1. INTRODUZIONE E OBIETTIVI Dalla fine del XIX secolo numerose aree protette sono state istituite per il beneficio delle generazioni presenti e future, con l’obiettivo di preservare paesaggi iconici, tutelare la fauna selvatica e conservare le risorse naturali dalla crescente pressione delle attività umane (Arabatzis e Grigoroudis, 2010; Donici e Dumitras, 2024). Negli ultimi anni, il paradigma dei servizi ecosistemici (MEA, 2005) ha influenzato significativamente le strategie di governance territoriale, favorendo l’integrazione di prospettive sociali, economiche e ambientali, i tre pilastri della sostenibilità (Beltrame et al., 2013; Purvis et al., 2019). In questo contesto, le aspettative dei vari portatori di interesse nei confronti delle aree protette sono aumentate sensibilmente, in virtù del loro potenziale contributo allo sviluppo sostenibile e dei benefici che possono generare per le comunità locali (Watson et al., 2014). Come è noto, l’accesso pubblico a parchi e aree protette è regolato in funzione del livello di protezione stabilito (IUCN, 1998). Per bilanciare le esigenze delle popolazioni locali con gli obiettivi di conservazione, sono state introdotte varie iniziative che mirano a promuovere lo sviluppo economico delle aree naturali attraverso una gestione conforme ai princìpi dello sviluppo sostenibile. Il turismo, soprattutto nella sua forma nature-based, può rispondere in modo efficace alle aspettative sociali ed economiche degli operatori coinvolti, valorizzando i servizi ecosistemici locali e mantenendo un livello adeguato di tutela. I cambiamenti sociali che hanno favorito una gestione più conservativa delle aree naturali hanno contribuito anche a una crescente sensibilità ambientale tra i visitatori, rendendoli più responsabili e attenti alla qualità della gestione (Bell, 2013). L’ecoturismo, in particolare, rappresenta un esempio significativo di questa evoluzione: sviluppatosi dagli anni '80 (Terzić e Bajrami, 2021), esso combina la popolarità delle attività all’aperto con la domanda di servizi, adottando modalità di fruizione rispettose della capacità portante ricreativa delle aree protette (Manning, 2013). Questa dinamica si osserva sia nelle piccole aree protette, nate per tutelare specifiche risorse, sia per i più rinomati parchi nazionali. Il nostro studio si è concentrato in particolare sulle attività turistiche connesse al Parco Nazionale del Gran Paradiso, il più antico e celebre parco nazionale italiano, interamente collocato in ambiente montano. Il tema del turismo nature-based è strettamente legato al marchio di Qualità; nello specifico Qualità Parco Gran Paradiso, un sistema di certificazione che promuove prodotti e servizi offerti da imprese, aziende agricole e strutture ricettive operanti secondo princìpi di sostenibilità e con un forte legame al territorio. Questa certificazione ha potenziali ricadute economiche sul mercato dei prodotti agro-alimentari locali (Pizzichini et al., 2020) e rappresenta un esempio innovativo di politica territoriale che sfrutta non solo strumenti di comando e controllo, ma anche meccanismi di mercato virtuosi. Il nostro studio, condotto grazie ad una convenzione con Ires Piemonte, ha come obiettivo principale l’identificazione, attraverso un’analisi multivariata ed esplorativa, delle possibili associazioni tra fruizione del Parco del Gran Paradiso, i servizi ecosistemici offerti e la conoscenza della certificazione. Un ulteriore obiettivo è l’identificazione delle relazioni esistenti tra servizi, certificazione e caratteristiche sociodemografiche dei visitatori, per definire il profilo dei fruitori e consentire di adeguare le politiche gestionali e di comunicazione, grazie ad innovativi strumenti di valutazione e monitoraggio. Infatti, per scopi di gestione interna e divulgazione, l’identificazione e categorizzazione dell’utenza in base ad attitudini, preferenze e caratteristiche sociodemografiche può offrire fornire all’Ente Parco un utile orientamento operativo per le iniziative di comunicazione e per la pianificazione di interventi. Ciò consentirebbe di rispondere a specifiche esigenze di interesse collettivo e di garantire elevati standard di efficienza della spesa pubblica. 