Questo capitolo analizza le forme di azione collettiva e le risorse mobilitate da lavoratori e lavoratrici freelance, una categoria intermedia tra il lavoro autonomo – solitamente rappresentato dalle organizzazioni datoriali – e il lavoro dipendente – i cui interessi sono tradizionalmente difesi dai sindacati. Tale carenza di rappresentanza collettiva ha facilitato la nascita di nuovi gruppi e associazioni che si sono posti il difficile obiettivo di mobilitare i/le freelance, tipicamente isolati/e e scarsamente inclini a farsi coinvolgere in processi di organizzazione collettiva. In particolare, viene discusso il caso di Redacta, un collettivo nato all’interno di Acta, l’associazione italiana di freelance, e impegnato nella rappresentanza di lavoratori e lavoratrici dell’industria editoriale. Sulla base di un lavoro etnografico condotto principalmente a Milano tra il 2019 e il 2023, sono state analizzate le risorse che hanno permesso a questo gruppo di attivisti/e di mobilitarsi e di elaborare una strategia comune. I dati empirici raccolti hanno infatti mostrato come Redacta sia riuscita a organizzare lavoratori e lavoratrici freelance (anche nel corso della pandemia) sia grazie alla mobilitazione pragmatica di una serie di risorse sia attraverso la costruzione di nuove cornici simboliche di azione collettiva. Il capitolo è organizzato come segue. Nel primo paragrafo viene illustrato il dibattito all’interno degli studi sui movimenti sociali che si è concentrato sulla capacità di mobilitare una serie di risorse per costruire forme di azione collettiva. In seguito, dopo aver illustrato il contesto della ricerca e l'approccio metodologico, presentiamo e discutiamo i nostri principali risultati empirici, che mostrano come la combinazione di risorse istituzionali e simbolico-performative renda possibile lo sviluppo di pratiche innovative di organizzazione collettiva.
L’organizzazione collettiva di freelance tra istituzioni e simboli : L’altra politica di Redacta / A. Bottalico, G. Carini, M. Cavani, A. Murgia - In: L’altra politica : La partecipazione tra movimenti sociali e attivismo civico nei vecchi e nuovi conflitti / [a cura di] L. Alteri, S. Busso, G. Piazza, L. Raffini. - [s.l] : McGraw-Hill, 2025. - ISBN 9788838612695. - pp. 45-57
L’organizzazione collettiva di freelance tra istituzioni e simboli : L’altra politica di Redacta
A. Bottalico;A. Murgia
2025
Abstract
Questo capitolo analizza le forme di azione collettiva e le risorse mobilitate da lavoratori e lavoratrici freelance, una categoria intermedia tra il lavoro autonomo – solitamente rappresentato dalle organizzazioni datoriali – e il lavoro dipendente – i cui interessi sono tradizionalmente difesi dai sindacati. Tale carenza di rappresentanza collettiva ha facilitato la nascita di nuovi gruppi e associazioni che si sono posti il difficile obiettivo di mobilitare i/le freelance, tipicamente isolati/e e scarsamente inclini a farsi coinvolgere in processi di organizzazione collettiva. In particolare, viene discusso il caso di Redacta, un collettivo nato all’interno di Acta, l’associazione italiana di freelance, e impegnato nella rappresentanza di lavoratori e lavoratrici dell’industria editoriale. Sulla base di un lavoro etnografico condotto principalmente a Milano tra il 2019 e il 2023, sono state analizzate le risorse che hanno permesso a questo gruppo di attivisti/e di mobilitarsi e di elaborare una strategia comune. I dati empirici raccolti hanno infatti mostrato come Redacta sia riuscita a organizzare lavoratori e lavoratrici freelance (anche nel corso della pandemia) sia grazie alla mobilitazione pragmatica di una serie di risorse sia attraverso la costruzione di nuove cornici simboliche di azione collettiva. Il capitolo è organizzato come segue. Nel primo paragrafo viene illustrato il dibattito all’interno degli studi sui movimenti sociali che si è concentrato sulla capacità di mobilitare una serie di risorse per costruire forme di azione collettiva. In seguito, dopo aver illustrato il contesto della ricerca e l'approccio metodologico, presentiamo e discutiamo i nostri principali risultati empirici, che mostrano come la combinazione di risorse istituzionali e simbolico-performative renda possibile lo sviluppo di pratiche innovative di organizzazione collettiva.File | Dimensione | Formato | |
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