Memory and Materiality in the Letters and Gifts sent by Ansellus ‘de Turre’ from Jerusalem to Paris, ca 1120

This article looks at how the description of existing material elements (environments and ob- jects) could be used to both cultivate past memories and create new memories for the future, with the ultimate goal of generating a sense of community between individuals who lived apart from each other. It will take as case-study two letters sent by Ansellus, then cantor of the Holy Sepulcher in Jerusalem, to the cathedral chapter of Notre-Dame in Paris around 1120, which at- test in an exceptional way the various means which could be employed to reach this goal, from a skillful use of rhetoric to the sharing of gifts (in this case, of relics) and of knowledge connected, from the circulation of envoys to the establishment of a confraternity of prayer.

Questo articolo analizza come i riferimenti a elementi materiali esistenti (ambienti e oggetti) potessero essere usati a scopo memoriale, sia per coltivare memorie passate, sia per crearne di nuove. Prenderà come caso di studio due lettere inviate da Ansellus, allora cantore del Santo Sepolcro a Gerusalemme, al capitolo della cattedrale di Notre-Dame a Parigi, nel 1120, con l’obiettivo di sottolineare e rafforzare il suo legame con la comunità. Queste lettere attestano la varietà dei mezzi usati a questo scopo: dall’uso sapiente della retorica all’invio di doni preziosi (specificamente, reliquie) e alla condivisione di un patrimonio di conoscenze, fino alla circolazione di inviati e alla creazione di associazioni di preghiera.