Celebrare il potere, celebrare la gloria. Diritto e arte in due opere di Jean-Baptiste Mauzaisse

It might seem difficult, on first reflection, to find an immediate link between law and art. Generally, artists don’t focus their attention on the legal element; however, when this happens, the communicative power of art increases the reach of law even more. Trying to corroborate what has just been said, within the identified context, some works by the French painter Jean Baptiste Mauzaisse (1784-1844) may be useful. The artist from Corbeil-Essones, best known for one of his paintings, entitled Napoléon Ier couronné par le Temps, écrit le Code Civil (1833), several years earlier had already realized a very interesting work: La Sagesse divine donnant des lois aux rois et aux législateurs. A large canvas, containing centuries of legal history, not only beyond the Alps. A painting that – between preparatory sketches and final version – leads to very interesting considerations, not only on law and art, but also more strictly political

Potrebbe sembrare difficile, ad una prima riflessione, trovare un immediato legame tra diritto e arte. Generalmente gli artisti non concentrano la loro attenzione sull’elemento giuridico; eppure, quando questo avviene, la forza comunicativa dell’arte ne incrementa il raggio d’azione e la potenza. Per provare a corroborare quanto appena detto, alla luce del tema preso in esame, tornano utili alcuni lavori del pittore francese Jean-Baptiste Mauzaisse (1784-1844). L’artista originario di Corbeil- Essones – noto ai più per l’opera del 1833 dal titolo Napoléon Ier couronné par le Temps, écrit le Code Civil –, già diversi anni prima si era cimentato in un simile ambito, ma con una portata di più ampio respiro: La Sagesse divine donnant des lois aux rois et aux législateurs. Un dipinto – tra schizzi preparatori e versione definitiva – da studiare e su cui riflettere, legando insieme arte e diritto, ma anche considerazioni di carattere politico.