2. STATO DELL’ARTE E METODOLOGIA ADOTTATA La ricerca è basata su dati raccolti tra agosto e settembre 2024 tramite un questionario multi-sezione somministrato mediante interviste dirette ai visitatori del Parco, selezionati in modo casuale. Il questionario, basato sugli studi di Sherrouse et al. (2014), Ciftcioglu (2017) e Zhang et al. (2019), è composto da ventinove domande organizzate in tre sezioni. La prima mira a differenziare i visitatori in base alle abitudini di frequentazione e alla conoscenza del Marchio di Qualità Gran Paradiso, raccogliendo informazioni con domande aperte e in scala Likert 1-5 (Sıvalıoğlu e Berköz, 2012) su frequenza, durata e tipo di alloggio, dati utili per la profilazione dell’utenza (Whitney et al., 2023). La seconda sezione indaga il grado di accordo o disaccordo con determinate affermazioni, utilizzando una scala Likert 1-5 (Sandiford e Ap, 2003): in questa sezione sono stati selezionati quindici servizi ecosistemici, rappresentativi delle quattro categorie del Millennium Ecosystem Assessment (MEA, 2005), adattati al contesto di studio montano, all’interno di un parco (Palomo et al., 2013; Villa et al., 2014). L’ultima sezione è dedicata ai dati sociodemografici dei visitatori. L’elaborazione è stata condotta tramite un approccio esplorativo basato sulla statistica multivariata. In particolare, è stata applicata l’Analisi delle Componenti Principali (PCA) che ha permesso di identificare variabili latenti (Merlino et al., 2022) e di riconoscere le relazioni tra i servizi offerti dal parco. La bontà del modello e la rappresentatività campionaria sono state valutate mediante i test KMO e di Bartlett (Hadi et al., 2016). I fattori ottenuti saranno utilizzati in una seconda fase dell’analisi per identificare relazioni tra la conoscenza della certificazione e le caratteristiche dei fruitori, attraverso l’analisi dei cluster con metodo Kmean. La dimensione campionaria è stata stimata con il software “Conjointly” (Conjointly, 2024) facendo riferimento alla popolazione italiana e con un intervallo di confidenza del 95%. 3. RISULTATI PRELIMINARI E ATTESI La raccolta dati ha prodotto 404 questionari validi, in linea con la dimensione campionaria stimata. La Figura 1 presenta alcuni parametri descrittivi relativi alla frequenza di visita, evidenziando come gran parte degli intervistati sia costituita da visitatori abituali (64%). Si evidenzia inoltre che molti rispondenti (46%) frequentano il Parco almeno una volta l’anno, senza una preferenza marcata tra giorni feriali e festivi (48%). I visitatori che pernottano (66%) prolungano la permanenza fino a sette giorni (37%), un mese (13%) e oltre un mese (5%), usufruendo delle numerose strutture ricettive disponibili. Le visite al Parco si svolgono prevalentemente in gruppo (34%) o in famiglia (29%), con una preferenza per attività ricreative (65%), sportive (56%) ed enogastronomiche (44%). La maggioranza degli intervistati esprime un buon livello di soddisfazione generale dell’esperienza (88%), pur evidenziando alcuni aspetti critici, come la viabilità (22%) e l’accessibilità (12%). In merito al marchio di qualità, emerge, tra coloro che lo conoscono (55%), un maggiore interesse verso i prodotti locali. La tabella successiva riassume i principali riscontri dell’analisi fattoriale (Tabella 1) basata sugli aspetti ritenuti importanti dai visitatori. Tabella 1: Analisi delle componenti principali PC1 PC2 PC3 PC4 PC5 Acquisto prodotti locali .502 Consumo alimenti locali .804 Consumo acque da sorgenti locali .694 Acquisto materie prime locali .535 -.546 Aria pulita .564 Sentirsi al sicuro nel parco .775 Interesse fauna locale .877 Interesse Stambecco .796 Interesse flora locale .834 Attività ricreative .767 Attività sportive .685 Attività educative .524 .548 Benessere psicofisico dal territorio .684 Aspetto spirituale .813 Varianza spiegata 20.472 14.312 10.896 9.528 7.350 Test KMO 0.649 Bartlett’s Test 0.000*** I risultati permettono di identificare 5 componenti principali (PC) che sintetizzano e raggruppano, in base alla correlazione tra gli items, i servizi ritenuti importanti, fornendo dei pattern