Governo vara all’inizio dell’estate un decreto legge (d.l. 4 luglio 2024 n. 92), dedicato prevalentemente a temi di diritto penitenziario. Il decreto, de-nominato “carcere sicuro”, viene convertito rapidamente in legge (l. 8 agosto 2024, n. 112), complice anche la questione di fiducia posta dal Governo. Il provvedimento contiene disposizioni che modificano diversi aspetti dell’esecuzione penitenziaria: gli interventi spaziano dalla istituzione di un Commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria, ai colloqui dei detenuti, al regime del 41 bis, alla liberazione anticipata, alle residenze per l’esecuzione di misure alternative alla detenzione. Ciò che invece il decreto non sembra contenere è la pre-disposizione di un rimedio tale da incidere, nel breve periodo, sull’ingravescente crisi del sistema penitenziario.