Alcuni pazienti affetti da malattia di Menière presentano improvvise perdite di equilibrio che possono determinare cadute pericolose. Descritte per la prima volta da Tumarkin nel 1936, sono ancora oggi di difficile interpretazione. Il meccanismo fisiopatologico più accettato è una brusca stimolazione meccanica della membrana otolitica nell’utricolo e/o nel sacculo determinata dall’idrope endolinfatico che attiva le vie riflesse vestibolo-spinali e provoca un brusco calo del tono muscolare degli arti inferiori Questo non spiega, però, perché solo un sottogruppo di pazienti menierici ha le crisi di Tumarkin e perché alcuni pazienti con idropi severi non hanno crisi otolitiche. Altre ipotesi fisiopatologiche considerano vasospasmi o brevi periodi di ischemia dell’arteria vestibolare anteriore; infine alcuni studi hanno descritto perdite di coscienza in una minoranza di pazienti con crisi di Tumarkin attribuite ad un’alterazione del riflesso simpatico-vestibolare provocata dalla disfunzione maculare. Un aiuto nell’interpretazione delle crisi otolitiche viene dalle nuove tecniche di studio del labirinto membranoso che stanno chiarendo le interazioni tra infiammazione/danno vascolare e alterazioni della membrana otolitica.
Crisi otolitiche e geometria del labirinto / S.A.M. Barozzi, P. Perin. ((Intervento presentato al convegno Congresso Nazionale dell'Accademia Italiana di Otologia e Neuro-Otologia (AIONO) : 6-7 febbraio tenutosi a Milano nel 2025.
Crisi otolitiche e geometria del labirinto
S.A.M. Barozzi;
2025
Abstract
Alcuni pazienti affetti da malattia di Menière presentano improvvise perdite di equilibrio che possono determinare cadute pericolose. Descritte per la prima volta da Tumarkin nel 1936, sono ancora oggi di difficile interpretazione. Il meccanismo fisiopatologico più accettato è una brusca stimolazione meccanica della membrana otolitica nell’utricolo e/o nel sacculo determinata dall’idrope endolinfatico che attiva le vie riflesse vestibolo-spinali e provoca un brusco calo del tono muscolare degli arti inferiori Questo non spiega, però, perché solo un sottogruppo di pazienti menierici ha le crisi di Tumarkin e perché alcuni pazienti con idropi severi non hanno crisi otolitiche. Altre ipotesi fisiopatologiche considerano vasospasmi o brevi periodi di ischemia dell’arteria vestibolare anteriore; infine alcuni studi hanno descritto perdite di coscienza in una minoranza di pazienti con crisi di Tumarkin attribuite ad un’alterazione del riflesso simpatico-vestibolare provocata dalla disfunzione maculare. Un aiuto nell’interpretazione delle crisi otolitiche viene dalle nuove tecniche di studio del labirinto membranoso che stanno chiarendo le interazioni tra infiammazione/danno vascolare e alterazioni della membrana otolitica.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.