descrivibili, corroborati dagli indici di bontà del modello e dalla varianza totale spiegata: PC1: dimensione latente legata agli aspetti naturali, denominata “fruizione nature-based”; PC2: fattore definito “consumo di prodotti locali”, che identifica i fruitori interessati ai beni di consumo originati nel territorio del Parco; PC3: componente che raccoglie l’interesse per le attività ricreative attive, denominata “sfide attive fornite dal Parco”; PC4: componente principale associata alle attività ricreative di tipo riflessivo, denominata “il Parco come fonte di benessere”; PC5: dimensione relativa alla salute, negativamente correlate all’acquisto di prodotti, denominata “fruizione per la salute”. Le dimensioni fattoriali identificate costituiscono una solida base per descrivere i principali pattern di fruizione del Parco e possono essere utilizzati sin d’ora per impostare politiche di comunicazione e di gestione del territorio. Sebbene questi risultati siano promettenti, ulteriori approfondimenti saranno possibili abbinando l’analisi fattoriale ad altre tecniche multivariate, come la cluster analysis. Tale approccio consentirà di valutare in modo più dettagliato l’associazione tra i pattern di fruizione e le caratteristiche sociodemografiche dei fruitori, offrendo così una comprensione più completa delle diverse tipologie di utenza. Inoltre, questa integrazione permetterà di esplorare in profondità il potenziale della certificazione del Parco come strumento per coinvolgere e valorizzare le attività locali, a beneficio delle politiche di sostenibilità e promozione. 4. CONCLUSIONI Le analisi preliminari hanno consentito di identificare le dimensioni fattoriali che offrono una prima descrizione della percezione delle relazioni tra i servizi ecosistemici offerti dal Parco. Queste dimensioni forniscono sin d’ora una buona comprensione delle principali aree di interesse per i fruitori. La seconda fase dell’analisi che includerà tecniche di analisi multivariate avanzate, permetterà di identificare profili specifici di visitatori, ampliando così in modo significativo il potenziale informativo di questo studio. Comprendere le caratteristiche dei fruitori e la loro interazione con i pattern di fruizione, oltre al grado di conoscenza della certificazione, potrà supportare l’ente nella gestione e nel miglioramento dei servizi offerti. Questo studio inoltre contribuisce ad aumentare le conoscenze, fornendo un approccio metodologico applicabile ad altre aree protette, dove le analisi orientate alla categorizzazione dei servizi ecosistemici e dei relativi fruitori risultino ancora limitate. 5. BIBLIOGRAFIA Arabatzis, G. and Grigoroudis, E. (2010) Visitors’ Satisfaction, Perceptions and Gap Analysis: The Case of DadiaLefkimi-Souflion National Park. Forest Policy and Economics, 12, 163-172. http://dx.doi.org/10.1016/j.forpol.2009.09.008 Bell, Derek. "Environmental citizenship: global, local and individual." Routledge handbook of global environmental politics. Routledge, 2013. 347-358. Beltrame, Coralie, et al. "Exploring the links between local management and conservation applying the ecosystem services concept: conservation and tourism service in Camargue, France." International Journal of Biodiversity Science, Ecosystem Services & Management 9.2 (2013): 166-177. Ciftcioglu, Gulay Cetinkaya. "Assessment of the relationship between ecosystem services and human wellbeing in the social-ecological landscapes of Lefke Region in North Cyprus." Landscape Ecology 32 (2017): 897-913. Conjointly (2024). Avaibale at: https://conjointly.com/blog/sample-size-calculator/ Donici DS, Dumitras DE. Nature-Based Tourism in National and Natural Parks in Europe: A Systematic Review. Forests. 