Progetto Mandrate. Nuovi dati sulle strutture pastorali d'alta quota del Comelico

The objective of the Mandrate project is to undertake a detailed study of the dry-stone pastoral structures located at high altitudes in the Comelico region (province of Belluno). The field survey conducted in 2023 enabled the identification and mapping of thirty-seven evidence points, distributed across four territorial areas. Core drilling was conducted for the purpose of geoarchaeological contextualisation of the structures in question. The collection of charcoal samples enabled the chronological placement of some of the structures. By cross-referencing the data from the field survey with the historical and local toponymy documentation, it was possible to assume the existence of an organic system of pasture management at high altitude. This system is likely to have been in existence since medieval times and to have been preserved, in its main characteristics, up to the present day. The results presented here are intended to serve as a foundation for further research into ancient pastoral systems and illustrate the value of an interdisciplinary approach to the archaeological contexts of the highlands, in line with current methodological trends in mountain archaeology.

Il progetto “Mandrate” ha come scopo lo studio delle strutture pastorali in pietra a secco presenti in alta quota nel Comelico (provincia di Belluno). Le attività di ricognizione condotte sul campo nel 2023 hanno permesso di individuare e mappare trentasette evidenze, distribuite tra quattro ambiti territoriali. Sono stati effettuati dei carotaggi manuali per la contestualizzazione geoarcheologica delle strutture indagate, che hanno permesso anche di campionare materiali organici datanti. Incrociando i dati provenienti dalle ricognizioni con la documentazione storica e toponomastica locale è stato possibile proporre un primo inquadramento dei siti all’interno di un sistema organico di gestione dei pascoli, probabilmente in essere fin dall’epoca medioevale e conservatosi, nelle sue caratteristiche principali, fino ad oggi. I risultati qui presentati vogliono essere il punto di partenza per l’ampliamento della ricerca sui sistemi pastorali d’alta quota nel bellunese e dimostrano l’importanza di un approccio interdisciplinare ai contesti antropici delle terre alte, in linea con le attuali tendenze metodologiche dell’archeologia di montagna.