Il presente contributo si propone di esaminare il diritto e le politiche dell’Unione europea (UE) in materia di turismo, al fine di comprendere il ruolo esercitato dall’Unione nella promozione di questo settore e, in particolare, del c.d. “turismo delle radici”. Esso – da intendersi come una forma di viaggio verso i luoghi di origine della propria famiglia o comunità ancestrale, con l’intento di riscoprire le proprie radici culturali – non trova un riconoscimento esplicito nei Trattati, né è menzionato nelle numerose strategie europee in materia. Pertanto, dopo aver fornito una panoramica tendenzialmente esaustiva della normativa europea relativa al settore turistico, ci si concentrerà più nel dettaglio sul sostegno finanziario che l'UE offre per lo sviluppo delle pertinenti politiche. Ciò in quanto, pur non esistendo un fondo specifico rivolto al turismo in generale, né a quello delle radici, i finanziamenti destinati ad altre politiche possono avere effetti diretti o indiretti su questo settore. Infatti, da un lato, l’Unione trasferisce risorse finanziarie agli Stati membri che, sulla base di una serie di programmi operativi appositamente predisposti, provvedono al finanziamento di strumenti di supporto a sostegno del roots tourism, in linea con gli obiettivi delineati dalle istituzioni europee; dall’altro è la stessa Commissione a gestire direttamente le risorse, selezionando i progetti che meglio rispondono agli obiettivi dell’UE in materia di turismo. In altri termini, i programmi di coesione o le iniziative culturali e ambientali possono essere utilizzati per sostenere lo sviluppo del turismo, inclusa la valorizzazione del patrimonio culturale legato alle radici familiari e comunitarie.
Diritto dell’UE e turismo delle radici / M. CRISTARELLA ORISTANO. ((Intervento presentato al convegno Roots Tourism Social Science and Tourism : 12-15 dicembre tenutosi a Rende nel 2024.
Diritto dell’UE e turismo delle radici
M. CRISTARELLA ORISTANO
2024
Abstract
Il presente contributo si propone di esaminare il diritto e le politiche dell’Unione europea (UE) in materia di turismo, al fine di comprendere il ruolo esercitato dall’Unione nella promozione di questo settore e, in particolare, del c.d. “turismo delle radici”. Esso – da intendersi come una forma di viaggio verso i luoghi di origine della propria famiglia o comunità ancestrale, con l’intento di riscoprire le proprie radici culturali – non trova un riconoscimento esplicito nei Trattati, né è menzionato nelle numerose strategie europee in materia. Pertanto, dopo aver fornito una panoramica tendenzialmente esaustiva della normativa europea relativa al settore turistico, ci si concentrerà più nel dettaglio sul sostegno finanziario che l'UE offre per lo sviluppo delle pertinenti politiche. Ciò in quanto, pur non esistendo un fondo specifico rivolto al turismo in generale, né a quello delle radici, i finanziamenti destinati ad altre politiche possono avere effetti diretti o indiretti su questo settore. Infatti, da un lato, l’Unione trasferisce risorse finanziarie agli Stati membri che, sulla base di una serie di programmi operativi appositamente predisposti, provvedono al finanziamento di strumenti di supporto a sostegno del roots tourism, in linea con gli obiettivi delineati dalle istituzioni europee; dall’altro è la stessa Commissione a gestire direttamente le risorse, selezionando i progetti che meglio rispondono agli obiettivi dell’UE in materia di turismo. In altri termini, i programmi di coesione o le iniziative culturali e ambientali possono essere utilizzati per sostenere lo sviluppo del turismo, inclusa la valorizzazione del patrimonio culturale legato alle radici familiari e comunitarie.Pubblicazioni consigliate
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