2024; 15(4):588. https://doi.org/10.3390/f15040588 Hadi, N. U., Abdullah, N., & Sentosa, I. (2016). An easy approach to exploratory factor analysis: Marketing perspective. Journal of Educational and Social Research, 6(1), 215-223. IUCN World Commission on Protected Areas, Task Force on Economic Benefits of Protected Areas ; IUCN, Economics Service Unit ; Cardiff University BPG Nº 2, Economic Values of Protected Areas - Guidelines for Protected Area Managers, 1998 Merlino, V. M., Renna, M., Nery, J., Muresu, A., Ricci, A., Maggiolino, A., ... & Tarantola, M. (2022). Are local dairy products better? Using principal component analysis to investigate consumers’ perception towards quality, sustainability, and market availability. Animals, 12(11), 1421. Manning, Robert E. Parks and carrying capacity: Commons without tragedy. Island Press, 2013. Millennium Ecosystem Assessment, 2005. ECOSYSTEMS AND HUMAN WELL-BEING: WETLANDS AND WATER Synthesis. World Resources Institute, Washington, DC. Palomo I, Martín-López B, Potschin M, Haines-Young R, Montes C. National Parks, buffer zones and surrounding lands: Mapping ecosystem service flows. Ecosystem Services. 2013 Jun 1;4:104-16. Pizzichini, Lucia, Valerio Temperini, and Gian Luca Gregori. "Place branding and local food souvenirs: the ethical attributes of national parks’ brands." Journal of Place Management and Development 13.2 (2020): 163-175. Purvis, B., Mao, Y. & Robinson, D. Three pillars of sustainability: in search of conceptual origins. Sustain Sci 14, 681–695 (2019). https://doi.org/10.1007/s11625-018-0627-5 Sandiford PJ, Ap J. Important or not? A critical discussion of Likert Scales and Likert-type Scales as used in customer research. In12th Annual CHME Hospitality Research Conference: Trend and developments in hospitality research, Sheffield Hallam University, Sheffield, South Yorkshire, England 2003 Apr 23.

Sostenibilità e Valorizzazione del Territorio montano: Un’Analisi dei Servizi Ecosistemici nel Parco Nazionale del Gran Paradiso / C.M. Moresino, R. Zanchini, S. Blanc, G. Sacchi, S. Novelli, F. Brun. ((Intervento presentato al 50. convegno Cinquantesimo Incontro di Studio del CeSET : La valutazione ed il monitoraggio delle politiche pubbliche sulla qualità della vita e la transizione verso la sostenibilità in ambito urbano e rurale tenutosi a Bari nel 2024.

Sostenibilità e Valorizzazione del Territorio montano: Un’Analisi dei Servizi Ecosistemici nel Parco Nazionale del Gran Paradiso

C.M. Moresino
Primo
;
2024

Abstract

1. INTRODUZIONE E OBIETTIVI Dalla fine del XIX secolo numerose aree protette sono state istituite per il beneficio delle generazioni presenti e future, con l’obiettivo di preservare paesaggi iconici, tutelare la fauna selvatica e conservare le risorse naturali dalla crescente pressione delle attività umane (Arabatzis e Grigoroudis, 2010; Donici e Dumitras, 2024). Negli ultimi anni, il paradigma dei servizi ecosistemici (MEA, 2005) ha influenzato significativamente le strategie di governance territoriale, favorendo l’integrazione di prospettive sociali, economiche e ambientali, i tre pilastri della sostenibilità (Beltrame et al., 2013; Purvis et al., 2019). In questo contesto, le aspettative dei vari portatori di interesse nei confronti delle aree protette sono aumentate sensibilmente, in virtù del loro potenziale contributo allo sviluppo sostenibile e dei benefici che possono generare per le comunità locali (Watson et al., 2014). Come è noto, l’accesso pubblico a parchi e aree protette è regolato in funzione del livello di protezione stabilito (IUCN, 1998). Per bilanciare le esigenze delle popolazioni locali con gli obiettivi di conservazione, sono state introdotte varie iniziative che mirano a promuovere lo sviluppo economico delle aree naturali attraverso una gestione conforme ai princìpi dello sviluppo sostenibile. Il turismo, soprattutto nella sua forma nature-based, può rispondere in modo efficace alle aspettative sociali ed economiche degli operatori coinvolti, valorizzando i servizi ecosistemici locali e mantenendo un livello adeguato di tutela. I cambiamenti sociali che hanno favorito una gestione più conservativa delle aree naturali hanno contribuito anche a una crescente sensibilità ambientale tra i visitatori, rendendoli più responsabili e attenti alla qualità della gestione (Bell, 2013). L’ecoturismo, in particolare, rappresenta un esempio significativo di questa evoluzione: sviluppatosi dagli anni '80 (Terzić e Bajrami, 2021), esso combina la popolarità delle attività all’aperto con la domanda di servizi, adottando modalità di fruizione rispettose della capacità portante ricreativa delle aree protette (Manning, 2013). Questa dinamica si osserva sia nelle piccole aree protette, nate per tutelare specifiche risorse, sia per i più rinomati parchi nazionali. Il nostro studio si è concentrato in particolare sulle attività turistiche connesse al Parco Nazionale del Gran Paradiso, il più antico e celebre parco nazionale italiano, interamente collocato in ambiente montano. Il tema del turismo nature-based è strettamente legato al marchio di Qualità; nello specifico Qualità Parco Gran Paradiso, un sistema di certificazione che promuove prodotti e servizi offerti da imprese, aziende agricole e strutture ricettive operanti secondo princìpi di sostenibilità e con un forte legame al territorio. Questa certificazione ha potenziali ricadute economiche sul mercato dei prodotti agro-alimentari locali (Pizzichini et al., 2020) e rappresenta un esempio innovativo di politica territoriale che sfrutta non solo strumenti di comando e controllo, ma anche meccanismi di mercato virtuosi. Il nostro studio, condotto grazie ad una convenzione con Ires Piemonte, ha come obiettivo principale l’identificazione, attraverso un’analisi multivariata ed esplorativa, delle possibili associazioni tra fruizione del Parco del Gran Paradiso, i servizi ecosistemici offerti e la conoscenza della certificazione. Un ulteriore obiettivo è l’identificazione delle relazioni esistenti tra servizi, certificazione e caratteristiche sociodemografiche dei visitatori, per definire il profilo dei fruitori e consentire di adeguare le politiche gestionali e di comunicazione, grazie ad innovativi strumenti di valutazione e monitoraggio. Infatti, per scopi di gestione interna e divulgazione, l’identificazione e categorizzazione dell’utenza in base ad attitudini, preferenze e caratteristiche sociodemografiche può offrire fornire all’Ente Parco un utile orientamento operativo per le iniziative di comunicazione e per la pianificazione di interventi. Ciò consentirebbe di rispondere a specifiche esigenze di interesse collettivo e di garantire elevati standard di efficienza della spesa pubblica. 2. STATO DELL’ARTE E METODOLOGIA ADOTTATA La ricerca è basata su dati raccolti tra agosto e settembre 2024 tramite un questionario multi-sezione somministrato mediante interviste dirette ai visitatori del Parco, selezionati in modo casuale. Il questionario, basato sugli studi di Sherrouse et al. (2014), Ciftcioglu (2017) e Zhang et al. (2019), è composto da ventinove domande organizzate in tre sezioni. La prima mira a differenziare i visitatori in base alle abitudini di frequentazione e alla conoscenza del Marchio di Qualità Gran Paradiso, raccogliendo informazioni con domande aperte e in scala Likert 1-5 (Sıvalıoğlu e Berköz, 2012) su frequenza, durata e tipo di alloggio, dati utili per la profilazione dell’utenza (Whitney et al., 2023). La seconda sezione indaga il grado di accordo o disaccordo con determinate affermazioni, utilizzando una scala Likert 1-5 (Sandiford e Ap, 2003): in questa sezione sono stati selezionati quindici servizi ecosistemici, rappresentativi delle quattro categorie del Millennium Ecosystem Assessment (MEA, 2005), adattati al contesto di studio montano, all’interno di un parco (Palomo et al., 2013; Villa et al., 2014). L’ultima sezione è dedicata ai dati sociodemografici dei visitatori. L’elaborazione è stata condotta tramite un approccio esplorativo basato sulla statistica multivariata. In particolare, è stata applicata l’Analisi delle Componenti Principali (PCA) che ha permesso di identificare variabili latenti (Merlino et al., 2022) e di riconoscere le relazioni tra i servizi offerti dal parco. La bontà del modello e la rappresentatività campionaria sono state valutate mediante i test KMO e di Bartlett (Hadi et al., 2016). I fattori ottenuti saranno utilizzati in una seconda fase dell’analisi per identificare relazioni tra la conoscenza della certificazione e le caratteristiche dei fruitori, attraverso l’analisi dei cluster con metodo Kmean. La dimensione campionaria è stata stimata con il software “Conjointly” (Conjointly, 2024) facendo riferimento alla popolazione italiana e con un intervallo di confidenza del 95%. 3. RISULTATI PRELIMINARI E ATTESI La raccolta dati ha prodotto 404 questionari validi, in linea con la dimensione campionaria stimata. La Figura 1 presenta alcuni parametri descrittivi relativi alla frequenza di visita, evidenziando come gran parte degli intervistati sia costituita da visitatori abituali (64%). Si evidenzia inoltre che molti rispondenti (46%) frequentano il Parco almeno una volta l’anno, senza una preferenza marcata tra giorni feriali e festivi (48%). I visitatori che pernottano (66%) prolungano la permanenza fino a sette giorni (37%), un mese (13%) e oltre un mese (5%), usufruendo delle numerose strutture ricettive disponibili. Le visite al Parco si svolgono prevalentemente in gruppo (34%) o in famiglia (29%), con una preferenza per attività ricreative (65%), sportive (56%) ed enogastronomiche (44%). La maggioranza degli intervistati esprime un buon livello di soddisfazione generale dell’esperienza (88%), pur evidenziando alcuni aspetti critici, come la viabilità (22%) e l’accessibilità (12%). In merito al marchio di qualità, emerge, tra coloro che lo conoscono (55%), un maggiore interesse verso i prodotti locali. La tabella successiva riassume i principali riscontri dell’analisi fattoriale (Tabella 1) basata sugli aspetti ritenuti importanti dai visitatori. Tabella 1: Analisi delle componenti principali PC1 PC2 PC3 PC4 PC5 Acquisto prodotti locali .502 Consumo alimenti locali .804 Consumo acque da sorgenti locali .694 Acquisto materie prime locali .535 -.546 Aria pulita .564 Sentirsi al sicuro nel parco .775 Interesse fauna locale .877 Interesse Stambecco .796 Interesse flora locale .834 Attività ricreative .767 Attività sportive .685 Attività educative .524 .548 Benessere psicofisico dal territorio .684 Aspetto spirituale .813 Varianza spiegata 20.472 14.312 10.896 9.528 7.350 Test KMO 0.649 Bartlett’s Test 0.000*** I risultati permettono di identificare 5 componenti principali (PC) che sintetizzano e raggruppano, in base alla correlazione tra gli items, i servizi ritenuti importanti, fornendo dei pattern descrivibili, corroborati dagli indici di bontà del modello e dalla varianza totale spiegata: PC1: dimensione latente legata agli aspetti naturali, denominata “fruizione nature-based”; PC2: fattore definito “consumo di prodotti locali”, che identifica i fruitori interessati ai beni di consumo originati nel territorio del Parco; PC3: componente che raccoglie l’interesse per le attività ricreative attive, denominata “sfide attive fornite dal Parco”; PC4: componente principale associata alle attività ricreative di tipo riflessivo, denominata “il Parco come fonte di benessere”; PC5: dimensione relativa alla salute, negativamente correlate all’acquisto di prodotti, denominata “fruizione per la salute”. Le dimensioni fattoriali identificate costituiscono una solida base per descrivere i principali pattern di fruizione del Parco e possono essere utilizzati sin d’ora per impostare politiche di comunicazione e di gestione del territorio. Sebbene questi risultati siano promettenti, ulteriori approfondimenti saranno possibili abbinando l’analisi fattoriale ad altre tecniche multivariate, come la cluster analysis. Tale approccio consentirà di valutare in modo più dettagliato l’associazione tra i pattern di fruizione e le caratteristiche sociodemografiche dei fruitori, offrendo così una comprensione più completa delle diverse tipologie di utenza. Inoltre, questa integrazione permetterà di esplorare in profondità il potenziale della certificazione del Parco come strumento per coinvolgere e valorizzare le attività locali, a beneficio delle politiche di sostenibilità e promozione. 4. CONCLUSIONI Le analisi preliminari hanno consentito di identificare le dimensioni fattoriali che offrono una prima descrizione della percezione delle relazioni tra i servizi ecosistemici offerti dal Parco. Queste dimensioni forniscono sin d’ora una buona comprensione delle principali aree di interesse per i fruitori. La seconda fase dell’analisi che includerà tecniche di analisi multivariate avanzate, permetterà di identificare profili specifici di visitatori, ampliando così in modo significativo il potenziale informativo di questo studio. Comprendere le caratteristiche dei fruitori e la loro interazione con i pattern di fruizione, oltre al grado di conoscenza della certificazione, potrà supportare l’ente nella gestione e nel miglioramento dei servizi offerti. Questo studio inoltre contribuisce ad aumentare le conoscenze, fornendo un approccio metodologico applicabile ad altre aree protette, dove le analisi orientate alla categorizzazione dei servizi ecosistemici e dei relativi fruitori risultino ancora limitate. 5. BIBLIOGRAFIA Arabatzis, G. and Grigoroudis, E. (2010) Visitors’ Satisfaction, Perceptions and Gap Analysis: The Case of DadiaLefkimi-Souflion National Park. Forest Policy and Economics, 12, 163-172. http://dx.doi.org/10.1016/j.forpol.2009.09.008 Bell, Derek. "Environmental citizenship: global, local and individual." Routledge handbook of global environmental politics. Routledge, 2013. 347-358. Beltrame, Coralie, et al. "Exploring the links between local management and conservation applying the ecosystem services concept: conservation and tourism service in Camargue, France." International Journal of Biodiversity Science, Ecosystem Services & Management 9.2 (2013): 166-177. Ciftcioglu, Gulay Cetinkaya. "Assessment of the relationship between ecosystem services and human wellbeing in the social-ecological landscapes of Lefke Region in North Cyprus." Landscape Ecology 32 (2017): 897-913. Conjointly (2024). Avaibale at: https://conjointly.com/blog/sample-size-calculator/ Donici DS, Dumitras DE. Nature-Based Tourism in National and Natural Parks in Europe: A Systematic Review. Forests. 2024; 15(4):588. https://doi.org/10.3390/f15040588 Hadi, N. U., Abdullah, N., & Sentosa, I. (2016). An easy approach to exploratory factor analysis: Marketing perspective. Journal of Educational and Social Research, 6(1), 215-223. IUCN World Commission on Protected Areas, Task Force on Economic Benefits of Protected Areas ; IUCN, Economics Service Unit ; Cardiff University BPG Nº 2, Economic Values of Protected Areas - Guidelines for Protected Area Managers, 1998 Merlino, V. M., Renna, M., Nery, J., Muresu, A., Ricci, A., Maggiolino, A., ... & Tarantola, M. (2022). Are local dairy products better? Using principal component analysis to investigate consumers’ perception towards quality, sustainability, and market availability. Animals, 12(11), 1421. Manning, Robert E. Parks and carrying capacity: Commons without tragedy. Island Press, 2013. Millennium Ecosystem Assessment, 2005. ECOSYSTEMS AND HUMAN WELL-BEING: WETLANDS AND WATER Synthesis. World Resources Institute, Washington, DC. Palomo I, Martín-López B, Potschin M, Haines-Young R, Montes C. National Parks, buffer zones and surrounding lands: Mapping ecosystem service flows. Ecosystem Services. 2013 Jun 1;4:104-16. Pizzichini, Lucia, Valerio Temperini, and Gian Luca Gregori. "Place branding and local food souvenirs: the ethical attributes of national parks’ brands." Journal of Place Management and Development 13.2 (2020): 163-175. Purvis, B., Mao, Y. & Robinson, D. Three pillars of sustainability: in search of conceptual origins. Sustain Sci 14, 681–695 (2019). https://doi.org/10.1007/s11625-018-0627-5 Sandiford PJ, Ap J. Important or not? A critical discussion of Likert Scales and Likert-type Scales as used in customer research. In12th Annual CHME Hospitality Research Conference: Trend and developments in hospitality research, Sheffield Hallam University, Sheffield, South Yorkshire, England 2003 Apr 23.
6-dic-2024
ecosystem services; protected areas; governance; ecotourism
Settore AGRI-01/A - Economia agraria, alimentare ed estimo rurale
Centro Studi di Estimo e di Economia Territoriale
Sostenibilità e Valorizzazione del Territorio montano: Un’Analisi dei Servizi Ecosistemici nel Parco Nazionale del Gran Paradiso / C.M. Moresino, R. Zanchini, S. Blanc, G. Sacchi, S. Novelli, F. Brun. ((Intervento presentato al 50. convegno Cinquantesimo Incontro di Studio del CeSET : La valutazione ed il monitoraggio delle politiche pubbliche sulla qualità della vita e la transizione verso la sostenibilità in ambito urbano e rurale tenutosi a Bari nel 2024.
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